Recensione
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29 Apr 2009
Riunione di famiglia
Dopo Festen un altro feroce ritratto d'interni firmato Vinterberg, tra commedia e dramma
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Giudizio: OOOOOLa famiglia è una vera ossessione per Thomas Vinterberg. Stavolta il regista di Copenaghen, uno dei fondatori di "Dogma 95" insieme con Lars von Trier, si concentra sul rapporto padre-figlio. La storia si svolge (ovviamente) in Danimarca, in una cittadina in subbuglio per il ritorno a casa del grande Karl Kristian Schmidt, cantante di opera di grande successo. Mentre fervono i preparativi per il suo rientro Sebastian, adolescente un po' imbranato che lavora nelle cucine dell'hotel in cui si terrà la cerimonia e sta per sposarsi con la fidanzata Claudia, fa due scoperte quasi simultaneamente. E' ancora innamorato di Maria, sua antica fiamma improvvisamente riapparsa, e uno sconcertante segreto che lo collega al passato di Karl.Presentato con lungimiranza nella sezione "Altro cinema/Extra" al Festival Internazionale di Roma ‘08, Riunione di famiglia (titolo internazionale When A Man Comes Home), segna il ritorno in tono minore, ma sempre al vetriolo, di Vinterberg dopo il successo di Festen.All'insegna dei sentimenti, tra dramma e commedia e feroce malizia (potrebbe alludere alle vicende di un nostro connazionale) si susseguono i colpi di scena: matrimoni mandati a monte, vecchi amori che ritornano, genitori che riappaiono.