SCHEDA ARTISTA

Luca Ronconi

Luca Ronconi

Nasce a SUSA (Tunisia) il 08-03-1933

BIOGRAFIA

Regista teatrale. Nasce a Susa, in Tunisia, dove sua madre Fernanda insegna lettere. Nel 1937 la famiglia torna in Italia e si stabilisce a L'Aquila. Nel 1941, terminate le scuole elementari, Ronconi viene mandato in collegio a Basilea per poi finire gli studi a Roma, con il diploma di maturità classica. Si iscrive quindi all'Accademia d'Arte Drammatica, dove si diploma nel 1953. Nello stesso anno inizia la sua carriera di interprete teatrale, con ruoli da protagonista in spettacoli diretti da registi come Luigi Squarzina, Orazio Costa e Michelangelo Antonioni. In questi anni appare anche sul grande schermo ("Vergine moderna", 1954, di Marcello Pagliero; "I prepotenti", 1958, di Mario Amendola; "Prepotenti più di prima", 1959, di Mario Mattoli). A partire dal 1963 compie le sue prime esperienze registiche all'interno della Compagnia Gravina/Occhini/Pani/ Ronconi/Volonté per la quale cura l'allestimento de "La buona moglie", abbinamento in un solo spettacolo di due testi goldoniani, "La putta onorata" e "La buona moglie". Nel 1966 realizza "I lunatici" di Middleton e Rowley ed è salutato dalla critica come uno degli esponenti di punta dell'avanguardia teatrale italiana. Nello stesso anno firma, insieme a Sergio Corbucci, anche la sceneggiatura del film "L'uomo che ride". Lo spettacolo che ne consacra il successo è "Orlando Furioso" (1969) di Ariosto, nella riduzione elaborata da Sanguineti, un evento teatrale straordinario che ottiene riconoscimenti anche su scala internazionale e che, nel 1975, viene proposto in versione televisiva con uno sceneggiato suddiviso in cinque puntate. Dal 1975 al 1977 è Direttore della Sezione Teatro alla Biennale di Venezia e tra il 1977 e il 1979 fonda e dirige il Laboratorio di progettazione teatrale di Prato. Gli anni Settanta vedono la messa in scena di spettacoli memorabili, tra cui "XX da Wilcock" (1971), "Orestea di Eschilo" (1972), "Utopia da Aristofane" (1976) e, per il Laboratorio di Prato, "Baccanti di Euripide" (1977) e "La torre di von Hofmannsthal" (1978). Negli anni Ottanta dirige alcune opere considerate pietre miliari nella Storia del teatro italiano del dopoguerra: "Ignorabimus" di Holz (1986), "Dialoghi delle carmelitane" di Bernanos (1988) e "Tre sorelle" di Cechov (1989). Nel 1989 diventa direttore del Teatro Stabile di Torino dove, nel 1992, fonda e dirige la Scuola per attori, mentre nel 1994 passa alla direzione del Teatro di Roma. Dal 1999 diviene Direttore artistico del Piccolo Teatro di Milano e assume la direzione della Scuola per attori dello stabile milanese. Nell'estate 2002, nella cornice del Teatro Greco di Siracusa, allestisce la trilogia "Prometeo incatenato" di Eschilo, "Baccanti" di Euripide, "Rane" di Aristofane (rappresentati in seguito anche al Teatro Strehler a Milano). Nello stesso anno fonda insieme a Roberta Carlotto il Centro Teatrale Santacristina. Nel 2006, in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, è chiamato a dirigere i cinque spettacoli "Troilo e Cressida" di Shakespeare, "Atti di guerra: una trilogia" di Edward Bond, "Biblioetica, Dizionario per l'uso" di Corbellini, Donghi e Massarenti (codiretto con Claudio Longhi), "Il silenzio dei comunisti" di Foa, "Mafai e Reichlin", "Lo specchio del diavolo" di Ruffolo. Nel 2007 allestisce "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury per il Salone del Libro di Torino mentre l'anno successivo inizia la collaborazione con il Festival dei Due Mondi di Spoleto e inaugura, sempre in Umbria, il Teatro Cucinelli di Solomeo. Tra le sue ultime fatiche messe in scena al Piccolo Teatro figurano: gli shakespeariani "Sogno di una notte di mezza estate" (2008) e "Il mercante di Venezia" (2009), la commedia "Giusto la fine del mondo" (2009) di Jean-Luc Lagarce, "I beati anni del castigo" di Fleur Jaeggy (2010), "La compagnia degli uomini" di Edward Bond (2011) e "Santa Giovanna dei macelli" (2012), prima esperienza con il teatro di Brecht, e la sua ultima regia "Lehman Trilogy" di Stefano Massini (2015). Attivo anche come regista lirico, oltre ai classici dell'opera italiana (Verdi, Bellini, Puccini, Rossini) ed europea (Bizet, Wagner, Mozart), porta vanti un interessante lavoro di studio su opere meno rappresentate nel teatro musicale, come la grande stagione del Barocco italiano o la produzione contemporanea ("Il caso Makropulos" di Janácek, "Il giro di vite" di Britten, "Teorema di Battistelli", "Arianna a Nasso" di Strauss). Nel 2010, con la regia di "La clemenza di Tito" di Mozart inaugura la riapertura dello storico Teatro San Carlo di Napoli. Diversi sono anche gli allestimenti ideati per una serie di mostre d'Arte. Pluripremiato artista, nel corso della sua carriera il nome di Luca Ronconi è diventato il reale sinonimo di "regia teatrale", non solo come indiscusso interprete, ma anche come coraggioso e straordinario sperimentatore. Ha ricevuto le Lauree honoris causa dalle Università di Bologna (1999), Perugia (2003), Urbino (2006) e Venezia (2012). Nel 2012 ha ricevuto il Leone d'Oro alla carriera della Biennale Teatri di Venezia mentre nel marzo 2013, in occasione dei suoi 80 anni, il Sindaco di Milano gli ha consegnato il Sigillo della Città. Ricoverato al Policlinico di Milano nel febbraio 2015, muore all'età di 83 anni.

[2014]La scuola d'estate
[2009]Il piccolo
[2006]Sipario
[1959]Prepotenti più di prima
[1958]I PREPOTENTI
[1954]VERGINE MODERNA

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