RECENSIONE FILM a cura di Cinematografo.it

Home - A casa

25 marzo 2015

Home - A casa

La DreamWorks Animation omaggia E.T.: divertente e formativa avventura "in the sky" piena di suoni e colori. Dal regista di Shrek

I Boov hanno deciso: la loro prossima destinazione sarà la Terra. Alieni sempre in fuga dai minacciosi Borg, i Boov giungono sul nostro pianeta e "spostano" gli umani nel suo angolo più remoto. Neanche il tempo di adattarsi alla loro nuova casa che il più imbranato di tutti, conosciuto con il nome di Oh (nomignolo che il mostriciattolo si è autoaffibiato in seguito al modo in cui tutti gli altri lo "salutano" ogni volta che lo vedono...), commette il più sciocco degli errori, invitando ad un party d'insediamento tutti gli abitanti della Galassia, compresi naturalmente i Borg! Messo al bando, Oh cerca rifugio e si imbatte nell'unico essere umano scampato al "concentramento" precedente: è Tip, ragazzina riccioluta disposta a tutto per ritrovare la sua mamma. Naturalmente diffidenti l'una dell'altro, Tip e Oh - entrambi fuggitivi seppur per motivi diversi - poco a poco impareranno a conoscersi e affronteranno un incredibile viaggio, a bordo di una piccola utilitaria volante, destinato a cambiare per sempre le sorti della Terra e dei rapporti tra le specie aliene.Sei anni dopo Mostri contro alieni, la DreamWorks Animation torna ad occuparsi di animazione sci-fi, stavolta attualizzando il più alto esempio di favola fantascientifica mai concepita (l'E.T. di Steven Spielberg): il regista Tim Johnson (nella scuderia DreamWorks dai tempi di Z la formica e papà di due grandi successi come Shrek e Dragon Trainer) sfrutta al meglio gli spunti dello script firmato da Tom J. Astle e Matt Ember (dal romanzo The True Meaning of Smekday di Adam Rex) e porta avanti con il giusto equilibrio questo atipico sky-movie, affidandosi a cromatismi forti e all'accompagnamento musicale di Rihanna (anche voce della giovane protagonista nella versione originale del film).Al netto di qualsiasi ulteriore considerazione tecnica, poi, quello che conta davvero è la costruzione del rapporto tra i due protagonisti: è lo straordinario incontro tra due estremi il vero motore di Home, che alla stregua delle varie bevande colorate con cui si alimenta la macchina volante ideata dal piccolo alieno, rifocilla l'animo dello spettatore e al tempo stesso determina in maniera netta la crescita di Tip e Oh. Proprio quest'ultimo, maldestro antieroe inconsapevolmente distruttivo e letale, fondamentalmente mosso da un insanabile desiderio di affetto e socialità, riuscirà proprio grazie a quest'avventura a ribaltare il punto di vista di un'intera specie, quella dei Boov, che fino a quel momento consideravano la vigliaccheria quale valore fondante della propria esistenza.

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