SCHEDA ARTISTA a cura di Cinematografo.it

Ernest Borgnine
Ermes Effron BorgninoNasce a HAMDEN, Connecticut (USA) il 24-01-1917
BIOGRAFIA
Attore. Figlio di immigrati italiani - il piemontese Camillo Borgnino (nato a Ottiglio, vicino ad Alessandria) e Anna Boselli, originaria di Carpi (in provincia di Modena) e di nobile discendenza -, da ambino si trasferisce con la famiglia a Milano, dove trascorre cinque anni prima di ritornare negli Stati Uniti. Nel 1935, terminati gli studi, si arruola in Marina e vi resta fino al termine della Seconda Guerra Mondiale. Abbandonata la carriera militare, inizia a studiare recitazione a Hartford presso la Randall School of Dramatic Arts e in Virginia presso il Barther Theatre. Aiutato dai suoi lineamenti del viso irregolari, il corpo tozzo e la risata sfacciata, diventa un caratterista di grande pregio, privo com'è della bellezza che spesso determina le sorti degli attori di successo. Debutta sullo schermo nel 1951 con "Luci sull'asfalto" di Robert Parrish. Ma il suo primo successo lo ottiene nella parte di un sergente che uccide un soldato, interpretato da Frank Sinatra, in un insolito e fortunato film di guerra sull'attacco giapponese a Pearl Harbour, "Da qui all'eternità" (1953) diretto da Fred Zinneman. Nel 1955 interpreta, in maniera magistrale, il ruolo del timido e goffo innamorato Marty, in "Marty, vita di un timido" di Delbert Mann, che gli fa guadagnare l'unico Oscar di una carriera sterminata fatta da più di 110 film e oltre 200 produzioni televisive. Fra le sue interpretazioni migliori ricordiamo "Pagare o morire" (1960) di Richard Wilson, nel ruolo di un poliziotto, Petrosino, che lotta contro la mafia e il film di guerra "Quella sporca dozzina" (1967) di Robert Aldrich. Con Sam Peckinpah interpreta "Il mucchio selvaggio" (1969) e "Convoy. Trincea d'asfalto" (1978) nel ruolo di uno sceriffo, diventando uno degli eroi romantici del western classico. Lavora anche con il grande John Carpenter che nel 1981 lo vuole nel film fantascientifico "1997 - Fuga da New York" dove interpreta il ruolo di un bizzarro tassista. Prende parte anche a numerose produzioni italiane come "Poliziotto superpiù" (1980) di Sergio Corbucci, "Gesù di Nazareth" (1982) di Zeffirelli, il film d'avventura "Arcobaleno selvaggio" (1985) di Anthony Dawson (pseudonimo di Antonio Margheriti),"Qualcuno pagherà" (1987) di Sergio Martino. Nel 1992 interpreta se stesso in un film satirico sul cinema "Amanti, primedonne" (1992) diretto da Barry Primis per la Tribeca Film, la società di Robert De Niro, anche lui qui interprete. Quasi alla fine di un'intensa vita professionale e privata (ha avuto cinque mogli), è passato dal cinema alla televisione dove è stato protagonista delle serie "McHale's Navy" e "Airwolf". Sensibile ai temi sociali, ha frequentemente prestato la propria immagine per numerose attività di beneficenza. Muore all'età di 95 anni lasciando la moglie Tova Traesnaes - proprietaria di un'azienda di prodotti cosmetici - sposata nel 1973.
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