RECENSIONE FILM a cura di Cinematografo.it

<i>Suck</i>

29 novembre 2010

Suck

Un horror che non fa paura per inaugurare Rapporto Confidenziale a Torino. Controproducenti Iggy Pop e Alice Cooper

Ad inaugurare la sezione "Rapporto Confidenziale" del Festival di Torino, quest'anno interamente dedicata al new horror, un horror che non fa paura. Suck dell'attore protagonista e regista Rob Stefaniuk (Joey nel film) è un incrocio tra una commedia e un musical con qualche spruzzata qua e là di gore. Il destino di una band di scarso valore viene sconvolto dalla trasformazione in vampiro della bassista Jennifer (Jessica Pare, già vista nella quarta stagione di Mad Men). Ad uno ad uno, tutti i componenti del gruppo passeranno al lato oscuro della forza, consci del fatto che il fascino vampiresco da loro assunto sta spianando la strada verso il successo ai Winners. A fama ormai raggiunta il front man del gruppo convince gli altri a cercare di riacquistare l'umanità perduta con l'aiuto del dottor Van Helsing (Malcolm McDowell). E come ogni film sui vampiri che si rispetti, si andrà alla ricerca del vampiro che diede il via al contagio.Suck è un film non completamente riuscito: non si ride di gusto – salvo per alcune sequenze: quella del doganiere e quella negli studi radiofonici – e non si salta mai sulla poltrona dalla paura. E' un prodotto televisivo, perfetto per un pubblico giovane (alla Mtv per intenderci) che vuole seguire la "storia" senza curarsi troppo dei dettagli (per esempio il fatto che una rock band come dovrebbe essere quella dei Winners, suoni in realtà dei banali pezzi pop). Nelle intenzioni del regista la dipendenza dal sangue voleva essere la metafora della dipendenza dalle droghe, malattia che affligge il mondo del music system. Peccato che come paladini di questa metafora abbia scelto icone del rock come Iggy Pop e Alice Cooper, persone dalle cui narici e nelle cui vene è passata nel corso degli anni qualunque tipo di sostanza stupefacente. Vedere Alice Cooper con le ali nere dell'angelo rinnegato non desta perplessità, sentire Iggy Pop fare la ramanzina al Joey è davvero poco credibile. Di sicuro il rock'n roll non è morto, ma di certo non è grazie a Suck.

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