Anno: 1959 Durata: 104 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO, SPORTIVO
Regia:Paolo Heusch
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:-
Produzione:ROBERTO DANDI PER ERREDI FILM, SERENA FILM
Distribuzione:CINERIZ
Maurizio Arena | nel ruolo di | Romoletto |
Giovanna Ralli | nel ruolo di | Lina |
Tiberio Mitri | nel ruolo di | Enrico Costantini Detto "Richetto" |
Cathia Caro | nel ruolo di | Giuditta Catia Caro |
Erminio Spalla | nel ruolo di | Allenatore, ex pugile |
Giulio Calì | nel ruolo di | Sor Gaetano |
Alberto Grassi | nel ruolo di | Commissario Menicucci |
Fosco Giachetti | nel ruolo di | Medico |
Lello Bersani | nel ruolo di | Radiocronista |
Mario Anniballi | ||
Renato Terra Caizzi |
Nell'eccitazione di una baruffa Romoletto sente nascere in sé la vocazione per la boxe. Questa forma di sport desta l'entusiasmo di sua sorella Lina; mentre Giuditta, una timida ragazza, sua amica, considera la boxe un'attività brutale e pericolosa. Il giovane intanto cerca un ingaggio ed incomincia gli allenamenti. Giuditta ne soffre, mentre Lina, frequentando l'ambiente sportivo fa la conoscenza di Enrico Costantini, celebre pugile, del quale s'innamora. Costantini è all'apice della gloria, ma è ormai fiaccato nel fisico, tanto che il medico non vuol rinnovargli il certificato, che lo autorizza a combattere nel ring. Romoletto invece assapora i primi trionfi e Giuditta gli fa capire di essere innamorata di lui; ma ella vorrebbe che abbandonasse il pugilato. Intanto il manager, comm. Menicucci, abbandona Enrico e prende con sé Romoletto. Enrico sposa Lina, che aspetta un bambino e di fronte al suo tergiversare, ha inscenato un finto suicidio, che per poco non finiva tragicamente. Ma l'armonia tra i due coniugi dura poco: essendosi ridotto in miseria, Enrico decide di ritornare nel ring, e a nulla valgono i paterni consigli del medico. Romoletto intanto cerca in ogni modo di affermarsi come pugile; Menicucci lo consiglia di accettare un incontro con Enrico, ed egli, per quanto a malincuore, finisce per seguire il consiglio del manager. Messo di fronte al cognato, egli dapprima evita di impegnarsi seriamente, ma ripetutamente colpito, si scatena e manda l'avversario sul tappeto. Enrico muore e Romoletto decide di lasciare la boxe, con grande soddisfazione della fidanzata.
"Il film che vorrebbe mettere in evidenza i pericoli insiti in certi esagerati metodi applicati a determinati sport, si risolve sul piano di una normale vicenda drammatica, realizzata con un certo impegno." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 45, 1959)
Incasso in euro