Anno: 1960 Durata: 106 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO, SOCIALE
Regia:Antonio Pietrangeli
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:MORIS ERGAS PER LA ZEBRA FILM
Distribuzione:CINERIZ
Simone Signoret | nel ruolo di | Adua Giovannetti |
Sandra Milo | nel ruolo di | Lolita |
Emmanuelle Riva | nel ruolo di | Marilina |
Gina Rovere | nel ruolo di | Milly |
Claudio Gora | nel ruolo di | Ercoli |
Ivo Garrani | nel ruolo di | Avvocato |
Gianrico Tedeschi | nel ruolo di | Stefano |
Antonio Rais | nel ruolo di | Emilio |
Duilio D'Amore | nel ruolo di | Frate Michele |
Valeria Fabrizi | nel ruolo di | Fosca la bionda |
Luciana Gilli | nel ruolo di | Dora |
Enzo Maggio | nel ruolo di | Calypso |
Italia Marchesini | nel ruolo di | Inserviente casa chiusa |
Michele Riccardini | nel ruolo di | Cliente Trattoria |
Domenico Modugno | nel ruolo di | Se Stesso |
Marcello Mastroianni | nel ruolo di | Piero Silvagni |
Nando Angelini | ||
Roberto Meloni |
Dopo la chiusura di un casa per appuntamenti, Adua, Milly, Lolita e Marilina decidono di aprire una trattoria fuori città: si creeranno così un lavoro onesto, che servirà a mascherare l'attività equivoca cui sono abituate. Esse hanno l'aiuto non disinteressato di un certo Ercoli che facilita le pratiche per la licenza di esercizio, ma impone le sue condizioni. Nei primi mesi le donne dovranno avere un contegno irreprensibile per non dar adito a sospetti; poi riprenderanno la solita attività e divideranno con il protettore i proventi. Per Adua e le compagne inizia una nuova vita: imparano a conoscere il lavoro e ne traggono una serenità d'animo sconosciuta. La trattoria prospera e alle donne si apre la prospettiva di un possibile reinserimento nella società. Quando si presenta Ercoli, le quattro amiche si rifiutano di dare esecuzione ai patti e lo cacciano. Ma lo sfruttatore si vendica immediatamente e riesce a far chiudere la trattoria. Adua e le compagne cercano qualcuno che le aiuti, ma tutti si ritirano e le abbandonano al loro destino. In un impeto di rabbia e di disperazione le donne distruggono la trattoria e ritornano alla loro triste vita.
"(...) Ciò che distingue la prosa di Pietrangeli, a differenza, ad esempio, di Maselli, è quel suo saper costruire dei caratteri, e mantenerli, svilupparli, concluderli con intelligente coerenza. In questo senso, è uno scrittore di psicologia in un film come questo, dove tutto sommato non avvengono grandi fatti a spiegare i personaggi (...)". (G. B. Cavallaro, "L'Avvenire d'Italia", 4/9/1960).
Incasso in euro