Anno: 2005 Durata: 120 Origine: SUDAFRICA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, MUSICALE
Regia:Mark Dornford-May
Specifiche tecniche:16/35 MM (1:1.85)
Tratto da:Ispirato all'opera musicale "Carmen" (1875) di Georges Bizet
Produzione:ROSS GARLAND E MARK DORNFORD-MAY PER SPIER FILMS
Distribuzione:LADY FILM (2006)
Pauline Malefane | nel ruolo di | Carmen |
Andile Tshoni | nel ruolo di | Jongikhaya |
Lungelwa Blou | nel ruolo di | Nomakhaya |
Zorro Sidloyi | nel ruolo di | Lulamile |
Andries Mbali | nel ruolo di | Bra Nkomo |
Zamile Christopher Gantana | nel ruolo di | Capitano Gantana |
Andiswa Kedama | nel ruolo di | Amanda |
Ruby Mthethwa | nel ruolo di | Pinki |
Zintle Mgole | nel ruolo di | Faniswa |
Bulelwa Cosa | nel ruolo di | Mandiswa |
Joel Mthethwa | nel ruolo di | Sangoma |
Noluthando Boqwana | nel ruolo di | Manelisa |
Ntobeko Rwanqa | nel ruolo di | Sergente Mongezi |
Sibulele Mjali | nel ruolo di | Kayza |
Bongani Mbato | nel ruolo di | Mthura |
Andile Kosi | nel ruolo di | Sergente Kosi |
Mvuyisi Mjali | nel ruolo di | Eric |
Thandiwe Mesele | nel ruolo di | Fatty |
Otto Ziqubu | nel ruolo di | Tiny |
Bongani Bubu | nel ruolo di | Poliziotto |
Dipuo Mogoregi | nel ruolo di | Sigaraia |
Ebenezer Sawuli | nel ruolo di | Disoccupato |
Fika Majola | nel ruolo di | Sigaraia |
Fikile Khuzwayo | nel ruolo di | Sigaraia |
Gracious Mbatha | nel ruolo di | Sigaraia |
Jim Ngxabaze | nel ruolo di | Fotografo |
Lusindiso Dubula | nel ruolo di | Poliziotto |
Mpontseng Nyantsa | nel ruolo di | Sigaraia |
Mvakalisi Madotyeni | nel ruolo di | Poliziotto |
Mzukisi Gqadushe | nel ruolo di | Manovale |
Nandi Mahlangu | nel ruolo di | Sigaraia |
Nobapostile Msongelwa | nel ruolo di | Sigaraia |
Portia Dladla | nel ruolo di | Sigaraia |
Sanele Mohlomi | nel ruolo di | Negoziante |
Sindiswa Mndela | nel ruolo di | Sigaraia |
Thembela James | nel ruolo di | Manovale |
Thobeka Bede | nel ruolo di | Sigaraia |
Zoliswa Qumza | nel ruolo di | Sigaraia |
Zukile Gqadushe | nel ruolo di | Amico di Eric |
Una Carmen ambientata in un quartiere degradato di una città del Sud Africa, Khayelitsha, fatto di vecchie fabbriche, depositi abbandonati, case poverissime.
"Da un lavoro teatrale già portato in tournèe per mezzo mondo dalla compagnia sudafricana Dimpho di Kopane, il film-opera 'U-Carmen eKhayelitsha', primo lungometraggio dell'inglese Mark Dornford-May premiato a Berlino con l'Orso d'Oro, va ben oltre la trasposizione dal monumentale capolavoro di Bizet e la resa estetica di una pellicola che trattiene in sé tutte le suggestioni ma, a volte, anche il corto respiro della scena. L'essenzialità di molte sequenze va di pari passo con la cifra politica del film: la povertà di una Carmen che si muove nel sobborgo-latrina di Città del Capo è infatti un esplicito invito a leggere l'Opera cinematografica come manifesto di un Paese che solo recentemente ha iniziato a risorgere e che per molto ancora rimarrà schiavo del passato. Ma l'operazione è più che vincente. Musicalmente, con una miscela esplosiva che mixa lo spartito di Bizet ai suoni della tradizione sudafricana; nell'impatto visivo tra colori, profumi, balli coinvolgenti; nell'interpretazione, con una prorompente Pauline Malefane-Carmen che regala all'eroina di Mérimée la spavalderia della femmina e l'orgoglio della libertà a tutti i costi." (Leonardo Jattarelli, 'Il Messaggero', 13 gennaio 2006) "Sorprende il 'Bizet' all'africana che nel 2005 vinse a Berlino con l'Orso d'oro a Mark Dormford-May, factotum dell' opera teatrale. Che, cercando di stravolgere con fedeltà, trasferisce i fattacci di sangue della Carmen dai barocchi complessi di colpa cattolici di Siviglia all'hinterland mostruoso di Città del Capo oggi, una no man's land ripresa con forza documentaria (e l'apartheid? Bianchi non se ne vedono). Corretto qua e là il libretto di Merimée, inserita la droga e mutata la scena finale del delitto d'onore, non più nell' arena ma dietro le quinte di un concerto. Stupisce la connessione del tessuto teatral musicale (si parla la lingua xhosa) con innesti di tradizione africana e voci straordinarie: massimo di verità e finzione. È la seconda Carmen africana dopo Karmen Gei, non sempre tutto funziona, ma Pauline Malefane è una presenza inquietante." (Porro Maurizio, 'Corriere della Sera', 13 gennaio 2006) "Ben poco interessante e competitivo è 'U-Carmen e Khayelitsha', ennesima versione della 'Carmen' di Georges Bizet basata sull'improbabile trasferimento dell'opera in una township del Sud Africa. Il regista teatrale inglese Mark Dornford-May vorrebbe aggiornare la gelosia, la sete di vendetta e l'ossessione erotica della fatale gitana alle prese con Don José immergendole nei travagli quotidiani della formicolante comunità, ma l'unico dato che sopravviverà al pleonastico film è la traduzione dei testi nel dialetto indigeno xhosa (per la musica non c'era nulla da fare)." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 14 febbraio 2005) "Comprimendo la struttura musicale nelle due ore, contaminandola con spericolati ritmi locali, e grazie ad un mirabile adattamento drammaturgico, la U-Carmen di Pauline Melafane si muove non come un comune mezzo-soprano ma come una spiritosa, grintosa e vitale donna di oggi in cerca d'amore, soldi e libertà, contornata da attori-cantanti emozionati. Il mito ne esce indenne e l'amore di Carmen rimane, in una delle poco parti del testo rimasta giustamente ancorata all'originale, "un oiseau rebelle", con l'avvertimento profetico della sigaraia: "si je t'aime, prends garde à toi"!" (Luca Pellegrini, cinematografo.it, 15 gennaio 2005)
Incasso in euro