SCHEDA ARTISTA

Matteo Rovere

Matteo Rovere

Nasce a ROMA (Italia) il 22-01-1982

BIOGRAFIA

Regista e sceneggiatore. Inizia giovanissimo a realizzare videoclip, cortometraggi e documentari. Con il suo primo corto, "Lexotan", da lui stesso prodotto, vince nel 2002 il Premio Kodak al Linea d'Ombra Salerno Film Festival. Successivamente realizza i cortometraggi "Unconventional Toys", "Sulla riva del lago" e "Homo Homini Lupus" premiato con il Nastro d'Argento nel 2007. Esordisce come regista di un lungometraggio nel 2008 con "Un gioco da ragazze", tratto dall'omonimo romanzo di Andrea Cotti e presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma. Nel 2010 gira la sua opera seconda "Gli sfiorati", dall'omonimo romanzo di Sandro Veronesi, con Andrea Bosca, Miriam Giovanelli, Claudio Santamaria, Michele Riondino e Massimo Popolizio. Il film viene presentato in anteprima mondiale a Londra nel 2011 in occasione del British Film Institute Festival ed esce nelle sale italiane nel 2012 distribuito da Fandango. Nel 2016 firma il suo terzo lungometraggio "Veloce come il vento", con Stefano Accorsi e Kasia Smutniak, premiato con sei David di Donatello (su sedici nomination ricevute) e due Nastri d'Argento per Stefano Accorsi, come migliore attore protagonista, e Gianni Vezzosi per il miglior montaggio. Il film ottiene un ottimo riscontro di pubblico e critica e viene venduto in oltre 40 Paesi nel mondo, uscendo in piazze spesso "difficili" per i film italiani, come Germania e Giappone, poi Cina, Australia, Francia, Sud America, Russia fino alla Corea del Sud e a Taiwan. A partire dal 2008 è attivo anche come produttore con la Ascent Film, con la quale realizza i documentari "Pietro Germi - il bravo, il bello, il cattivo" (selezione ufficiale al Festival di Cannes nel 2008) e "Ritratto di mio padre" (2010) di Maria Sole Tognazzi. Nel 2014 produce, insieme a Fandango e Rai Cinema, l'opera prima di Sydney Sibilia "Smetto quando voglio". Il film diventa il caso cinematografico dell'anno: conquista sia critica che pubblico, ottiene 12 nomination ai David di Donatello e vale a Matteo Rovere il Nastro d'Argento come miglior produttore italiano insieme a Domenico Procacci. Matteo Rovere diventa il più giovane film-maker italiano ad aver vinto un Nastro d'Argento sia come regista ("Homo Homini Lupus") che come produttore ("Smetto quando voglio") ed è inoltre il più giovane candidato di sempre ai David di Donatello nella categoria miglior produttore. "Smetto quando voglio" dà il via a una saga cult che si rivela una novità assoluta nel panorama cinematografico italiano con un remake spagnolo attualmente in lavorazione e vendite in decine di Paesi nel mondo, tra cui Cina, Brasile, Giappone, Francia, Australia, Turchia, Portogallo, Russia, Germania e Canada. Tra i film prodotti da Matteo Rovere anche "La foresta di ghiaccio" di Claudio Noce (due nomination ai Nastri d'Argento), la serie "Zio Gianni" per Raidue, la web serie "The Pills" e l'esordio al cinema come regista di Riccardo Rossi, "La prima volta (di mia figlia)". Nel 2014 fonda insieme a Sydney Sibilia la casa di produzione Groenlandia con la quale porterà al cinema "The Pills - Sempre meglio che lavorare" (2016), l'opera prima di Simone Godano "Moglie e Marito" (2017), con Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak, e il secondo e il terzo capitolo della trilogia "Smetto quando Voglio": "Smetto quando Voglio - Masterclass" (2017) e "Smetto quando Voglio - Ad Honorem" (2017). Il suo quarto lungometraggio da regista, "Il primo re", con Alessandro Borghi e Alessio Lapice, in uscita nelle sale nel 2018, è una coproduzione internazionale ed è stato venuto nei principali Paesi del mercato estero. Tra i suoi progetti come produttore figurano anche l'esordio cinematografico di Leonardo D'Agostini "Il Campione", i nuovi film di Sydney Sibilia e Simone Godano, "Sembra mio figlio" diretto da Costanza Quatriglio e "Ovunque proteggimi" di Bonifacio Angius.

[2017]Motori ruggenti

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