NEWS a cura di Cinematografo.it

Il regista Diego Quemada-DiezFoto Pietro Coccia

02 ottobre 2013

Senza frontiere

Dal 7 novembre in Italia La gabbia dorata di Diego Quemada-Diez: "Dietro ogni migrante c'è un essere umano", dice il regista

"Si imparano molte cose lungo il cammino. Qui siamo tutti fratelli, abbiamo tutti le stesse esigenze. L'importante è che impariamo a condividere. Solo così potremo andare avanti, solo così potremo raggiungere la nostra destinazione, solo un popolo unito può sopravvivere. In quanto esseri umani, non siamo clandestini in nessun luogo del mondo". A parlare è il messicano Juan Menéndez López, pochi istanti prima di salire a bordo di un treno merci in corsa insieme ad altre sette persone. Lui, come molti altri, ha contribuito all'idea di La gabbia dorata (La jaula de oro), diretto da Diego Quemada-Diez, che Parthénos porterà nelle sale italiane dal 7 novembre.Vincitore del Premio Gillo Pontecorvo al Festival di Cannes (Un Certain Regard) e del Grifone d'Oro per il miglior film allo scorso Giffoni Film Festival, il film segue le vicende di tre adolescenti che decidono di abbandonare i quartieri poveri del Guatemala e raggiungere gli Stati Uniti d'America, sperando in una vita migliore. Lungo il cammino attraverso il Messico, Juan (Brandon Lopez), Sara (Karen Martínez) e Samuel (Carlos Chajón) incontrano Chauk (Rodolfo Domínguez), indio del Chiapas che non parla spagnolo. A bordo di treni merci, o camminando lungo i binari delle ferrovie, effettueranno un lungo viaggio che li porterà verso un'imprevedibile realtà. "La jaula de oro è la definizione con cui vengono indicati gli Stati Uniti da molti migranti del Centro e del Sud America, che cercano di raggiungere gli States perché mossi dal miraggio dell'oro, del guadagno, e una volta lì non possono più tornare a casa perché clandestini senza alcun diritto", dice Diego Quemada-Diez, che domani presenterà il film al VII Festival Internazionale di Ferrara."L'idea del film – spiega ancora il regista – è quella di sminuire il mito della frontiera e degli USA, che si fonda principalmente sul materialismo, ma al contempo credo che la situazione sia molto complessa dal punto di vista economico e politico, con i migranti stessi che disprezzano le proprie origini quando invece il Sud potrebbe offrire molto agli Stati Uniti. Dove stiamo cercando di far vedere il film, proprio per tentare di far capire alle persone che i migranti sono esseri umani: sarebbe bello cominciassimo a capire che condividiamo, insieme, lo stesso pianeta. Non so quanto ci vorrà, ma non credo nemmeno sia un'utopia". Come non ci è voluto poco per realizzare La gabbia dorata, davanti al quale molti produttori fuggivano: "Nel 2006 – racconta Quemada-Diez – il mio cortometraggio I Want to Be a Pilot ottenne buoni riscontri al Sundance, dopodiché molti produttori hanno incominciato a chiedermi quali progetti avessi e quando gli parlavo di questo film mi dicevano ‘perché non utilizzare la voce off di Salma Hayek?'. Ma io non volevo coinvolgere attori famosi, quindi sono andato in Messico, dove ancora esistono aiuti alla cultura, ma prima devi comunque trovare i produttori: avevano tutti molta paura, spaventati dal fatto di dover realizzare un film che prevedesse oltre 120 location, dei veri viaggi con tutti quei treni e, soprattutto, temevano fortemente le bande armate, ma per fortuna dopo aver trascorso del tempo in quei luoghi sapevo come muovermi". Condizione indispensabile anche per trovare i ragazzi a cui far interpretare il film: "Nella zona 3 del Guatemala, molto povera e violenta, prima di fare il casting per trovare i protagonisti, che è durato qualcosa come 8 mesi con 3000 ragazzi provinati, ho dovuto incontrare alcune persone per illustrare quali fossero le reali intenzioni del film", dice il regista, che aggiunge: "Spiegati gli intenti, i leader di quei quartieri si sono commossi e la stessa cosa si è ripetuta in tutti i villaggi che abbiamo incontrato durante la lavorazione del film". Realizzato, è doveroso ricordarlo, coinvolgendo per le numerose scene a bordo dei treni merci "i veri migranti che stavano compiendo il viaggio verso gli Stati Uniti". Verso La gabbia dorata.

Trova Cinema

Box office
dal 21 al 24 maggio

Incasso in euro

  1. 1. Gli anni più belli  1.196.456
    Gli anni più belli

    Quattro ragazzi, cresciuti nel centro di Roma ma con estrazioni sociali diverse, vedranno le loro vite evolvere in maniere e direzioni anche sorprendenti, tra delusioni e riscatti....

  2. 2. Bad Boys for Life  882.185
  3. 3. Il richiamo della foresta  680.273
  4. 4. Parasite  605.719
  5. 5. Sonic. Il film  499.216
  6. 6. Odio l'estate  264.761
  7. 7. Cattive acque  263.009
  8. 8. La mia banda suona il pop  240.521
  9. 9. Dolittle  123.234
  10. 10. Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)  121.947

Tutta la classifica