Anno: 2007 Durata: 113 Origine: ROMANIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Cristian Mungiu
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:A MOBRA FILMS PRODUCTION, SAGA FILM
Distribuzione:LUCKY RED, DVD: LUCKY RED
Anamaria Marinca | nel ruolo di | Otilia |
Laura Vasiliu | nel ruolo di | Gabita |
Vlad Ivanov | nel ruolo di | Sig. Bebe |
Alex Potocean | nel ruolo di | Adi |
Luminita Gheorghiu | nel ruolo di | Sig.ra Radu |
Adi Carauleanu | nel ruolo di | Radu |
Ioan Sabdaru | nel ruolo di | Rusu |
Cristina Buburuz | nel ruolo di | Marie-Jeanne Rusu |
Marioara Sterian | nel ruolo di | Adela Racoviceanu |
Emil Coseru | nel ruolo di | Dottor Racoviceanu |
Georgeta Pãduraru Burdujan | nel ruolo di | Sig.ra Aldea |
Geo Dobre | nel ruolo di | Dottor Aldea |
Madalina Ghitescu | nel ruolo di | Dora |
Catalina Harabagiu | nel ruolo di | Mihaela |
Sânziana Tarta | nel ruolo di | Carmen |
Constantin Bojog | nel ruolo di | Marcu |
Hazim E'Layan | nel ruolo di | Ahmed |
Mihaela Alexandru | nel ruolo di | Daniela |
Romania. Otilia et Gabita, due studentesse universitarie, si trovano a vivere una rischiosa circostanza. Gabita è incinta ma è decisa a non portare avanti la gravidanza nonostante interromperla sia illegale. Per aiutarla, Otilia si mette in contatto con il sig. Bebe, un uomo che può risolvere il problema.
"Un film che è molto politico e molto sociale senza esserlo, mettendo in assoluto primo piano il fattore umano. Un film dove sono le sottigliezze e le sfumature a raccontarci il clima plumbeo, irrespirabile, di quel luogo e di quel tempo. (...) Dal particolare ambientale e tematico, dunque, un racconto universale di un sistema sociale che per decenni e generazioni ha privato le persone della dignità e della personalità, della capacità di scegliere e di essere responsabile." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 18 maggio 2007) "Un crescendo di orrori che sarebbe insopportabile se Mungiu, a forza di piani sequenza millimetrici e di ellissi sapienti, non riuscisse a farci accettare l'inaccettabile, che a quei tempi era quotidiano. Perché quasi tutto il peggio resta fuori campo, ma proprio in quel quasi sta la genialità del film, che non ci risparmia le complicate manovre destinate all'eliminazione del feto, ma riesce a tenerci sempre vicini ai personaggi anche grazie ad attori prodigiosi, in testa l'Otilia di Anamaria Marinca con la sua pulizia, la sua modestia, la sua abnegazione da ragazza di campagna. Fin d'ora uno dei personaggi che resteranno di Cannes 2007." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 18 maggio 2007) "Il romeno 'Quattro mesi, tre settimane e due giorni' ha scioccato il festival perché, nel raccontare le penose circostanze di un aborto clandestino nella Bucarest dell'87, osa inquadrare da vicino un feto prima che venga buttato nella spazzatura. Il regista Cristian Mungiu, a parte questo sadico scrupolo realistico, esibisce una mano abbastanza sicura nel tratteggiare il disorientamento, le viltà e i misfatti allignati nel tessuto infetto di una società a responsabilità limitata; nella quale, per colmo di sventura, il ruolo di martiri è affidato alla tristezza e alla bruttezza delle povere ragazze indotte alla pratica illegale." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 18 maggio 2007) "Un quadro umano e sociale mostruoso, una discesa agli inferi scandita da tutti i rituali di un paese povero e intristito da una dittatura ottusa. Gli attori sono superlativi, reggono inquadrature lunghissime che farebbero scoppiare in lacrime anche i mobili. Mongiu, il 39enne regista, ha concepito il film come il primo capitolo di una serie intitolata 'Storie dell'età dell'oro, una storia soggettiva del comunismo in Romania, raccontata attraverso le leggende metropolitane', Beh, l'inizio è sgradevole ma travolgente, e attendiamo con curiosità gli altri capitoli." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 18 maggio 2007)
Incasso in euro