NEWS a cura di Cinematografo.it

Il presidente di giuria Quentin Tarantino

10 settembre 2010

Il fattore Q

L'imprevedibile domatore Tarantino e il Toto-Leoni: quasi impossibile fare pronostici, ma tanti papabili di qualità

Toto-Leoni con tantissime incognite e nessuna facile previsione della vigilia, quest'anno per la Mostra di Venezia. A poche ore dalla chiusura del concorso principale della Mostra di Venezia (che oggi vede sfilare altri due titoli molto attesi come Road to Nowhere di Monte Hellman e Barney's Version di Richard J. Lewis) la rosa dei candidati al Leone d'Oro appare molto ampia, complici un cartellone desisamente ecclettico con molti titoli di qualità e il fattore Tarantino. La presidenza della giuria affidata al regista di Pulp Fiction, che ha gusti molto decisi e personali, non semplifica il lavoro di chi tenta previsioni. Così tra i papabili al premio per il miglior film non si possono citare solo due o tre ma almeno il doppio: da Post Mortem del cileno Pablo Larrain a Balada triste de trompeta dello spagnolo Alex de la Iglesia, da Venus Noire di Abdellatif Kechiche a Essential Killing del polacco Jerzy Skolimowski, da Ovsayanki del russo Aleksei Fedorchenko a Le Fosse, il film a sorpresa del cinese Wang Bing. Nella rosa dei film candidati ad un posto nella parte alta del palmares (tra Leone d'Argento per la miglior regia e Gran Premio della Giuria) entrano di diritto anche Noi credevamo di Mario Martone, Somewhere di Sofia Coppola (che potrebbe doversi accontentare del premio Mastroianni alla giovanissima Elle Fanning), Norwegian Wood di Tran Anh Hung, Detective Dee di Tsui Hark, Potiche di Francois Ozon e La passione di Carlo Mazzacurati. Ma il gioco delle previsioni prevede l'incastro con gli altri premi, giacché nessun film per regolamento può prendere più di un premio. Dunque, tutto dipenderà come sempre anche dalle Coppe Volpi per le migliori interpretazioni. Tra quelle femminili appaiono in pole position Natalie Portman per Black Swan, Alba Rohrwacher per La solitudine dei numeri primi e Yahima Torres per Venus Noire. Mentre il premio per la miglior interpretazione maschile sembrano contederselo Carlos Areces per Balada triste de trompeta, l'inafferrabile Vincent Gallo per Essential Killing e uno dei componenti del cast corale di Noi crevevamo (a meno che non venga inaugurata una coppa Volpi collettiva). Ma a sparigliare il pronostico al fotofinish potrebbe essere Paul Giamatti protagonista di Barney's Version. Cosi' come Monte Hellman potrebbe rimescolare in extremis le carte di in un concorso tra i più appassionanti degli ultimi anni.

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