RECENSIONE FILM a cura di Cinematografo.it

<i>Un altro mondo</i>

22 dicembre 2010

Un altro mondo

Battute scult, stereotipi e (romanzo di) deformazione: Silvio Muccino sbaglia l'opera seconda, ma la colpa non è (tutta) sua

Un altro mondo non è il migliore dei mondi possibili, e nemmeno probabili: dove, se non in una puntata scult di Centovetrine, potreste sentire una battuta affranta e rabbiosa del calibro di "Sto annaspandooooooÂ…"? C'è di peggio, ovvero, la storia, infarcita di incongruenze plurime, luoghi più comuni di un luogo comune e la sensazione che qualcosa di peggio possa sempre succedere: il merito va ascritto al regista e protagonista Silvio Muccino e, soprattutto, alla co-sceneggiatrice Carla Vangelista, che dal cassetto ha tirato fuori il romanzo omonimo, dopo l'esaltante (sic) trasposizione di Parlami d'amore. Così l'opera seconda del tandem inquadra "il rapporto tra un ragazzo bianco italiano (Silvio alias Andrea) e un bambino di colore africano (Michael Rainey Jr., alias Charlie, scovato in un videoclip di Tiziano Ferro)", per una novella Ricerca della felicità, ma Muccino precisa: "Non mi sento né regista né attore: sono innamorato del cinema e delle sue storie". E sbaglia, su un triplice fronte: è un regista, che sa dove mettere la camera e sa girare (altro discorso la direzione degli attori); non è un attore, ma un ostacolo alla "visibilità" del film e, soprattutto, non è innamorato delle storie, perché nel caso ne avrebbe scelta un'altra. Questo "About a boy ai tempi di Obama" (Muccino dixit) ha le scorciatoie e le inverosimiglianze - formato borghese - del romanzo di involontaria deformazione, peraltro mal accompagnato dagli egoismi e - ancor più – gli egotismi della semi-biografia: un 28enne ricco e viziato si deve cuccare il fratellino afro, lasciato in eredità dal padre, mentre la madre (Greta Scacchi) ha cuore duro e portafogli morbido, la compagna (Isabella Ragonese) un po' mangia e un po' no e l'amico (Flavio Parenti) fa ballare I watussi al piccolo Charlie (in compenso, il buon Andrea lo tiene a dormire in cabina armadio per un mesettoÂ…). Insomma, robe dell'altro mondo, ma non disperiamo: Muccino Jr. qualcosa sa fare, dunque farebbe bene a non metterci la faccia e cercare su altri scaffali.   

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