RECENSIONE FILM a cura di Cinematografo.it

Drift - Cavalca l'onda

02 agosto 2013

Drift - Cavalca l'onda

L'Australia e il mito del surf: per gli amanti del genere, ma non solo

Anni '60, costa occidentale dell'Australia. Quella parte di litorale martoriata perennemente dalle mareggiate e dai cavalloni più alti del mondo. Un paesaggio incontaminato che alterna con precisione: dune, sentieri e pareti a strapiombo sul mare. Il posto ideale per pescecani alla ricerca di secche coralline e per giovani surfisti in attesa della big wave. Le vite di due fratelli, Andy (Myles Pollard) e Jimmy (Xavier Samuel), si intrecciano con quelle del fotografo JB (Sam Worthington), leggenda del surf, e Lani (Lesley – Ann Brandt) hawaiana alternativa e hippy. I quattro sono accomunati dalla stessa passione, ovvero, tutti pazzi per il take off e l'oceano selvaggio. Andy e Jimmy vivono in una remota località australiana, mentre JB e Lani sono soltanto di passaggio con il loro camper variopinto. Andy, stanco dei giorni passati in cantiere, decide di trasformare la propria passione in un vero business. L'idea sembra funzionare, tanto da coinvolgere nell'avventura anche i nuovi arrivati. In pochissimo tempo le tavole e le mute su misura, iniziano ad essere apprezzate dai surfisti della zona, fruttando fior di quattrini. Qualcosa però, va storto. Il vento inizia a soffiare dalla parte sbagliata, ed ecco che le prime difficoltà iniziano a farsi sentire. Il tutto, mentre una gang violenta del posto scatena una terribile faida contro i fratelli. I Kelly Brothers per continuare nella loro impresa hanno bisogno di un prestito, ma gli viene negato dalla banca che consiglia a Andy di ritornare in al suo vecchio lavoro lasciando le sue ambizioni per non finire alla deriva. Proprio il termine utilizzato dal manager dell'istituto bancario (Drift, "alla deriva") darà il nome e la forza ai giovani per continuare nella realizzazione del proprio marchio.Il film è ispirato alla vera storia dei leggendari magnati australiani dell'abbigliamento da surf e alla nascita dei brand mondiali di questo sport nell'Australia rurale degli anni '60 e '70: ambientato in piena rivoluzione culturale giovanile, co-diretto da Morgan O'Neill (esponente di spicco della comunità cinematografica australiana) e Ben Nott al suo debutto nei lungometraggi, Drift non è soltanto un film sulle onde da accarezzare, ma rappresenta le speranze dei giovani dell'epoca che con spirito creativo sono riusciti a sfidare la mentalità ristretta delle comunità locali. La storia è molto credibile, il film è ben costruito, ma quello che rende la pellicola sorprendente sono le splendide ambientazioni della costa sud-ovest australiana, rinomata destinazione per tutti i surfisti del mondo, da Cape Naturaliste a Cape Leeuwin fino all'indonesiana isola di Bali. Vivamente consigliato a tutti i nostalgici di Ocean Tribe, Point Break e Blue Crush.

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