NEWS a cura di Cinematografo.it

Carlo Mazzacurati e Silvio Orlando sul set de <i>La Passione</i>

23 settembre 2010

Una commedia con Passione

Carlo Mazzacurati dirige un cast perfetto nel suo nuovo film. ?Silvio Orlando? Il nostro bene nazionale?

Gianni Dubois, ex promessa del cinema, è in crisi creativa. Sono anni che non riesce più ad elaborare un soggetto mentre il suo agente lo mette sotto pressione per dirigere un film con una giovane star televisiva. Finisce così per imboccare un'altra strada e diventare suo malgrado il regista di una sacra rappresentazione del Venerdì Santo. E' l'incipit della Passione di Carlo Mazzacurati, commedia agrodolce sull'Italia sgangherata di oggi, in uscita domani, con un cast diretto superbamente, in cui Silvio Orlando, non sbaglia un'espressione e Giuseppe Battiston (ex galeotto con ambizioni artistiche) spicca finalmente in un ruolo diverso. Ma ci sono anche Kasia Smutniak, Corrado Guzzanti, Stefania Sandrelli e Marco Messeri. "E un film sulla paura – spiega Mazzacurati -. Ho immaginato che il protagonista stia vivendo una fase di disperazione, di mancanza totale di immaginazione. Quest'uomo, interpretato da Silvio Orlando, annaspa cercando di mantenersi a galla. La nostra è un'epoca in cui sono venute meno molte cose, a incominciare dai produttori. Che prima, per quanto rudimentali, erano comunque figure dotate di autorevolezza. Oggi persino i funzionari della tv sono diventati psichicamente fragili, così è possibile che sia l'agente a dettare e imporre lo scenario produttivo al regista.L'idea della rappresentazione della Passione da dove viene?Inizialmente non avevo immaginato che questo racconto si sarebbe trasformato in un film. Devo fare una premessa: alcuni anni fa per mi sono trovato a mettere in scena una sacra rappresentazione, cosa che non mi aspettavo nella vita, nel bene e nel male. E' successo di tutto, è stato catastrofico e divertente allo stesso tempo. Col passare del tempo l'ho rielaborato e ha preso forma il plot ma non avrei mai immaginato che potesse diventare un soggetto. Finché un amico non mi ha detto: "Pensaci, è una bella idea".Silvio Orlando è straordinario.Lui e il resto del cast hanno aderito con grande trasporto al progetto e questo mi ha aiutato moltissimo. Ero il primo a non crederci, soprattutto all'inizio. E Corrado Guzzanti nella doppia parte del metereologo e di Gesù?Favoloso. Si è preso in giro con molta generosità. Il suo ruolo, quello dell'attore cane, è molto difficile.Lo spunto in questo caso?Una trasmissione locale, c'era un signore che faceva le previsioni del tempo come fosse Carlo III. Ho pensato: sta sfogando la sua repressione artistica. Altra fonte d'ispirazione è stato un attore che ha fatto il provino, l'ho fatto vedere a Corrado e gli ho detto: è una buona strada, lavoriamoci sopra…La rappresentazione della Passione diventa metafora del riscatto dei personaggi…In un'epoca in cui abbiamo perso la consapevolezza quasi globale di noi stessi, un gruppo di persone, palesemente inadatte per il ruolo che dovrebbero svolgere, finiscono sempre più giù e nel toccare il fondo trovano una coincidenza con la storia del "povero cristo", inteso proprio come l'uomo sbeffeggiato davanti alla folla. La coincidenza tra il destino di questi personaggi disgraziati e quella di Cristo, restituisce loro dignità. Quando l'uomo grasso, Giuseppe Battiston, spacca la sedia rendendosi ridicolo, lo spettatore compie un movimento di 90 gradi. Scatta un'emotività nuova e questi esseri umani diventano ai nostri occhi pagliacci toccanti. Almeno spero.Orlando è stata la prima scelta?Sì. Appena ha assunto più corpo la storia. Riesce a trasmettere dettagli e sfumature fondamentali. E' uno strumento di grande precisione senza essere tecnico. Silvio è un bene prezioso nazionale. Ha grandi potenzialità ancora inespresse.

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