RECENSIONE FILM a cura di Cinematografo.it
09 aprile 2010
Basilicata Coast to Coast
Tra canzoni stralunate e itinerari beat, la Lucania on the road di Papaleo è un viaggio che conquista
Nicola Palmieri (Rocco Papaleo), professore di matematica col pallino della musica, decide di attraversare la Basilicata a piedi assieme ai suoi tre migliori amici, Rocco (Alessandro Gassman), Salvatore (Paolo Briguglia) e Franco (Max Gazzè), musicisti a tempo perso anche loro. Destinazione finale: Scanzano Jonico, dove ogni anno si tiene un importante festival del teatro canzone. L'iniziativa, accolta perlopiù con ironia e disinteresse, trova accoglienza solo in una piccola testata parrocchiale che decide di riprendere l'inedito pellegrinaggio inviando come reporter Tropea (Giovanna Mezzogiorno), giornalista frustrata e scontrosa. Nessuno taglierà il traguardo, ma il viaggio segnerà comunque le loro vite.D'altra parte nella Basilicata Coast to Coast di Papaleo - debutto dietro la macchina da presa in un film che è anche la prima produzione italiana targata Eagle - arrivare significa solo mettersi in cammino, partire è la meta. Non serve altro, se non una combriccola allegra (ma non troppo), scenari da favola, genuinità e buone canzoni. Tutti ingredienti che questa sorta di "Lucania On the Road" profonde con una leggerezza di spirito che ti conquista, senza strafare, ammaliare, prendere scorciatoie.Nulla di trascendentale, certo, ma è forse questo il suo merito: Papaleo non insegue inutili chimere autoriali, ci chiede solo di accompagnarlo nel viaggio, e la sua compagnia - come quella degli ottimi comprimari (con lode Briguglia e Gassman, quest'ultimo simpaticamente spaccone come il padre "Vittorio"; Gazzè, versione "muta", e la Mezzogiorno in vacanza dagli isterismi, appaiono invece i meno sinceri) - non dispiace. Basta condividerne l'ingenuo spirito fricchettone, l'estasi di un panino con la frittata, un ballo improvvisato tra accampamenti di fortuna, e canzoni nate sul momento, amori di passaggio e paesaggi immacolati.Una commedia musicale e insieme un road-movie che ha il sapore dell'happening perché sembra davvero "farsi" davanti ai nostri occhi, secondo le traiettorie del caso e le regole dell'improvvisazione. E se il Cristo di Levi si era fermato a Eboli, il quartetto di Basilicata Coast to Coast si spinge oltre, smarrendosi.Cogliendo in fondo il senso di ogni Frontiera, del perdersi fino a ritrovarsi. Come il vecchio adagio beat: andare, e non fermarci finché non siamo arrivati. "Per andare dove? Non lo so, ma dobbiamo andare" (J. Kerouac, Sulla strada).
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