RECENSIONE FILM a cura di Cinematografo.it

<i>Noir océan</i>

06 settembre 2010

Noir océan

Reclutamento, condizionamento e test atomici: alle Giornate, la scommessa vinta di Marion Hansel

Indagare un testo come quello autobiografico di Hubert Mingarelli che in due racconti scrisse dei suoi anni come giovane mozzo su una nave della marina francese impegnata in Polinesia in test atomici, è stata per la regista Marion Hansel una scommessa vinta totalmente perché il suo Noir océan, presentato alla Giornata degli Autori, commuove riuscendo ad essere di stretta attualità: i metodi di reclutamento oggi non sono cambiati, ancora si punta su giovani menti facilmente plasmabili e pagine di guerra efferate in Afghanistan, Iraq, Somalia ne sono la dimostrazione.  Si è davanti ad un'opera matura dove la regista francese, prima di far denuncia di un fatto coperto da segreto militare per trent'anni - 170 i  test atomici compiuti dal governo francese in Polinesia tra il 1960 al 1976 - ci porta in un microcosmo sociale. "Viviamo" su una nave militare con alcuni adolescenti che invece di vedere davanti a sé un futuro "aperto"- come sottolineano anche le loro strette soggettive - si sentono braccati e colpevoli rispetto a quello che il loro Stato li costringe a fare. Il lavoro attento sui tre protagonisti (Adrien Jolivet, Nicolas Robin e Romain David), dei quali volutamente non conosciamo il passato e non verremo a scoprire il futuro, parte dai silenzi, dalle voci mai piene, come quelle di tutti gli adolescenti non ancora uomini. Parte dai loro volti ancora così ingenui ma già malinconici e incapaci di esprimere i propri sentimenti, soffocati. Sembrano implodere ed essere in perenne lotta come sottolineano i nervosi movimenti di macchina, i piani ravvicinati soprattutto nelle sequenze centrali all'interno della nave dalla quale si vuole solo fuggire. Del mare, componente importante del film, ne vediamo la vastità solo per alcuni momenti di spensieratezza vissuti da Da Maggio prima dell'arruolamento dove è ricordo di acqua benevola che si trasformerà in oceano vuoto nelle sequenze finali dopo l'esplosione nucleare. Non ancora uscito in Francia, dove scatenerà notevoli polemiche visto l'ostruzionismo in fase di riprese del Ministero della difesa, dopo Venezia sarà presentato al Festival di Toronto.

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dal 21 al 24 maggio

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