SCHEDA ARTISTA

Jesús Franco

Jesús Franco

Franco Manera

Nasce a MADRID (Spagna) il 12-05-1930

BIOGRAFIA

Regista, sceneggiatore, attore, compositore, direttore della fotografia, produttore cinematografico e montatore. Ultimo di dodici fratelli, figlio di un colonnello franchista, a soli sei anni comincia a comporre musica, sotto la supervisione del fratello Enrique. Nel 1939, dopo la fine della Guerra Civile Spagnola, continua gli studi presso il Real Conservatorio Superior de Música di Madrid, perfezionando la tecnica già acquisita al pianoforte e imparando a suonare la tromba, cosa che, mentre frequenta la facoltà di giurisprudenza, gli permette di entrare a far parte di un'orchestrina jazz, che decide però di abbandonare in seguito alle proteste del severo padre, che non ama vederlo indossare camicie con i volants, tratto imprescindibile dei membri del gruppo. Lettore vorace, è anche un discreto autore di romanzi 'leggeri', che scrive sotto lo pseudonimo di David Khume; questa vena creativa lo spinge a iscriversi, dopo la laurea in giurisprudenza, presso l'Instituto de Investigaciones y Experiencias Cinematográficas di Madrid, che frequenta per due anni, decidendo infine di dedicarsi allo studio delle tecniche di regia presso l'Institut des hautes études cinématographiques - IDHEC (odierno La Fémis) di Parigi. Tornato in patria comincia a collaborare con alcuni tra i registi più celebri in Spagna - "Cómicos" (1954) di Juan Antonio Bardem; "Il Coyote" (1955) di Joaquín Luis Romero Marchent; "Miedo" (1956) di León Klimovsky - sono solo alcune delle pellicole a cui ha prestato la sua opera di compositore e sceneggiatore, oltre che di assistente alla regia. Nel 1959 dà vita al suo primo lungometraggio, esordendo nella regia con "Tenemos 18 años", sulla vita di due ragazze che amano inventare e scrivere storie di cui sono protagoniste, una commedia 'sui generis', poiché racchiude al suo interno un cocktail di generi - il noir, l'horror e il melodramma - declinati all'interno di tre episodi. Il film presenta, 'in nuce', 'tòpoi' ricorrenti del cinema di Jess Franco: l'aspetto ibrido e sfaccettato dovuto alla mescolanza di generi, l'utilizzo della camera a mano e l'uso insistito dello zoom, oltre alla presenza di una coppia femminile, caratteristica che verrà ripresa in molti suoi film successivi, come in "Labios rojos", film del 1960, in cui Lola e Mari, due 'bad girls', aiutano in segreto un commissario a catturare i malviventi che popolano la città. Negli anni seguenti continua a sfornare pellicole, con brevi incursioni nella commedia romantica, "La reina del Tabarín" (1960); nella commedia musicale, "Vampiresas 1930" (1962); cimentandosi per la prima volta nel genere horror con "Il diabolico Dott. Satana" (1962) e "La bestia del castello maledetto" (1962); nel western "Sfida selvaggia" (1963) e nel thriller "La muerte silba un blues" (1964). Nel 1965 Orson Welles lo vuole con sé come aiuto regista in "Falstaff" e recita nel suo cortometraggio "La isla del tesoro", che sembra dovesse essere in realtà un lungometraggio, le cui riprese furono però interrotte per mancanza di fondi. Nel 1967 Franco tenta la strada dell'horror erotico con "Delirium", girato in Germania Ovest, che dà il via a una serie di pellicole venate da un sottile erotismo: "The Blood of Fu Manchu" (1968), il cui protagonista è interpretato da Christopher Lee; "Sumurù, regina di Femina"(1969); "Justine ovvero le disavventure della virtù" (1969), interpretato da Klaus Kinski e da una giovanissima Romina Power; "Paroxismus" (1969); "Il trono di fuoco" (1970) e "Il conte Dracula" (1970) con Christopher Lee nella parte del sanguinario conte. Queste pellicole sono prodotte da Harry Alan Towers, Franco ha così la possibilità di lavorare con attori importanti, poiché il budget a disposizione è più ampio, ma i tempi che la produzione impone sono rapidissimi e spesso i film, destinati al mercato internazionale, vengono rimontati in fase di distribuzione. Questi motivi portano il regista a decidere di tornare al cinema indipendente, seguito dalla giovane e affascinante attrice spagnola Soledad Miranda (che morirà qualche anno dopo in seguito ad un incidente stradale), protagonista di alcuni tra i suoi film più famosi, tra cui "Vampyros Lesbos" (1971) e "She Killed in Ecstasy" (1971). Le pellicole uscite tra il 1969 e il 1975 sono quasi tutte esplicitamente erotiche, attraversate da venature horror o esoteriche, e spesso i produttori francesi e italiani vi inseriscono scene spinte, così da poterle immettere nei circuiti a luci rosse - ad esempio, il film "Lo specchio del piacere" (1973) fu totalmente stravolto, e distribuito in Francia e in Italia, rispettivamente, come film erotico e porno - in Spagna, invece sono pesantemente censurate, risulta quindi impossibile vederle come l'autore le ha concepite. Protagonista indiscussa ne è Lina Romay, conosciuta dal regista agli inizi degli anni Settanta e divenutane musa ispiratrice (parteciperà a quasi tutti i suoi film, dal 1972 al 2012) e compagna, che sposerà nel 2008. Nel 1976 Franco inizia la sua collaborazione con il produttore svizzero Erwin C. Dietrich: torna a poter usufruire di budget ragguardevoli, lavora nuovamente con Klaus Kinski in "Jack the Ripper" (uscito in Italia con il titolo "Erotico profondo"), e gira alcuni 'cannibal movies' "La dea cannibale" (1980) in collaborazione con Franco Prosperi e "Il cacciatore di uomini" (1980). Intanto, dopo la morte del generalissimo Franco, il suo cinema trova finalmente posto nella Spagna democratica e sotto lo pseudonimo 'Manacoa Films', tra il 1983 e il 1985, realizza e produce undici film: non solo horror erotici, ma anche d'avventura, per bambini, di arti marziali, noir, commedie. Purtroppo però, l'approvazione della legge Miró, che si concretizza in un decreto del gennaio 1984, volta a limitare le licenze del doppiaggio e a potenziare la produzione nazionale, ma che effettivamente ha un effetto soffocante per il cinema indipendente spagnolo - alimentando da una parte il cinema d'importazione e dall'altra il cinema pornografico - poiché impone che tutte le pellicole classificate S (ovvero di contenuto erotico ma senza scene spinte), vengano proiettate esclusivamente nei cinema a luci rosse, il cui pubblico ovviamente esige la presenza di scene porno, rompe l'incantesimo: in questa situazione, il regista decide di girare una decina di pellicole hard, caratterizzate dalla quasi mancanza di scrittura filmica, quasi a voler mettere a nudo i banali meccanismi che stanno dietro la pornografia. Dopo essersi trasferito nuovamente a Parigi, gira alcune pellicole il cui cast include attori famosi, tra questi spicca "I violentatori della notte" (1987) con Helmut Berger e Telly Savalas. Qualche anno dopo Oja Kodar, ultima moglie di Orson Welles, gli propone di completare il "Don Chisciotte" a cui il regista aveva lavorato per oltre vent'anni lasciandolo però incompleto. Il film, presentato nel 1992 al Festival di Cannes, viene accolto negativamente dalla critica, ma getta una nuova luce su Jess Franco, che comincia a diventare regista cult, tanto che alcuni fans americani tra cui Kevin Collins, si propongono come finanziatori dei suoi nuovi film, girati in digitale. Il regista, abituato ad avere budget contenuti e a lavorare con attori non professionisti, reinventa nuovamente la sua arte attraverso la sperimentazione, virando stavolta verso il demenziale. Gira una ventina di film, tra cui: "Killer Barbys" (1996); "Lust for Frankenstein" (1998); "Vampire Junction" (2001); "A Bad Day at the Cemetery" (2008); "La cripta de las condenadas" I e II (2012). Nel 2004 dà alle stampe la sua autobiografia "Memorias del tío Jess", in cui oltre a raccontare le sue esperienze, disserta anche su cinema, politica e religione. Il primo febbraio 2009 riceve il Premio Goya alla carriera. Il 15 febbraio 2012 perde la moglie a causa di un cancro e l'anno successivo, il 2 aprile 2013, il regista muore all'età di 82 anni all'ospedale Pascual in seguito a un ictus, poco dopo l'uscita nelle sale spagnole del suo ultimo film "Al Pereira vs. The Alligator Ladies".

[2018]La casa delle bambole
[2012]La cripta de las condenadas
[2012]Al Pereira vs. The Alligator Ladies
[1982]La Dea Cannibale
[1979]Justine, una minorenne deliziosa
[1977]Greta - La donna bestia
[1975]Le viziose
[1974]De Sade 2000
[1974]Sospiri
[1973]I desideri erotici di Christine
[1973]Un caldo corpo di femmina
[1972]Allarme a Scotland Yard: sei omicidi senza assassino
[1971]Una Venere senza nome per l'ispettore Forrester
[1971]Vampyros Lesbos
[1968]Justine ovvero le disavventure della virtù
[1964]El extraño viaje
[1962]Il diabolico Dott. Satana

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