NEWS a cura di Cinematografo.it

Carlo Verdone

29 marzo 2011

Lecce color Verdone

Carlo, Luca e Silvia per l'omaggio al padre Mario del Festival del Cinema Europeo. Dal 12 al 16 aprile, con una retrospettiva su Servillo

Primo piano su Toni Servillo con 17 film in rassegna, dall'esordio con Mario Martone (Morte di un matematico napoletano) al Gioiellino di Molaioli. Carlo, Luca e Silva Verdone per il premio intitolato al padre Mario, Sandra Milo protagonista dell'anteprima nazionale W Zappatore di Massimiliano Verdesca. Riccardo Scamarcio ospite delle giornate degli attori con L'uomo nero di Sergio Rubini. Ecco alcuni degli eventi in programma alla  XII edizione del Cinema Europeo (Lecce 12 -16 aprile 2011), la manifestazione  diretta da Alberto La Monica e Cristina Soldano. "Un festival che ho visto crescere, raddoppiare, anzi triplicare in un anno", dice Carlo Verdone alla conferenza stampa di presentazione, giurato doc con la sorella Silvia e il fratello Luca per il riconoscimento assegnato a un'opera italiana in memoria del padre Mario. E a proposito della polemica scoppiata nei giorni scorsi sulla coesistenza di Roma e Venezia aggiunge: "Sono due manifestazioni diverse: una č la Mostra, l'altra una Festa. A Roma si fanno incontri con attori, autori, e soprattutto il pubblico. Non sono in competizione: nel rispetto delle idee di ciascuno, auguro al ministro Galan buonsenso e saggezza". Il festival propone un'ampia panoramica del recente cinema europeo: dieci opere in concorso, tra cui il sardo Peter Marcias con I bambini della sua vita, protagonista Piera degli Esposti. Perlopių storie di ordinaria disperazione: da quella di una separazione (Tuesday After Christmas di Radu Muntean), all'alienazione di due ragazze che sfocia nella follia (Des filles en noir di Jean-Paul Civeyrac), l'insospettabile autore di un triplice omicidio (The Camera Murderer di Robert Adrian Pejo), ai tentativi di un capitano di salvare un gruppo di clandestini mediorientali alla deriva su un barcone (Man at Sea di Costantinos Giannaris). A decidere l'Ulivo d'Oro per il miglior film una giuria internazionale composta da Alberto Barbera, Giuseppe Battiston, Marina Sanna, Elizabeth Missland, presieduta da Paulo Branco. Al produttore portoghese č dedicato anche un omaggio: tra i titoli, scelti insieme allo stesso Branco, si potranno vedere al festival:  Lisbon Story di Wim Wenders (1994); I misteri del convento di Manoel de Oliveira (1995); Lontano da Dio e dagli uomini di Sharunas Bartas (1996); La ragazza di Rose Hill di Alain Tanner (1989); I misteri di Lisbona di Raoul Ruiz (2010). Accanto a Paulo Branco, la retrospettiva completa dei lavori del regista, pugliese di nascita, Emidio Greco: da L'invenzione di Morel, Niente da nascondere a L'uomo privato e l'ultimo Notizie degli scavi.

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