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05 settembre 2011

Venezia ricorda Giampilieri

"Un tentativo di ridare dignità alle comunità ferite", dice Marco Dentici. Regista di Caldo grigio caldo nero, l'alluvione del 2009 in Controcampo

"Un tentativo di ridare dignità alle comunità ferite, alle persone balzate con la loro morte ad una notorietà tragica quanto effimera, così come i loro paesi semisconosciuti". È l'intento di Marco Dentici, storico scenografo di tanto cinema italiano e internazionale (Chabrol, Maselli, Bellocchio, David di Donatello e Nastro d'Argento per Vincere), che porta a Venezia, tra gli Eventi di Controcampo Italiano, il suo esordio nel lungometraggio, Caldo grigio caldo nero: a due anni dall'alluvione di Giampilieri, che l'1 ottobre del 2009 causò 31 vittime e 6 dispersi, il film vuole accendere una luce di verità su una tragedia annunciata e dimenticata troppo in fretta. "L'Italia non ha avuto né occhi né orecchi, come fossimo tutti mafiosi e abusivi", si sente dire nel film, e così è stato: nel solo abusivismo furono infatti cercate le cause della catastrofe, e non nel dissesto idrogeologico e nel totale abbandono che affligge quell'area come molte altre zone del nostro Paese. E così quel pezzo di Sicilia, già colpito dal fango e dalle macerie, si trovò ad essere vittima anche del silenzio e del disinteresse generali."Onore al merito a Marco Mueller - continua Dentici - per aver voluto un piccolo documentario, oltretutto scomodo e impertinente, in una vetrina che naturalmente brilla di altre luci, quelle dei grandi film e delle star internazionali".Tre star tutte italiane, tutte messinesi come il regista, hanno invece voluto testimoniare la vicinanza alla propria terra intervenendo con la loro amichevole partecipazione: Maria Grazia Cucinotta ("questo progetto è una denuncia, racconta la tragedia ma anche la speranza di coloro che lottano perché tutto questo non accada più"), Ninni Bruschetta ("C'è sempre qualcuno che vuole salvarla, come accadde per il terremoto... ecco, noi siamo tra questi e speriamo che il nostro piccolo contributo serva a salvare Messina ancora una volta") e Nino Frassica ("Il dramma vissuto dai nostri concittadini non deve cadere definitivamente nel silenzio. Credo che per noi artisti sia un dovere stare sempre con la gente, specialmente quando soffre"). "Sono loro - conclude Dentici - a dar voce all'appello del Comitato Salviamo Giampilieri indirizzato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perché Giampilieri e i paesi vicini possano contare sullo stesso trattamento riservato ad altre regioni che hanno avuto disastri naturali. Finora non è stato così, e se la situazione non cambierà, continuerà ad essere calpestato il principio di uguaglianza, caposaldo della nostra Costituzione. E ciò vorrà dire cancellare ogni certezza e fiducia nelle istituzioni".

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