SCHEDA ARTISTA

Marlon Brando

Marlon Brando

Marlon Brando Jr.

Nasce a OMAHA, Nebraska (USA) il 03-04-1924

BIOGRAFIA

Attore. Figlio di un fabbricante di prodotti chimici di origine francese (il cognome Brando deriva dal francese Brandeau) e dell'attrice Dorothy Pennebaker (che, in qualità di direttrice della Omaha Community Playhouse incoraggiò Henry Fonda all'inizio della carriera). La sorella Jocelyn è anch'essa attrice, mentre l'altra sorella, Frances, è un'artista. Frequenta l'Accademia militare del Minnesota - da dove viene espulso per insofferenza alla disciplina - e nel 1943 si iscrive alla Nuova scuola per la ricerca sociale. Trasferitosi a New Yok, studia Arte Drammatica e debutta sulle scene con una compagnia di Long Island, mentre frequenta corsi di danza con Katherine Dunham. Fondamentale è il suo incontro con l'Actor's studio. Nel 1947, sotto la direzione di Elia Kazan, nella messa in scena di "Un tram che si chiama desiderio" di Tennessee Williams è il protagonista Stanley Kowalski. Durante le repliche, Brando cambia le battute di Williams ma lo scrittore, chiamato dalla produzione, rimane tanto strabiliato dalla sua interpretazione da lasciargli carta bianca. Nel 1950 appare per la prima volta sul grande schermo con "Uomini -Il mio corpo t'appartiene" di Fred Zimmerman e già da questa prima pellicola Brando si impone, con i suoi silenzi e il suo metodo di recitazione, con la personalità scostante e brusca tipica dei suoi personaggi. E' il primo attore seguace del "metodo Stanislavsky" a diventare un mito del cinema, si potrebbe quasi definire come il "metodo" personificato. Per interpretare "Il selvaggio" di László Benedek, nel 1953, frequenta bande giovanili come quelle del film e finisce addirittura in prigione per una notte. Durante il provino per "Il Padrino" di Francis Ford Coppola, improvvisa il trucco perfetto per Don Vito Corleone: i capelli tenuti indietro con la brillantina, le guance, imbottite di kleenex, e la fronte sfumata con il lucido da scarpe. E' apparso anche in due film italiani: "Queimada" di Gillo Pontecorvo nel 1970 ed "Ultimo tango a Parigi" di Bernardo Bertolucci (1972). Unica esperienza da regista, la direzione del film western "I due volti della vendetta". Più volte candidato all'Oscar, ne ha vinti due come miglior attore protagonista: uno per "Fronte del porto" di Elia Kazan, nel 1954, ed uno per "Il Padrino", nel 1973, quest'ultimo fatto ritirare da una giovane apache per spiegare il suo rifiuto politico del premio, vista la discriminazione di Hollywood verso i nativi americani. La sua vita privata è stata un disastro. Tre matrimoni falliti - con l'attrice Anna Kashfi (dal '57 al '59), con Movita Castaneda (dal '60 al '68), e l'ultimo con la maori Tarita Teripia - e numerose relazioni, tra cui quella con Pina Pellicier (suicidatasi nel 1961), l'attrice Rita Moreno, la modella Josanne Marianna Berenger e Christina Ruiz. Da questi rapporti sono nati numerosi figli: Christian Devi (noto anche come Gary Brown), Miko, Rebecca, Simon Tehotu, Cheyenne, Stefano (anche lui attore e noto come Stephen Blackehart) e Ninna Priscilla. Ha anche adottato Petra Barrett (figlia della sua assistente Caroline Barrett e dello scrittore James Clavell). Il figlio maggiore Christian nel 1990 viene condannato a dieci anni di carcere per aver ucciso Dag Drollet, l'amante della sorellastra Cheyenne, tossicodipendente, che dopo due tentativi falliti, si è suicidata nel 1995. Ingrassato, solo e squattrinato - molti i soldi investiti nella causa per i diritti civili dei nativi americani, nell'acquisto dell'atollo polinesiano di Tetiaroa, senza contare gli alimenti per i numerosi figli e le ex compagne - ha passato gli ultimi anni della sua vita sulle colline di Los Angeles. L'ultima apparizione sul grande schermo risale al 2001 nel film "The Score" di Frank Oz, accanto a Robert De Niro e Edward Norton, mentre in Italia è stato protagonista di alcuni spot pubblicitari per la Telecom. E' morto all'età di 80 anni in un ospedale di Los Angeles dove era stato ricoverato pochi giorni prima per una crisi respiratoria.

FILMOGRAFIA

[1961]I DUE VOLTI DELLA VENDETTA

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