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15 giugno 2012

Weekend al cinema

Il dittatore Sacha Baron Cohen è in sala. Con la Paura dei Manetti e Le paludi della morte

Il nemico pubblico n° 1 è tornato, stavolta nei panni del Dittatore. Dopo aver preso di mira stereotipi culturali e showbiz, Sacha Baron Cohen è pronto ad oltraggiare politici e governanti: l'attore, diretto ancora una volta da Larry Charles, interpreta il veemente Ammiraglio Generale Haffaz Aladeen, Supremo Leader dello Stato di Wadiya e anti-occidentale convinto. Fin dalla sua ascesa al potere assoluto, Aladeen è stato fedelmente guidato dallo Zio Tamir, capo della polizia segreta, della sicurezza e procuratore di donne. Purtroppo per Aladeen, il suo Stato è entrato nel mirino del tanto disprezzato Occidente, le Nazioni Unite hanno ripetutamente sanzionato il Paese ed è stata anche programmata un'ispezione del consiglio di sicurezza per 'ficcare il naso' nel suo impianto segreto di armi. Dulcis in fundo, un tentativo di assassinio, mette a serio rischio la sua incolumità. Per questo, dietro consiglio di Tamir, il Supremo Leader accetta di andare a New York per parlare alle Nazioni Unite. Il Generale Aladeen, Tamir e il loro entourage arrivano così a New York, ma l'accoglienza è a dir poco tiepida - soprattutto perché i molti esiliati da Wadiya che sono in città vorrebbero vedere il proprio paese liberato dal suo dispotico dominio - e il soggiorno nella Terra della Libertà si rivela molto diverso dal previsto. Nel cast anche Anna Faris e Ben Kingsley.Chi fermerà Il dittatore? Le novità del weekend sono parecchie: arrivano, sempre dagli States, il thriller Le paludi della morte, che rievoca diversi casi di cronaca nera accaduti in Texas con vittime giovani donne, diretto da Ami Canaan Mann (figlia di Michael) e interpretato da Sam Worthington e Jeffrey Dean Morgan; e l'action-comedy 21 Jump Street con Jonah Hill e Channing Tatum (particina anche per Johnny Depp), nel ruolo di due ex compagni di classe che, dopo il diploma, entrano in polizia e s'infiltrano nelle scuole superiori per smascherare i traffici di droga negli istituti. Battono bandiera francese le commedie Adorabili amiche e Benvenuto a bordo: la prima, scritta e diretta da Benoit Pétré, è un on the road che omaggia Thelma e Louise: incentrato su tre amiche che hanno raggiunto i cinquant'anni e finiscono col ritrovarsi quando un loro ex le invita al suo matrimonio; la seconda, regia di Eric Lavaine, ha per protagonista Isabelle (Valérie Lemercier) , responsabile delle risorse umane di un'importante compagnia marittima. Per vendicarsi di essere stata lasciata dal suo capo, con cui aveva una relazione, prima di intraprendere il viaggio inaugurale della nave ammiraglia della compagnia, decide di assumere come animatore Rémy (Franck Dubosc), che ben presto diventa il peggior incubo per il presidente e il direttore di crociera. Di genere anche la proposta italiana, ovvero Paura 3D dei Manetti Bros., un horror ambientato a Roma e incentrato su tre ragazzi di borgata che si ritrovano, per un accidente del caso, ad avere nelle mani le chiavi di una bellissima villa che appartiene a un marchese che si trova fuori città. Decidono di passare lì un weekend da urlo, ma non immaginano cosa li aspetta. Italiano è anche il documentario di Giovanna Gagliardo, Venti anni, ovvero quelli che separano la caduta del muro di Berlino dal tracollo Lehman Brothers. Due crolli, quello del comunismo e quello del capitalismo. Nel mezzo, due decenni di storia raccontati con gli occhi di un uomo e una donna che hanno vissuto quegli eventi in prima persona. Infine dalla Turchia arriva C'era una volta in Anatolia di Nuri Bilge Ceylan, presentato in concorso a Cannes l'anno scorso: un assassino cerca di condurre una squadra di poliziotti nel luogo dove ha seppellito la sua vittima. Durante il viaggio nel cuore delle steppe dell'Anatolia pian piano iniziano e emergere gli indizi di quello che è accaduto realmente.

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