Wilde Salom?2011

SCHEDA FILM

Wilde Salomé

Anno: 2011 Durata: 88 Origine: USA Colore: C

Genere:DOCUFICTION, DOCUMENTARIO, DRAMMATICO

Regia:Al Pacino

Specifiche tecniche:-

Tratto da:ispirato all'opera "Salomé" di Oscar Wilde

Produzione:BARRY NAVIDI E ROBERT FOX PER BARRY NAVIDI PRODUCTIONS, SALOMÉ PRODUCTIONS LLC, IN COPRODUZIONE CON ENRICA DE BIASI E PIERLUIGI NAVONI PER BUENA ONDA INTERNATIONAL

Distribuzione:DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE (2016)

ATTORI

Al Pacino nel ruolo di Se stesso/Re Erode
Jessica Chastain nel ruolo di Salomé
Kevin Anderson nel ruolo di Se stesso/Giovanni Battista
Estelle Parsons nel ruolo di Se stessa
Roxanne Hart nel ruolo di Erodiade
Joe Roseto nel ruolo di Se stesso/giovane Siriano/Narraboth/capitano delle guardie
Barry Navidi nel ruolo di Se stesso
Merlin Holland
Bono
Gore Vidal
Tom Stoppard
Tony Kushner
 

SCENEGGIATORE

Pacino, Al
 

MUSICHE

Beal, Jeff
 

COSTUMISTA

Hue, Shukkun
 

TRAMA

"Salomé" è il più controverso lavoro di Oscar Wilde: a seguito dello scandalo da cui fu investito il suo autore, ne fu proibita la rappresentazione nella Londra di fine XIX secolo. Questa brillante storia di lussuria, avidità e vendetta, racconta la leggenda del Re Erode, del suo folle e perverso desiderio per la giovane figliastra Salomé che, a sua volta, cerca di sedurre Giovanni Battista. L'adattamento di Wilde ha generato svariate trasposizioni artistiche, inclusa un'opera di Richard Strauss, e ha influenzato il lavoro di grandi musicisti, tra cui Nick Cave e gli U2. Al Pacino, con "Wilde Salomé", porta al cinema la propria versione teatrale di questa controversa opera. Pacino descrive le difficoltà e i problemi derivati dalla doppia sfida di mettere in scena il dramma a Los Angeles e di partecipare alla scoperta di una nuova stella, Jessica Chastain, nel ruolo di Salomé. Tenta anche, con grande impegno, di comprendere il bisogno, la necessità di Oscar Wilde, di esprimere qualcosa di assolutamente diverso rispetto a quanto scritto fino a quel momento; ma soprattutto, cerca di portare sul grande schermo un insolito e sorprendente viaggio dentro il cuore e l'anima del grande capolavoro dello scrittore britannico. Una visione profonda della letteratura, politica, religione, violenza e sessualità, da parte di uno dei più grandi artisti del nostro tempo.

CRITICA

"Come 20 anni fa in 'Looking for Richard' dove il Riccardo III scespiriano era l'esca per un discorso fra realtà e finzione, cine e teatro, Diderot e Stanislavskij, Pacino provando la 'Salomé' di Wild e affronta ancora il limbo misterioso dell'attore ossessionato dal personaggio che sta per incontrare, qui Erode. (...) Pacino fa debuttare Jessica Chastain (...) con una marcia in più mai banale e parte sulle orme di Oscar, nei luoghi che gli appartennero, ma soprattutto esplora dentro di sé, con l'intelligenza ansiosa che gli è congeniale, l'inconfessabile che è in noi, il peso del dolore e la sua faticosa ricostruzione." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 12 maggio 2016) "II gioco di parole tra 'wild' e 'Wilde' è la chiave del film: la 'selvaggia' Salome (...) esegue la danza dei sette veli (...) mentre Oscar Wilde (...) va incontro al suo destino affrontando il carcere per omosessualità. (...) 'Wilde Salomé' è un progetto che evoca immediatamente 'Looking for Richard' (...). Anche qui l'attore assembla scene teatrali, documentario, prove, discussioni; spingendo di più, però, sulla biografia del drammaturgo. (...) Se il progetto multimediale non manca d'interesse, il film è tuttavia un po' diseguale, un po' - come dire? - disorganizzato. Allo spettatore selezionarne le parti migliori, che sono soprattutto quelle sceniche." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 12 maggio 2016) "Alla Mostra di Venezia 2011, venne travolto dagli applausi: a ragione. La terza prova dietro la macchina da presa di Al Pacino ripesca la Salomè (...) di Oscar Wilde e ne fa materia d'artista, ovvero riflessione partecipata sull'ossessione per la bellezza. Tranquilli, nulla di pesante, bensì un docufilm pensante, che intorno a Salomè assembla work in progress, backstage e reading ed esalta l'alchimia tra Pacino e Jessica Chastain. Mettendosi allo specchio, ovviamente forte del suo essere narciso, Al inquadra lo scarto tra teoria e prassi, intenzione e azione, progetto e risultato parlando di sé e insieme di ciascuno di noi: arte e vita, amore e morte, violenza e creazione, tutto è contemplato, nulla compiuto. Avercene di 'mattattori' come Al, 'mattautori' come Pacino: se lo amate, non perdetelo. Applausi, ancora." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 12 maggio 2016) "E' un po' folle ma funziona la scommessa di Al Pacino. Portare sullo schermo la 'Salomé' di Oscar Wilde, fondendo letteratura, teatro e cinema. Il divo, sempre più narciso, qui anche sceneggiatore e regista, si moltiplica per tre (...). Riservando all'affascinante Jessica Chastain il ruolo della vendicativa Salomé (...)." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 12 maggio 2016) "Fondere l'opera teatrale e il cinema. Al Pacino (...) propone un omaggio appassionato a Oscar Wilde e, soprattutto, al palcoscenico. (...) un intelligente documentario con affascinanti momenti cinematografici, che ruota intorno alla personalità di Pacino (...) sulle tracce di Wilde (...)." (Al. Cal., 'Avvenire', 13 maggio 2016)

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