Anno: 2001 Durata: 132 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Laurent Cantet
Specifiche tecniche:35 MM, 1.85
Tratto da:-
Produzione:HAUT & COURT - ARTE FRANCE CINEMA - RHONE-ALPES CINEMA - HAVAS IMAGES
Distribuzione:MIKADO - DVD ELLEU MULTIMEDIA (2002) - DVD: DOLMEN HOME VIDEO (2010)
Aurélien Recoing | nel ruolo di | Vincent |
Karin Viard | nel ruolo di | Muriel |
Serge Livrozet | nel ruolo di | Jean-Michel |
Monique Mangeot | nel ruolo di | La madre |
Jean-Pierre Mangeot | nel ruolo di | Il padre |
Nicolas Kalsch | nel ruolo di | Julien |
Marie Cantet | nel ruolo di | Alice |
Félix Cantet | nel ruolo di | Félix |
Olivier Lejoubioux | nel ruolo di | Stan |
Maxime Sassier | nel ruolo di | Nono |
Elisabeth Joinet | nel ruolo di | Jeanne |
Nigel Palmer | nel ruolo di | Jeffrey |
Christophe Charles | nel ruolo di | Fred |
Didier Perez | nel ruolo di | Philippe |
Philippe Jouannet | nel ruolo di | Direttore delle risorse umane |
Pauline de Laubie | nel ruolo di | Laetitia |
Jamila Abdallah | nel ruolo di | Fati |
Didier Folques | nel ruolo di | Luc |
Sophie Cabaille | nel ruolo di | Valérie |
Pascal Maugein | nel ruolo di | Patrick |
Elisabeth Lalanne | nel ruolo di | La moglie di Jeffrey |
Lola Rhode | nel ruolo di | La figlia di Jeffrey |
Manon Lepage | nel ruolo di | Julie |
Maryline Merat | nel ruolo di | La segretaria di Jeffrey |
Philippe Maynial | nel ruolo di | Il direttore di Fred |
Non avendo avuto il coraggio di rivelare a famiglia e amici di aver perduto ormai da settimane il lavoro come consulente, Vincent si è creato una vita professionale parallela fatta di trasferte all'estero e riunioni di lavoro. Mentire diviene un'occupazione a tempo pieno e la voglia di evitare lo sguardo della moglie Muriel e dei suoi tre figli lo porta sempre più lontano. Per mantenere il tenore di vita raggiunto in passato convince gli amici a fare oscuri investimenti. Ma la tensione crescente lo lascia senza via d'uscita...
"Titolo ambivalente, l'impiego è il 'posto' ma anche l'utilizzazione del tempo, per un film che ha prosciugato di ogni elemento di cronaca nera la doppia vita del personaggio reale cui il suo protagonista si ispira". (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 4 settembre 2001) "Non tutto è perfettamente risolto, ma il gioco delle psicologie è così sapiente e sfumato che il film è anche una perfetta metafora del tradimento, della simulazione, dell'inganno e dell'autoinganno. Di quel gioco pericoloso e oggi sempre più diffuso che consiste nel fingere una vita che non è la propria". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 4 settembre 2001) "Leone dell'anno a Venezia, esce 'A tempo pieno', secondo film di Laurent Cantet. Ambiguo, sottile, inquietante: un gioiello". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 19 ottobre 2001) "Il regista francese Laurent Cantet, già autore di 'Risorse umane', sceglie un caso più comune di quanto si creda (...). Il film bello e malinconico, accuratissimo e senza neppure una sfumatura di banalità, ha in Aurélien Recoing un interprete perfetto". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 19 ottobre 2001) "Realistico, attento a particolari quotidiani, interpretato da facce autentiche, 'A tempo pieno' è un film più complesso delle apparenze: lo attraversa una disperazione oscura, il rimpianto, più che il senso di rivolta, per il modo in cui abbiamo stravolto le nostre vite cedendo tutto il tempo e le energie al lavoro. E risulta tanto più convincente perché non si sceglie un eroe anarchico, ma un uomo perfettamente normale: però così espressivo, nel suo male di vivere, che le ultime inquadrature sul suo volto restano tatuate nella memoria". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 21 ottobre 2001)
Incasso in euro