RECENSIONE FILM a cura di Cinematografo.it
27 marzo 2013
Outing - Fidanzati per sbaglio
La coppia di fatto Nicolas Vaporidis - Andrea Bosca delude in una commedia poco brillante
Due amici fingono di essere gay per attingere ai fondi di un bando a favore delle coppie di fatto e mettono in scena un'improbabile convivenza per convincere gli ispettori dell'autenticità del rapporto. Sono i protagonisti di Outing - Fidanzati per sbaglio, la commedia prodotta da Camaleo e Red Carpet e distribuita da AI Entertainment.Federico (Nicolas Vaporidis) ha perso i genitori in un incidente d'auto che lo ha reso claudicante e gli ha affidato la responsabilità del fratello minore, ma non riesce a sbarcare il lunario anche se ci prova con tutte le forze. Il suo migliore amico Riccardo (Andrea Bosca) ha lasciato il paesino della Puglia dove vivevano per cercare fortuna a Milano nel mondo della moda, ma poi lavora come commesso.Due vite a metà, con poche speranze e tanti sogni, trovano uno spiraglio nel finanziamento regionale per giovani imprenditori e lo colgono al volo. La premessa di questa commedia degli equivoci, pur non brillando per originalità, avrebbe offerto spunti interessanti sulla crisi e sui pregiudizi se non si fosse persa per strada quasi subito.Massimo Ghini, direttore del quotidiano Puglia Oggi, fa da mentore alla non-coppia di protagonisti e prova ad aiutarli nella messinscena, ma con risultati grossolani e ridicoli, lontani dal divertimento che avrebbe voluto suscitare. Anche una delle croniste d'assalto del giornale, Carlotta (Giulia Michelini), prova a combattere le raccomandazioni e le ingiustizie citando Ilaria Alpi e guidando una Harley Davidson. Pur con gli intenti migliori, ottiene le medesime conseguenze: un racconto ad alto tasso di noia e confusione. Raramente i personaggi hanno le idee chiare: sempre in bilico tra gli eccessi di situazioni o sopra le righe o sottotono, non centrano mai il cuore della storia. "Che eterotristezza! – commenta il trans ingaggiato per trasformare Federico e Riccardo in una coppia credibile – sono grigi e tristi: ci vuole gayattività". Matteo Vicino, che ha curato regia, soggetto, sceneggiatura e montaggio, ce la mette tutta per dare colore e brio a questi ragazzi ma le migliori intenzioni non riescono a colmare le lacune di scrittura.Continuano i tentativi made in Italy di portare al cinema con disinvoltura tematiche omosessuali: i toni, nei film più recenti, possono essere espliciti (Good as you) o intimisti (Come non detto), ma conservano la sensazione di forzatura che il pubblico percepisce all'istante. Mancano ancora autenticità e naturalezza e sono distanti anni luce dai dialoghi brillanti, eppure intensi, di Patrick Swayze e Wesley Snipes nella pellicola A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar. L'impegno e la volontà dei cineasti italiani sull'argomento forse verranno premiati in futuro, ma finora quel giorno non è arrivato.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Trova Cinema
Altre Recensioni
Box Office
dal 21 al 24 maggioIncasso in €
1 | Gli anni più belli | 1.196.456 | |
2 | Bad Boys for Life | 882.185 | |
3 | Il richiamo della foresta | 680.273 | |
4 | Parasite | 605.719 | |
5 | Sonic. Il film | 499.216 | |
6 | Odio l'estate | 264.761 | |
7 | Cattive acque | 263.009 | |
8 | La mia banda suona il pop | 240.521 | |
9 | Dolittle | 123.234 | |
10 | Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) | 121.947 |