Anno: 1970 Durata: 113 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMICO, COMMEDIA
Regia:Giovanni Grimaldi
Specifiche tecniche:KODAKCOLOR
Tratto da:racconto omonimo di Leonardo Sciascia
Produzione:MAURIZIO LODI FE' PER MARS PRODUZIONI
Distribuzione:PARAMOUNT
Lando Buzzanca | nel ruolo di | Avvocato Salvatore Vaccagnino |
Françoise Prévost | nel ruolo di | Sandra Solfi |
Saro Urzì | nel ruolo di | Il farmacista |
Raymond Pellegrin | nel ruolo di | Solfi |
Dagmar Lassander | nel ruolo di | Annalisa |
Antonella Lualdi | nel ruolo di | Rita Vaccagnino |
Giselle Pascal | nel ruolo di | La moglie del dottor Giulio |
Michele Abruzzo | nel ruolo di | Barone Carmelo Favara |
Nando Gazzolo | nel ruolo di | Alfredo Serpieri |
Monica Pardo | nel ruolo di | Moglie di Alfredo Serpieri |
Marcella Michelangeli | nel ruolo di | Moglie del geometra Gaetano |
Carlo Sposìto | nel ruolo di | Benito Pozzi |
Aldo Bufi Landi | nel ruolo di | Dottor Giulio |
Aldo Puglisi | nel ruolo di | Ragionier Licasio |
Linda Sini | nel ruolo di | Donna in treno |
Helga Liné | nel ruolo di | Lola, moglie del farmacista |
Alfredo Rizzo | nel ruolo di | Falpalà |
Franco Lantieri | nel ruolo di | Gaetano, il geometra |
Aura D'Angelo | nel ruolo di | La parrucchiera |
Elio Zamuto | ||
Grazia Di Marzà | ||
Ida Carrara | ||
Ileana Riganò | ||
Paolo Carlini | ||
Renato Malavasi | ||
Viviane Ventura |
Salvatore Vaccagnino un giovane avvocato di Maddà, legge su un rotocalco femminile - nella rubrica di corrispondenza tenuta da un sacerdote - la lettera, naturalmente anonima, di una sua concittadina, che confessa d'aver tradito il marito. Sicuro della fedeltà di sua moglie Rita, Salvatore convoca i più rispettabili cittadini di Maddà divertendosi a seminare il dubbio. Mentre le ricerche non approdano a nulla, da una seconda lettera, Salvatore comincia a dubitare anche di sua moglie e, cerca in ogni modo di farla crollare, facendo leva anche sulla sua presunta sterilità. L'adultera però non viene scoperta e la cittadina torna alla normalità, finché un giorno sarà proprio la colpevole a giocare a carte scoperte...
"Il film ha i suoi momenti migliori quando fedele alla fonte letteraria, ne conserva gli spunti satirici, per il resto, ed è la maggior parte, scade nella farsa." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 68) "Produzione e regia (...) hanno puntato sullo spettacolo, ma nonostante i loro sforzi di fare della pellicola un divertimento piccante e basta, la materia fornita da Sciascia ha lasciato nella loro fatica una traccia fumigante (che) fa pensare anche senza averne voglia (...). La materia trattata (...) si impone con una carica morale inaspettata." (Ermanno Comuzio, 'Cineforum', agosto 1970).
Incasso in euro