Anno: 1960 Durata: 120 Origine: FRANCIA Colore: B/N
Genere:COMMEDIA
Regia:Luigi Comencini
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:DINO DE LAURENTIIS CINEMATOGRAFICA (ROMA), ORSAY FILM (PARIGI)
Distribuzione:DINO DE LAURENTIIS CINEMATOGRAFICA - RICORDI VIDEO, VIVIVIDEO
Alberto Sordi | nel ruolo di | Sottotenente Alberto Innocenzi |
Serge Reggiani | nel ruolo di | Geniere Assunto Ceccarelli |
Eduardo De Filippo | nel ruolo di | Il padre di Alberto |
Martin Balsam | nel ruolo di | Sergente Fornaciari |
Carla Gravina | nel ruolo di | Silvia Modena |
Didi Perego | nel ruolo di | Caterina Brisigoni |
Mac Ronay | nel ruolo di | Evaristo Brisigoni |
Jole Mauro | nel ruolo di | Teresa, moglie di Fornaciari |
Nino Castelnuovo | nel ruolo di | Artigliere Codegato |
Mario Feliciani | nel ruolo di | Capitano Passerin |
Silla Bettini | nel ruolo di | Tenente Di Fazio |
Mino Doro | nel ruolo di | Maggiore Nocella |
Edda Ferronao | nel ruolo di | Maria |
Alex Nicol | nel ruolo di | Prigioniero americano |
Vincenzo Musolino | nel ruolo di | Il primo fascista |
Mario Frera | nel ruolo di | Il secondo fascista |
Claudio Gora | nel ruolo di | Il colonnello |
Ciccio Barbi | nel ruolo di | Cuciniere |
Guido Celano | nel ruolo di | Fascista che arresta Fornaciari |
Carlo D'Angelo | nel ruolo di | Ufficiale coi partigiani a Napoli |
Ugo D'Alessio | nel ruolo di | Il prete |
Achille Compagnoni | nel ruolo di | Soldato coi partigiani |
Armando Zanon | ||
Franco Polari | ||
Gabriella Giorgelli | ||
Luisina Conti |
Dopo l'8 settembre il sottotenente Alberto Innocenzi, consapevole dei doveri connessi alla divisa, fa il possibile per mantenere unito il suo reparto, aspettando ansiosamente istruzioni precise. Quando si rende conto che non ne arriveranno, dimentica il senso del dovere e della disciplina e diventa come tanti altri, uno sbandato. Alberto getta la divisa, veste abiti che lo trasformano in un altro uomo e si unisce a tre militari del suo reparto che cercano di raggiungere al più presto casa. Tra questi uomini non c'è più alcun legame, né di subordinazione, né di solidarietà, né di amicizia. Tutti e quattro, però, hanno perso il senso di ciò che è giusto e ciò che non lo è: quando incontrano dei militari che vanno in montagna per partecipare alla Resistenza, a tutti loro sembra una follia. Vedono morire un loro compagno per mano dei tedeschi, nel disperato tentativo di salvare un'ebrea; ma anche questo episodio li lascia indifferenti. Innocenzi vede catturare il suo caporale perché la moglie ha aiutato un americano; ma è soltanto contento di essersela cavata. Quando arriva finalmente a casa, suo padre però lo incita ad arruolarsi nel nuovo esercito fascista. L'ex ufficiale scappa dalla finestra quando si accorge che suo padre non lo capisce più. Forse l'unico che può capirlo è quel noioso, antipatico geniere Ceccarelli che è rimasto al suo fianco come un cagnolino, ha visto tutto quello che ha visto lui, è passato attraverso le stesse esperienze. Si forma tra i due un vincolo di solidarietà, una nuova strana amicizia. Quando Innocenzi, braccato dai tedeschi, riesce a mettersi in salvo, vede che l'amico è stato ferito nel tentativo di fuga e allora esce dal suo nascondiglio, prende un mitra, spara, va ad aiutare il suo soldato: ha ritrovato improvvisamente i sentimenti, la dignità dell'ufficiale.
"Il regista ha voluto descrivere, come in un affresco, la situazione venutasi a creare in Italia dopo l'annuncio dell'armistizio dell'8 settembre, presentando i diversi episodi come vissuti da un gruppo di soldati sbandati. Notevole la impegnata recitazione, mentre la regia, che alterna episodi poetici con altri comici o drammatici, pur dando vita a brani eccellenti, non ha saputo fondere le varie parti in armonica unità, anche per la quantità eccessiva del materiale raccolto." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 48, 1960) "I risultati non sono certo eccezionali, ma nella loro modestia rientrano in quel cinema medio, sorretto da un buon mestiere e una buona cultura, che è proprio il miglior Comencini". (Gianni Rondolino, "Catalogo Bolaffi del cinema italiano, 1956/1965")
Incasso in euro