Anno: 2011 Durata: 139 Origine: USA Colore: C
Genere:AZIONE, DRAMMATICO, SPORTIVO
Regia:Gavin O'Connor
Specifiche tecniche:PANAVISION PANAFLEX MILLENNIUM XL2/PANAVISION PANAFLEX PLATINUM, SUPER 35 STAMPATO A 35 MM/D-CINEMA (1:2.35)
Tratto da:-
Produzione:GAVIN O'CONNOR E GREG O'CONNOR PER MIMRAN SCHUR PICTURES, LIONSGATE, SOLARIS
Distribuzione:M2 PICTURES, DVD E BLU-RAY: M2 /EAGLE PICTURES (2012)
Joel Edgerton | nel ruolo di | Brendan Conlon |
Tom Hardy | nel ruolo di | Tom Conlon |
Jennifer Morrison | nel ruolo di | Tess Conlon |
Frank Grillo | nel ruolo di | Frank Campana |
Nick Nolte | nel ruolo di | Paddy Conlon |
Denzel Whitaker | nel ruolo di | Stephon |
Bryan Callen | nel ruolo di | Se stesso |
Kevin Dunn | nel ruolo di | Joe Zito |
Maximiliano Hernández | nel ruolo di | Colt Boyd |
Sam Sheridan | nel ruolo di | Se stesso |
Fernando F. Chien | nel ruolo di | Fenroy Fernando Funan Chien |
Jake McLaughlin | nel ruolo di | Mark Bradford |
Noah Emmerich | nel ruolo di | Dan Taylor |
Kurt Angle | nel ruolo di | Koba |
Gavin O'Connor | nel ruolo di | JJ Riley |
Kevin Christy | nel ruolo di | Max Hall |
Laura Kenley | nel ruolo di | K.C. |
Vanessa Martinez | nel ruolo di | Pilar Fernandez |
Hans Marrero | nel ruolo di | Diego Santana |
Dan Caldwell | nel ruolo di | Se stesso |
Il marine Tommy Conlon e suo fratello Brendan, ex-lottatore diventato professore di liceo, si troveranno uno contro l'altro nella più grande competizione di arti marziali della storia: "Sparta". Tom è tormentato da un tragico passato e Brendan, invece, ha deciso di tornare sul ring per salvare la sua famiglia dalla rovina finanziaria. Per entrambi, la gara sportiva rappresenterà la più importante sfida della loro vita.
"Un dramma familiar-sportivo, efficiente, teso, ben montato e servito da un bel cast ma cinico e sleale nel colpire lo spettatore sotto la cintura. (...) La carneficina, insomma, come ultimo rifugio dell'ideologia del self-made-man, soluzione buona per tutti i problemi: dai soldi alla riconciliazione con un padre troppo assente e, ora, pentito. Il peggio è che, pur con una certa repulsione, non puoi fare a meno di parteggiare peri 'caratteri' coinvolti nell'equivoca impresa. Anche perché li impersonano ottimi attori: dal duro della vecchia generazione Nick Nolte all'ottimo Tom Hardy ('Bronson'), faccia tra le più intense e sofferte della nuova leva." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 4 novembre 2011) "Grande trio d'attori per una sfida famigliare Tom Hardy ha seguito la madre quando abbandonò il tetto coniugale. (...) Un trio di attori ottimi, convincenti per fisicità oltre che per livello di interpretazione, elettrizzanti scene di combattimento, credibilità degli ambienti, sceneggiatura calibrata: insomma un film solido e avvincente." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 4 novembre 2011) "Gemello di 'The fighter', anche 'Warrior' racconta di una famiglia che mette il cuore sul ring e termina con la sfida a lotta libera di due fratelli amici nemici, vittime di un edipo alcolista da parte di padre e della guerra in Iraq. Duro ma sensibile, violento ma struggente, il film di Gavin O'Connor dà colpi bassi ed imposta una coinvolgente storia di padri e figli, la vendetta del commesso viaggiatore di Miller. Ottimo il cast virile, dal bastonato Nick Nolte ai lottatori odi et amo, John Edgerton e Tom Hardy ex Bronson." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 11 novembre 2011) "Fratelli coltelli, anche se qui di mezzo ci sono i pugni (e molto altro) che si rifilano in un combattimento di arti marziali miste. (...) In apparenza, nulla di nuovo sotto il sole del solito riscatto che passa dal ring. Qui, però, ci si emoziona nonostante l'eccessiva lunghezza." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 11 novembre 2011) "Si comincia con Pittsburgh, il centro siderurgico fantasma, l'immagine della catastrofe americana fin da 'Flashdance', il primo invito alla flessibilità totale. Il lavoro sfruttato. Poi si passa a Filadelfia, dove gli Usa nacquero e si dettero regole e valori, 'La patria'. Poi ad Atlantic City, capitale est del vizio. II piacere, anche se spesso un tantino alienato, la felicità promessa... Perché dei maschi di una famiglia disunita tratta il film. Uno da una parte, uno dall'altra... E dunque di mezza America d'oggi, perché sfilerà via via in questo 'Rocky' travestito da 'Fight Club'. (...) Il pompato e prevedibile Gavin O'Connor mixa in laboratorio le sue due passioni, sport ('Miracle') e famiglia ('Pride and Glory'), dimenticando fuori della porta, visto il binomio soporifero, l'umorismo sferzante di Ford o Walter Hill. Tranne una battuta di Nick Nolte quando, al figlio Tommy, che si caracolla nei silenzi bergmaniani, ma pretende che lo alleni di nuovo, impone una pulitina gastrica: «prima smetti di fare le maracas» (il riferimento è ai tre tubetti di pasticche saltellanti che si porta dietro)." (Roberto Silvestri, 'Il Manifesto', 11 novembre 2011) "Prima parte verbale costruita su dialoghi intensi a enfatizzare il mistero di un giallo familiare (da cosa fugge Tommy e qual è la ragione del suo astio nei confronti di Brendan?); seconda parte tutta fisica con il torneo di Sparta che ci sbatte dentro la gabbia di uno sport affascinante e brutale. Il regista Gavin O'Connor torna al dramma familiare tra fratelli dopo il sottovalutato 'Pride and Glory' e con 'Warrior' realizza un film tremendamente emozionante in grado di mettere ko lo spettatore grazie ad azione ed emozione. Edgerton, Hardy e Nolte fanno a gara per chi è più bravo, sensibile e virile. Il pubblico maschile prepari i fazzoletti." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 11 novembre 2011)
Incasso in euro