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<i>Habemus Papam</i>

27 maggio 2011

Habemus Nastri

Moretti in pole-position con 7 nomination, tallonato da Miniero e Bruno, ai premi dei giornalisti cinematografici. Cerimonia a Taormina il 25 giugno

È Habemus Papam in testa alle nomination dei 65esimi Nastri d'Argento, ma la grande sfida tra i candidati al premio dei giornalisti cinematografici, che si concluderà sabato 25 giugno al Teatro Antico di Taormina, è tra le commedie. Se il film di Moretti ha sette candidature, a sei seguono Benvenuti al Sud di Luca Miniero e Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno, con cinque La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo e con quattro nomination ciascuno Malavoglia, Una vita tranquilla, Vallanzasca - Gli angeli del male, 20 sigarette e le due commedie di Paolo Genovese Immaturi e La banda dei Babbi Natale.Marco Bellocchio (Sorelle mai), Saverio Costanzo (La solitudine dei numeri primi), Claudio Cupellini (Una vita tranquilla), Nanni Moretti (Habemus Papam) e Pasquale Scimeca (Malavoglia) sono i cinque candidati per il Nastro destinato al Regista del miglior film, mentre nella selezione delle opere prime troviamo Aureliano Amadei (20 sigarette), Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare), Ascanio Celestini (La pecora nera) e Edoardo Leo (18 anni dopo) e, sulla scia del debutto a Cannes, Alice Rohrwacher con Corpo celeste. Grandi e piccoli in competizione nella "cinquina" dei produttori, categoria  in cui, accanto a Medusa e Cattleya (Benvenuti al Sud) e Pietro Valsecchi (Che bella giornata) si sfidano Nanni Moretti - Domenico Procacci per la produzione di Habemus Papam, il trio Corsi-Romoli-Bonivento (20 sigarette) e Fabrizio Mosca (Una vita tranquilla-Into Paradiso).Attrici e attori: Paola Cortellesi, Angela Finocchiaro e Donatella Finocchiaro, Isabella Ragonese e Alba Rohrwacher per le protagoniste, la coppia Claudio Bisio-Alessandro Siani, Raoul Bova, Kim Rossi Stuart, Toni Servillo ed Emilio Solfrizzi i cinque protagonisti. Nella "cinquina" delle non protagoniste: Carolina Crescentini, Anna Foglietta, Marta Gastini, Valentina Lodovini e, in coppia, due attrici di Corpo celeste: Anita Caprioli e la non professionista Pasqualina ScunciaCome di consueto, dai giornalisti cinematografici una particolare attenzione al grande cinema (Noi credevamo di Mario Martone Nastro dell'anno) e a quello indipendente di qualità, nonché dei Premi speciali ad Avati,  Greco, Lucisano e Piperno. Il Nastro del 65° per Pupi Avati e per un film che ha trattato un tema -  l'alzheimer - ancora inedito e dolorosamente quotidiano per molte famiglie. Tre i riconoscimenti alla carriera: a un maratoneta della produzione italiana come Fulvio Lucisano, alla coerenza di un autore come Emidio Greco (quest'anno regista di Notizie degli scavi) e di Marina Piperno, che ha all'attivo mezzo secolo di produzione ostinatamente indipendente e di qualità. Non solo, alla serata delle nomination a Villa Medici, sede della prestigiosa Académie de France a Roma, quest'anno in collaborazione con la Regione Lazio-Assessorato Cultura, Arte e Sport, anche un messaggio dal Quirinale, con le felicitazioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per il premio dedicato a Mario Martone, il film di un anno che sigla anche il 150° anniversario dell'Unità d'Italia e il "buon compleanno" ai Nastri d'Argento e al Sngci.

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