SCHEDA ARTISTA

Dennis Hopper

Dennis Hopper

Dennis Lee Hopper

Nasce a DODGE CITY, Kansas (USA) il 17-05-1936

BIOGRAFIA

Biografia. Attore, regista e sceneggiatore. Nasce in Kansas, ma presto con i genitori Jay e Marjorie Hopper si trasferisce a San Diego dove consegue il diploma liceale. Nel 1954 si laurea alla Helix High School di La Mesa in California, guadagnandosi il riconoscimento di "migliore giovane promessa". Sin da giovanissimo dimostra un notevole interesse per la recitazione e per il mondo dello spettacolo in generale, partecipando ad alcune serie televisive degli anni '50 tra cui "Medic" (1954), "Cheyenne" (1955) e "Sugarfoot" (1957). Ben presto si aggiudica il suo primo piccolo ruolo cinematografico in "Johnny Guitar" (1954) di Nicholas Ray. Con il successivo "Gioventù bruciata" (1955), ancora di Ray, ha la possibilità di conoscere sul set James Dean e di stringere con lui un'amicizia che durerà fino alla violenta morte di quest'ultimo in un incidente stradale, evento che scosse molto il giovane attore. Durante il periodo in cui i due lavorano insieme, Dean gli trasmette la passione per la fotografia, incoraggiandolo a coltivarla accanto alla professione di attore. Dopo la realizzazione dell'ultimo film con James Dean, "Il gigante"(1956) di George Stevens e dopo aver lasciato la Warner Bros. con cui era sotto contratto, si trasferisce a New York e inizia a frequentare l'Actor's Studio. Continua ad interpretare ruoli secondari in film per lo più di genere western e ben presto si distingue per il suo talento non convenzionale che lo farà considerare da molti come uno dei veri 'enfant terribles' di Hollywood. Crea una sorta di società con l'attore Peter Fonda e lo scrittore Terry Sourthen, con i quali si impegna a scrivere e a trovare i finanziamenti per il soggetto di un 'road movie' in controtendenza rispetto alla cinematografia hollywoodiana. Così, nel 1969, dopo esser riuscito a raccogliere 400 mila dollari, si cimenta nella regia del film low-budget "Easy Rider", interpretato dallo stesso regista, da Fonda e da un giovanissimo Jack Nicholson. Il film, inizialmente rifiutato dal produttore Roger Corman, diventa il road movie della controcultura americana, riscuotendo un inaspettato e straordinario successo al botteghino, per le tematiche trattate, inneggianti alla libertà e in sintonia con il giovanile e nascente sentimento anti-istituzionale. Il successo arriva anche dalla critica: premiato al Festival di Cannes come Miglior Opera Prima, si aggiudica ben due nomination all'Oscar. Tuttavia, la sua predisposizione all'abuso di sostanze legali e illegali e il fallimento della sua seconda regia, "Fuga da Hollywood" (1971), segnano profondamente i successivi dieci anni della sua carriera. I problemi con i produttori gli causano un disastro finanziario, il film finisce per essere snobbato dalla critica e lui si vede costretto a tentare nuovamente con la carriera di attore: appare in qualche produzione europea ma soprattutto partecipa al film "L'amico americano" (1977) di Wim Wenders, che vede nella sua personalità eccentrica l'unione tra genio e sregolatezza di cui ha bisogno. La memorabile prova attoriale data in "Apocalypse Now" (1979) di Francis Ford Coppola e il successo riscosso con la regia di "Out of the Blue" (1980) - in cui è anche attore e che gli vale la candidatura alla Palma d'Oro al Festival di Cannes - rinvigoriscono il suo talento, anche in vista del programma di riabilitazione a cui decide di sottoporsi per uscire dai suoi problemi con la droga. Agli inizi degli anni '80, quindi, ad Hollywood rinasce l'interesse nei suoi confronti e l'attore torna alla ribalta con numerose interpretazioni memorabili. Viene chiamato da David Lynch a far parte del cast di "Velluto Blu" (1986), nel ruolo dello psicopatico criminale, in cui sfodera un eccezionale talento e per il quale l'anno successivo riceve la nomination al Golden Globe come miglior attore non protagonista. Il 1987 è anche l'anno in cui riceve la nomination all'Oscar e al Golden Globe come miglior attore non protagonista per "Colpo vincente" (1986). Per tutti gli anni '90 continua in modo prolifico a recitare in numerosi film, cimentandosi anche nel suo ultimo lungometraggio da regista "Una bionda sotto scorta" (1994). Dal Duemila comincia ad affiancare all'attività cinematografica quella televisiva, con apparizioni in qualche serie TV d'oltreoceano. Ovviamente, anche la sua vita privata è stata turbolenta. Si è sposato cinque volte (tra cui il matrimonio lampo con l'attrice Michelle Phillips, sposata nel 1970, che è durato solo 8 giorni) e ha avuto quattro figli, l'ultima dei quali, Galen Grier, è nata nel 2003 dall'unione con l'attrice Victoria Duffy. Nel 1997, l'Empire Magazine lo ha inserito nella lista delle 100 star più importanti di Hollywood. Oltre alle sue capacità nell'ambito cinematografico, è noto anche il suo talento come fotografo e pittore e le sue opere si possono ammirare in gallerie d'arte sia in America che in Europa. Dal 2002 è affetto da cancro alla prostata e tra la fine del 2009 e i primi del 2010 è stato più volte ricoverato d'urgenza, a causa di aggravamenti, presso il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles. Muore dopo una lunga agonia nella sua casa di Venice, in California.

[1969]Easy Rider - Libertà e paura

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