Un altro mondo2010

SCHEDA FILM

Un altro mondo

Anno: 2010 Durata: 110 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMMEDIA, DRAMMATICO

Regia:Silvio Muccino

Specifiche tecniche:-

Tratto da:romanzo omonimo di Carla Vangelista (ed. Feltrinelli)

Produzione:RICCARDO TOZZI, GIOVANNI STABILINI E MARCO CHIMENZ PER CATTLEYA IN COLLABORAZIONE CON UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL

Distribuzione:UNIVERSAL PICTURES

ATTORI

Silvio Muccino nel ruolo di Andrea
Michael Rainey Jr. nel ruolo di Charlie
Isabella Ragonese nel ruolo di Livia
Maya Sansa nel ruolo di Ingrid
Flavio Parenti nel ruolo di Tommaso
Greta Scacchi nel ruolo di Cristina
 
 
 

MONTAGGIO

Zanuso, Cecilia
 

SCENOGRAFIA

Rosso, Andrea
 

TRAMA

Andrea è un giovane della Roma bene, cresciuto solo con sua madre, che sembra aver ottenuto tutto dalla vita ma che in realtà conduce un'esistenza ai limiti dell'insignificanza e del torpore morale insieme alla compagna Livia, afflitta da anoressia e bulimia. Nel giorno del suo ventisettesimo compleanno Andrea riceve una lettera dal Kenya: è di suo padre, sparito vent'anni prima, che sta morendo. C'è ancora il tempo per accomiatarsi da lui e Andrea decide di partire per dargli l'estremo saluto. Giunto sul posto, combattuto fra pietà e risentimento, Andrea riceverà una sorpresa: gli viene infatti presentato suo fratello Charlie, un bambino di nove anni che il padre ha avuto da una donna keniota e che, alla morte dell'uomo, è rimasto orfano. Sulle prime, Andrea ha un moto di rifiuto e negazione e cerca in tutti i modi di trovare una sistemazione per Charlie sul luogo. Poi, però,dopo aver viaggiato attraverso il paese e aver faticosamente costruito un rapporto di fiducia e affetto, Andrea deciderà di portare Charlie con sé a Roma. La nuova presenza costringerà Andrea e Livia a fare i conti con le loro esistenze e con le proprie responsabilità di adulti.

CRITICA

"Continua il sodalizio di Silvio Mucchio con Carla Vangelista. (...) I meriti, però, si possono riconoscere soprattutto nei suoi modi di regia, prima concitati e quasi convulsi, per enunciare la vita solo mondana del protagonista, poi via via sempre più raccolti e distesi, favorendovi in mezzo il procedere delle emozioni. Bene rivissute dallo stesso Muccino, con mimiche colorite. La ragazza è Isabella Ragonese, la madre Greta Scacchi, il bambino si chiama Michael Rayney Jr. Possono convincere." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 21 dicembre 2010) "'Sto annaspando', ammette Silvio Muccino non sapendo come risolvere i suoi problemi esistenziali. Tenersi o no un fratellino africano che non aveva mai visto e sciaguratamente portato a Roma. Beh, per questo, stiamo annaspando anche noi spettatori di fronte alla sua opera seconda, 'Un altro mondo', ricca produzione Cattleya che vanta collaboratori eccellenti (fotografia Marcello Montorsi, costumi Maurizio Millenotti, montaggio Cecilia Zanuso), una gran colonna sonora con spreco di Donovan ('Hurdy Gurdy Man') e Bruce Springsteen ('Secret Garden'). (...) Fortuna che qua e là si ride. Specialmente nella scena di sesso in cucina (ma quasi tutto il film si svolge in cucina come accade negli sfigati ex articolo 28 italiani), quando Andrea acchiappa Livia e cerca di farsela sul tavolone. Reggerà il peso di due corpi ci si chiede? (...) Se nel suo primo film, 'Parlami d'amore', Silvio Muccino dimostrava una certa freschezza unita a ingenuità nel mettere in scena le proprie voglie di messa in scena, in questo secondo film, ci sembra perduta anche quella freschezza, massacrata da un soggetto e da una sceneggiatura che non sviluppano né personaggi né situazioni drammatiche. Insomma di Andrea/Silvio e del fratello, bianco e nero che sia, non ci importa mai niente. Non vorremmo che Silvio Muccino, oltre a sprecare i talenti di tante notevoli attrici e tecnici, sprecasse anche il suo (che c'era soprattutto nei suoi primi film) di talento." (Marco Giusti, 'Il Manifesto', 22 dicembre 2010) "Tratto dal romanzo omonimo di Carla Evangelista (Feltrinelli Editore), si inserisce tra i colossi di Natale con la storia di una trasformazione interiore che obbliga i protagonisti a scavare nella propria anima. (...) Certo è che Muccino jr, continuamente messo a confronto con il fratello Gabriele (con cui pare abbia rotto ogni rapporto), ha coraggio da vendere e nessuna intenzione di farsi mettere all'angolo. E c'è da scommetterci. Anche se il suo film non è un capolavoro (ma non lo sono neanche gli altri), probabilmente supererà l'incasso del passato perché può contare su migliaia di fan, innamorate anche dei suoi meravigliosi occhi azzurri." ('Libero', 21 dicembre 2010) "Non ha invece nulla da spartire con i cinepanettoni autarchici il secondo film da regista di Silvio Mucchio 'Un altro mondo', un melò sentimentale, tutto gridato, basato su una raccolta di scene madre assai prevedibili. Il film (...) funziona meglio nella parte adulta, che racconta la crisi esistenziale di una generazione superficiale e perduta, e assai meno sul versante infantile, eccessivamente patetico. (...)"(Franco Montini, 'La Repubblica Roma', 23 dicembre 2010)

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