SCHEDA ARTISTA

a cura di Cinematografo.it

Ray Liotta

Raymond Allen Liotta

Nasce a NEWARK, New Jersey (USA) il 18-12-1954

BIOGRAFIA

Attore. Finite le scuole, racimola soldi lavorando in un cimitero per studiare recitazione all'università di Miami, dove diventa amico dell'attore Steven Bauer. Dapprima, personaggio televisivo di film e serie, arriva la prima volta sul grande schermo con "Qualcosa di travolgente" (1986), di Jonathan Demme, che gli vale subito una candidatura ai Golden Globe come miglior attore non protagonista e gli attira le prime attenzioni della critica. Per questo ruolo viene raccomandato dall'attrice Melanie Griffith, nonché all'epoca moglie di Bauer. Cerca in ogni modo di non divenire un caratterista rifiutando tutta una serie di ruoli da 'criminale', e nel 1988 veste i panni del protagonista nel film drammatico "Nick e Gino", di Robert M. Young, a cui segue la partecipazione a "L'uomo dei sogni" (1989), di Phil Alden Robinson. Poi, alla notizia che Martin Scorsese stesse reclutando attori per girare "Quei bravi ragazzi" (1990), si mostra disposto a tutto pur di essere scritturato, fino a riuscirvi ottenendo la parte di 'Henry Hill'. Il successo straordinario riscosso dal film consacra, definitivamente, lo stesso Liotta come attore. A partire da questo momento, la sua carriera si divide tra ruoli drammatici e non, passando per "Abuso di potere" (1992), di Jonathan Kaplan, o "Una moglie per papà" (1994), di Jessie Nelson. L'anno seguente recita anche nel film d'azione, "Quando gli elefanti volavano", di Simon Wincer. Famosissimo per tutti gli anni Novanta, la sua reputazione comincia un po' a scemare con l'avvento del nuovo millennio. Inizia a recitare in film di poco conto, ma comincia a risalire la china recitando in "Blow" (2001), di Scorsese, e non passa inosservato nemmeno in "Revolver" (2005), di Guy Ritchie. Si è sposato nel 1997 divorziando, poi, in seguito. Ha una figlia. Una rock band inglese, 'Linoleum', gli ha dedicato una canzone intitolata proprio 'Ray Liotta'. Ha dichiarato di aver accettato l'ingaggio di "Quando gli elefanti volavano" solo per soldi.