BIOGRAFIA
Attore. Ha studiato recitazione con il regista Elia Kazan presso l'Actor's Studio e ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo come attore teatrale. L'esordio cinematografico avviene nel 1960, diretto dallo stesso Kazan, con il film "Fango sulle stelle" e nel frattempo inizia la sua ascesa come interprete televisivo, con la regolare partecipazione a serie TV come "Stoney Burke" (1962-1963), "Carovane verso il west" (1963-1965), "Il virginiano" (1964-1965), "12 O'Clock High" (1964-1965), "Il fuggiasco" (1963-1966), "La grande vallata" (1966-1968), "Gunsmoke" (1965-1969), "Bonanza" (1968-1970). Tra i registi con cui lavora figura anche Alfred Hitchcock che, apprezzandolo moltissimo, lo vuole tra gli interpreti del film "Marnie" (1964), della serie "The Alfred Hitchcock Hour" (1962-1965) e nell'ultimo film da lui diretto "Complotto di famiglia" (1976). Negli stessi anni lavora con Roger Corman - "I selvaggi" (1966), "Il massacro del giorno di San Valentino" (1967), "Il serpente di fuoco" (1967), "Il clan dei Barker" (1970) - e riscuote grande successo con "Non si uccidono così anche i cavalli?" (1969; di Sydney Pollack) e "Yellow 33" (1971; esordio alla regia di Jack Nicholson). Nel 1964 è l'amante della diva Bette Davis in "Piano... piano, dolce Carlotta" di Robert Aldrich e nel 1972 passa alla storia per il ruolo di Long Hair, l'uomo che spara alle spalle e uccide (cinematograficamente) John Wayne nel film "I Cowboys" di Mark Rydell, fatto che gli attira persino minacce di morte da parte di alcuni fan del "Duca". Ormai navigato interprete del genere western, così come di ruoli da cattivo o spietato killer e ribelle, nel corso degli anni Settanta consolida i suoi successi con film come il fantascientifico "2002: la seconda odissea" (1972; di Douglas Trumbull) per cui ottiene il suo primo ruolo da protagonista, il dramma "Il re dei giardini di Marvin" (1972; di Bob Rafelson) in cui recita ancora una volta accanto all'amico Jack Nicholson e film che lo inserisce di diritto tra i miti della New Hollywood, l'adattamento del romanzo di F. Scott Fitzgerald "Il grande Gatsby" (1974; di Jack Clayton) che per il ruolo Tom Buchanan - l'antagonista di Robert Redford/Jay Gatsby - gli vale una candidatura al Golden Globe come miglior attore non protagonista, ma soprattutto "Tornando a casa" (1978; di Hal Ashby) per cui ottiene la candidatura all'Oscar come miglior non protagonista (e la seconda al Golden Globe, nella stessa categoria) con l'interpretazione del memorabile Capitano Bob Hyde. Nel 1983 ottiene l'Orso d'argento come miglior attore alla 33ma Berlinale con il dramma "Correre per vincere" di Jason Miller. Tra gli altri suoi film si ricordano, solo per citarne alcuni: le commedie "Smile" (1975; di Michael Ritchie) e "La voglia addosso" (1980; di John Trent); il thriller "Tattoo: il segno della passione" (1981; di Bob Brooks) con Maude Adams; la commedia "L'erba del vicino" (1989; di Joe Dante) con Tom Hanks; l'horror "Haunting - Presenze" (1999; di Jan de Bont) con Catherine Zeta Jones; il western romantico "Passione ribelle" (2000, seconda regia di Billy Bob Thornton), il dramedy musicale scritto da e con Bob Dylan "Masked and Anonymous" (2003; regia di Larry Charles); il dramma biografico "Monster" (2003; di Patty Jenkins) con Charlize Theron; il thriller "Down in the Valley" (2005; di David Jacobson) con Edward Norton; l'avventura fantascientifica "The Astronaut Farmer" (2006; di Michael Polish) con Billy Bob Thornton; "The Cake Eaters - Le vie dell'amore" (2007; di Mary Stuart Masterson) con Kristin Stewart; la commedia romantica "The Golden Boys" (2008; di Daniel Adams) con Rip Torn e David Carradine; il fantasy horror "Twixt" (2011; di Francis Ford Coppola); fino ai più recenti successi: "Django Unchained" (2012) e "The Hateful Eight" (2015) di Quentin Tarantino e soprattutto "Nebraska" (2013; di Alexander Payne) per cui ottiene la Palma d'oro come miglior attore al 66mo Festival di Cannes. Per la sua interpretazione del burbero anziano padre alcolista Woody Grant, ottiene anche la prima candidatura all'Oscar come miglior attore protagonista, le nomination al Golden Globe (nella categoria commedia) e al BAFTA e numerosi altri premi e riconoscimenti. La sua è una lunga e formidabile carriera di interprete di eroi moderni e cattivi leggendari ed è considerato uno degli attori più prolifici e di maggior talento della sua generazione. Nel 2010 ha ottenuto la stella nella "Walk of fame" di Hollywood insieme alle altre due attrici della sua famiglia: l'ex moglie Diane Ladd e la figlia Laura Dern. Nel 2018 prende il posto di Burt Reynolds (deceduto prima dell'inizio delle riprese) per il ruolo di George Spahn nel film di Tarantino "C'era una volta a... Hollywood" (2019), presentato in concorso al 72mo Festival di Cannes.
FILMOGRAFIA
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