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21 marzo 2012

Un demone al Violante

"Vendere l'anima al diavolo? Se non tutta, si può fare", dice la Placido. Che dopo Clooney trova Nicolas Cage per un secondo giro a Hollywood: Ghost Rider

Dopo George Clooney, Nicolas Cage: Violante Placido ci ha preso gusto. A due anni da The American (il film girato in Abruzzo insieme a Clooney) la ritroviamo al fianco di un'altra star hollywoodiana, stavolta in una produzione più grossa: Ghost Rider - Spirito di vendetta (in 3D), secondo adattamento cinematografico del fumetto Marvel diretto da Mark Neveldine e Brian Taylor, che Medusa distribuirà in 350 sale da venerdì 23 marzo. "The American è stato il volano - confessa l'attrice - perché il discreto successo riscosso da quel film negli Stati Uniti mi ha fatto conoscere. Così è arrivata questa seconda opportunità".Occasione più unica che rara non solo di lavorare nei modi e nei tempi del cinema mainstream, "con i maestri dell'action e con una straordinaria equipe di stuntman" come precisa la Placido, ma di farsi letteralmente le ossa: "E' stata soprattutto un'esperienza fisica - racconta - ho dovuto sottopormi a un lungo training prima di partecipare alle scene di azione. In una vengo addirittura catapultata fuori dal finestrino di un camion attaccata a un cavo. Ma è stato tutto questo a stimolarmi: sono una sportiva, per anni ho fatto equitazione e non vedevo l'ora di girare qualcosa che mi permettesse di tirare fuori l'aspetto più dinamico e aggressivo della mia personalità. Ghost Rider è stato il mio Million Dollar Baby". Senza contare l'opportunità di misurarsi con Nicolas Cage: "Confesso che ne ero un po' intimorita: mi ero fatta un preconcetto di lui basato sui suoi personaggi. Lo immaginavo nevrotico e fragile. Invece si è dimostrata una persona cortese fuori dal set e un autentico professionista in scena. Rimaneva serio e concentrato a lungo quando doveva girare, a differenza di George (Clooney, ndr) che è capace di scherzare fino a un secondo prima del ciak". Nonostante l'America si sia rivelata terra prodiga per Violante Placido (aveva persino la possibilità di girare un film diretto da Lawrence Kasdan, salvo rinunciarvi per la concomitanza d'impegni sul set), l'attrice punta l'Italia: in futuro vorrebbe essere diretta "da Francesco Bruno in una commedia", mentre è imminente il mini tour musicale che insieme a Mauro Giovanardi la porterà in giro per la Penisola a cantare vecchie e nuove canzoni del suo repertorio: "Cinque sono inedite", conferma.Intanto la girovaga la fa in Ghost Rider, dove interpreta una rom che deve difendere il proprio bambino (Ferguson Riordan) dalle grinfie del diavolo (Ciaràn Hinds) e dei suo scagnozzi. Per proteggerlo sarà costretta ad allearsi con una specie di monaco beone e dal grilletto facile (Idris Elba) e il temibile Johnny Blaze (Cage), l'uomo che qualche anno prima aveva venduto la sua anima al diavolo ricevendone in cambio il potere di trasformarsi in Ghost Rider, il ciclista con la faccia da teschio che si nutre dello spirito dei malvagi: "Il mio personaggio è una madre un po' sui generis - continua l'attrice - probabilmente diversa da quella che sarei nella realtà. Se un domani decidessi di avere dei figli? Probabilmente con loro mi comporterei come con i miei fratelli più piccoli, di cui sono un po' mamma e un po' amica". Se venderebbe l'anima al diavolo? "Dipende dal significato che attribuiamo al diavolo: se non lo identifichiamo con il male assoluto, ma con il desiderio di mettersi in discussione, di andare fino in fondo alle cose, di scoprire se stessi, allora, perché no? Un pezzo forse gliela venderei".

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