Anno: 2007 Durata: 95 Origine: USA Colore: C
Genere:COMMEDIA, DRAMMATICO
Regia:Frank A. Cappello
Specifiche tecniche:HDV, 35 MM (1:1.85)
Tratto da:-
Produzione:MICHAEL LEAHY E FRANK A. CAPPELLO PER NEO ART & LOGIC, QUIET MAN PRODUCTIONS
Distribuzione:ONE MOVIE (2008)
Christian Slater | nel ruolo di | Bob Maconel |
Elisha Cuthbert | nel ruolo di | Vanessa Parks |
William H. Macy | nel ruolo di | Gene Shelby |
Sascha Knopf | nel ruolo di | Paula Metzler |
Jamison Jones | nel ruolo di | Scott Harper |
Cristina Lawson | nel ruolo di | Nancy Felt Anzu Lawson |
Randolph Mantooth | nel ruolo di | Dottor Willis |
K.C. Ramsey | nel ruolo di | Jackson |
Bill Rothbard | nel ruolo di | Phil |
Sewell Whitney | nel ruolo di | Derrick Miles |
Livia Treviño | nel ruolo di | Segretaria di Shelby Levia Trevino |
John Gulager | nel ruolo di | Goldie/Maurice Gregory |
Michael DeLuise | nel ruolo di | Detective Soreson |
David Wells | nel ruolo di | Ralf Coleman |
Frankie Thorn | nel ruolo di | Jessica Light Frankie Lou Thorn |
Anonimo impiegato in una moderna metropoli, Bob Maconel vive nell'ombra, lavora nell'indifferenza e soffre in silenzio. Un giorno però decide di ribellarsi a tutto questo e per uno scherzo del destino ha anche la possibilità di trasformarsi in eroe. Riuscirà Bob a sostenere il suo nuovo ruolo?
"Comincia in forma di monologo interiore, tocca le corde dello humour nero, mescola una dose di surrealismo: vedi il pesce rosso dell'acquario di casa, incline al turpiloquio, che sfotte il protagonista. Promette bene, insomma, anche grazie a un cast di star di seconda grandezza scelto con intelligenza. Peccato che, procedendo verso la fine, una certa ridondanza pregiudichi la felice economia di mezzi della prima parte." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 22 febbraio 2008) "Il film scritto e diretto da Frank A. Cappello, grottesco e pervaso di umorismo nero, attacca un intero sistema votato al darwinismo sociale, privo di umanità. Se un tempo la vittima reagiva, oggi è frustrata dalle sovrastrutture e perciò può diventare ostile all'improvviso, oltretutto in modo imprevedibile. Protagonista, un inaspettato Christian Slater non abituato a profili impegnati e proveniente da ruoli di eterno ragazzetto. A monte della frustrazione caustica che pervade l'intera atmosfera della pellicola c'è soprattutto il lavoro alienante - dentro un monolitico e cupo grattacielo aziendale - ma anche chirurghi che parlano di vacanze durante le operazioni e notiziari televisivi stupidi, ripetitivi, con cronisti avvoltoi pronti a trasformare i giustizieri in celebrità. Quel che stona - nella finzione - è una certa misoginia. Le donne infatti, castranti e scalatrici a forza di prestazioni sessuali, sono colpite da paralisi e umiliate con escrementi e vomito, lasciando nel dubbio che siano pure ingannevoli." (Francesco Raponi, 'Liberazione', 29 febbraio 2008)
Incasso in euro