Van Helsing2004

SCHEDA FILM

Van Helsing

Anno: 2004 Durata: 145 Origine: USA Colore: B/N

Genere:AZIONE, FANTASY, HORROR

Regia:Stephen Sommers

Specifiche tecniche:PANAVISION, 35 MM (1:1.85) - TECHNICOLOR

Tratto da:-

Produzione:CARPATHIAN PICTURES, STILLKING FILMS, THE SOMMERS COMPANY

Distribuzione:UIP

ATTORI

Hugh Jackman nel ruolo di Abraham Van Helsing
Kate Beckinsale nel ruolo di Anna Valerious
Richard Roxburgh nel ruolo di Conte Dracula
David Wenham nel ruolo di Carl
Will Kemp nel ruolo di Velkan
Shuler Hensley nel ruolo di Mostro di Frankenstein
Elena Anaya nel ruolo di Aleera, moglie di Dracula
Silvia Colloca nel ruolo di Verona
Josie Maran nel ruolo di Marishka
Kevin J. O'Connor nel ruolo di Igor
Alun Armstrong nel ruolo di Cardinale Jinette
Samuel West nel ruolo di Dottor Victor Frankenstein
Robbie Coltrane nel ruolo di Mr. Hyde
Stephen Fisher nel ruolo di Dottor Jekyll Stephen H. Fisher
 

SOGGETTO

Sommers, Stephen
 

SCENEGGIATORE

Sommers, Stephen
 

MUSICHE

Silvestri, Alan
 

SCENOGRAFIA

Cameron, Allan

TRAMA

Alla fine dell'800, una società segreta impegnata nella lotta contro il Male manda in Transilvania il dottor Abraham van Helsing, un leggendario cacciatore di mostri, con il compito di uccidere il potente conte Dracula. Coadiuvato dall'intrepida Anna Valeroius (che vuole distruggere il vampiro per vendicare la propria famiglia e porre fine ad un'antica maledizione) e da Carl (un frate incaricato di salvaguardare la vita di van Helsing) dovrà battersi contro un gruppo di malefiche creature - tra cui l'Uomo Lupo, Frankenstein e le tre mogli di Dracula assetate di sangue - e nello stesso tempo fare i conti con i demoni del suo passato...

CRITICA

"Benvenuti a 'Van Helsing', più che un film un party monster. (...) Il film è un dilemma: ignobile serie di plagi, per di più blasfemi, nei confronti della mitologia horror del '900 o spassoso popcorn movie da 150 milioni di dollari di budget? La seconda. Anche se Sommers ha un brutto vizietto da sempre. Comincia in modo splendido (i primi minuti in Transilvania e la lotta tra Van Helsing e Mr.Hide a Parigi sono pura estasi visionaria) per annaspare a metà e diventare terribilmente stucchevole alla fine. E il party monster diventa una messa solenne con lo humour che scompare con il passare dei 132 minuti. Decisamente troppi. Sommers è fatto così. All'inizio gioca, poi crede di essere un autore. Ed è la fine." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 7 maggio 2004) "Nel romanzo di Bram Stoker Dracula (1898) Abraham van Helsing è l'anziano scienziato che uccide il malefico vampiro. Nel film intitolato 'Van Helsing' il regista Stephen Sommers cambia il personaggio: lo ribattezza Gabriel, gli conferisce la giovanile prestanza di Hugh Jackman e ne fa una sorta di bounty killer in zimarra di cuoio e cappellaccio alla Indiana Jones. Al servizio del Vaticano, definito l'ultimo baluardo contro il male, il pistolero è adibito alla caccia dei mostri. In questo contraddittorio rapporto fra fedeltà alla tradizione e pulsioni postmoderne sta la chiave di un film pantografato e frastornante che si potrebbe definire un Ariosto in noir. (...) Ogni appassionato è comunque in grado di riconoscerne le citazioni del film di Sommer: dal tenebroso villaggio espressionista della Transilvania al mulino in fiamme di 'Frankenstein', dagli ambienti sontuosi del castello dove stavolta Dracula passeggia su per le pareti come faceva ballando Fred Astaire in 'Sua Altezza si sposa'. Perché il furore onnivoro del regista non resta nei confini del genere, ma prende il suo bene dove gli pare, incluso 'Ombre rosse' da cui copia un assalto alla diligenza. Tranne che qui i nemici non sono gli indiani, ma le spose di Dracula in figura di arpie svolazzanti. Per tacere dei baccelli, ispirati al repertorio della fantascienza, che esplodono liberando certi inquietanti pipistrelloni pronti ad attaccare come 'Gli uccelli' di Hitchcock. Insomma in queste sequenze c'è scienza del cinema da vendere e una molteplicità di ammicchi da assaporare. E se i personaggi hanno la scarsa consistenza dei comics, gli interpreti fanno del loro meglio: l'intrepida cacciatrice Kate Beckinsale ricorda Luisa Ferida in 'La corona di ferro', il Dracula di Richard Roxburgh ha un suo stile e il fraticello David Wentham sembra l'armiere di 007 trasferito nella cornice medioevale di 'Il nome della rosa' di Umberto Eco." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 8 maggio 2004) "Impropriamente pubblicizzato come un omaggio ai vecchi mostri dei film Universal, 'Van Helsing' è un mezzo rifacimento del recente 'La leggenda degli uomini straordinari': scenografie simulate in digitale, situazioni tipiche del videogame (tra l'altro, Van spara alle vampire con una balestra-mitragliatrice che emette il tipico suono da Playstation), tono generale di parodia. A peggiorare le cose, però, c'è che Stephen 'La mummia' Sommers si reputa spiritoso; così infarcisce il tutto di pretese citazioni, raramente in tema ('Per favore non mordermi sul collo'), spesso ('Alien', '007') del tutto incongrue." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 7 maggio 2004)

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