Trafficanti2016

SCHEDA FILM

Trafficanti

Anno: 2016 Durata: 114 Origine: USA Colore: C

Genere:COMMEDIA, THRILLER

Regia:Todd Phillips

Specifiche tecniche:ARRI ALEXA XT, (2K)/PRORES 4:4:4 (3.2K), D-CINEMA (1:2.35)

Tratto da:articolo "Arms and the Dudes" di Guy Lawson apparso su "Rolling Stone"

Produzione:MARK GORDON, TODD PHILLIPS, BRADLEY COOPER PER JOINT EFFORT, MARK GORDON COMPANY

Distribuzione:WARNER BROS. PICTURES ITALIA

ATTORI

Jonah Hill nel ruolo di Efraim Diveroli
Miles Teller nel ruolo di David Packouz
Ana de Armas nel ruolo di Iz
Bradley Cooper nel ruolo di Henry Girard
Kevin Pollak nel ruolo di Ralph Slutsky
Shaun Toub nel ruolo di Marlboro
Brenda Koo nel ruolo di Vanessa
JB Blanc nel ruolo di Bashkim
Julian Sergi nel ruolo di Rosen
Gregg Weiner nel ruolo di Gary
Jonathan Yaskoff nel ruolo di Liv
Jeremy Tardy nel ruolo di Kip
 

SOGGETTO

Lawson, Guy
 

MUSICHE

Martinez, Cliff
 

MONTAGGIO

Groth, Jeff
 

SCENOGRAFIA

Brzeski, Bill
 

COSTUMISTA

Kaplan, Michael

TRAMA

Le vicende di due amici poco più che ventenni, che vivono a Miami durante la Guerra in Iraq. I due, sfruttando un'iniziativa poco conosciuta del governo che offre alle piccole imprese contratti di fornitura alle Forze Armate, iniziano a racimolare ingenti somme di denaro. Vivono sfrenatamente nel lusso fino a quando non stringono un accordo da 300 milioni per armare l'esercito afgano. Accordo che porterà la coppia in contatto con persone ambigue e poco raccomandabili. Tra queste, esponenti del Governo americano... Basato su una storia vera.

CRITICA

"'War Dogs', cani da guerra, è stato banalmente tradotto in 'Trafficanti', come il libro (...) che sta alla base di questa vicenda incredibile ma vera, raccontata su 'Rolling Stone'. Si parla di guerra fuori dalla retorica eroica, andando a scavare e scovare quanto costa, quindi l'economia del profitto. Infatti il film è diviso brechtianamente in capitoli con la morale, senza risparmiare stoccate a Cheney ai cui amici vanno le commesse di armi del Pentagono. (...) Todd Philips (...) espone la sua coscienza civile con un action movie di costante tenuta spettacolare ma - pur con voglia di fare anche commedia - sempre con un sottotesto che ricorda i comandamenti etici e la vera inchiesta. E i due protagonisti sono fantastici: straborda di menzogne e cialtronerie Jonah Hill, mentre Miles Teller patisce e tradisce la sua origine di bravo ragazzo: insieme sono una grande coppia buddy buddy, in cui si inserisce a breve Bradley Cooper anche produttore che porta gli occhi azzurri ma questa volta fuorilegge." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 15 settembre 2016) "Soggetto interessantissimo, film così così. Anche perché cucito addosso a Miles Teller (...) e Jonah Hill (...), attore extra-large solitamente irresistibile che però che non esprime un lampo di antipatia o di vera ambiguità nemmeno un secondo (...). Impressionante il contrasto fra il 'realismo' tutto esteriore delle ambientazioni e il tono sciolto sempre un po' da commedia giovanilista garantito da Todd Phillips (...). Difficile fare un film convincente su due tipi che non prendono niente sul serio senza prenderli sul serio almeno un po'. Anche se proprio in questo paradosso stava probabilmente la scommessa del film." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 15 settembre 2016) "Reduce dal grande successo di 'Una notte da leoni' e dei suoi due sequel, Todd Phillips trasferisce parte dello spirito goliardico e dell'umore brillante di quegli exploit nel sentimento e nel ritmo di questa nuova storia abbinandoli a sfondi e temi più pesanti, certamente più di un addio al celibato o di una scorribanda a Las Vegas (che comunque è presente pure qui ). (...) Una storia di amicizia, fiducia e tradimento in fin dei conti. Molto spigliata, abbastanza godibile, ferma a un livello superficiale." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 15 settembre 2016) "(...) Todd Philips (...) ritagliando di fantasia i caratteri dei protagonisti (...) ha imbastito un tipico «buddy movie» giocato sul contrasto della coppia di amici, ma smorzando i toni isterico-farseschi delle sue precedenti pellicole. Si sarà detto che la storia di questi due ragazzi pronti a sconfinare spregiudicatamente dalla legalità all'illegalità è talmente surreale da non aver bisogno di sottolineature. Così l'ironica commedia corre su un registro in sottotono, molto contando sull'apporto degli attori: Jonah Hill è un Efraim di inquietante sfrontatezza, Miles Teller uno sprovveduto David, Bradley Cooper (un cammeo) un commerciante d'armi che non scherza." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 15 settembre 2015) "(...) Todd Phillips (...) ritrova Hill, Cooper e aggiusta il tiro: sempre commedia, ma più (semi)seria, con risvolti politici. Buona chimica tra l'ottimo Hill e Teller ('Whiplash'), non mancano però topiche di sceneggiatura e un tragicomico sospetto: troppa carne al fuoco per la cucina povera di Phillips. Aridatece 'Lord of War'." (Federico Pontiggia, ' Il Fatto Quotidiano', 15 settembre 2016) "Piacerà a patto che non prendiate il film per quello che non vuol essere. Cioè un apologo sul sogno americano tradito, sulle guerre sbagliate dell'America nel nuovo secolo, sul grande affarismo che s'è mostruosamente gonfiato all'ombra delle succitate guerre. No, 'Trafficanti' è una commedia pazza pazza in pieno stile Todd Phillips. Metti due cretini in libertà e li fai agire in un contesto magari serissimo, magari tragico, ma dal quale usciranno incolumi come personaggi di un cartone animato (il gatto Jerry che viene magari schiacciato da una ruspa che nella scena dopo zampotta come niente fosse). Certo, a Todd sono cresciute le ambizioni, gli scenari in cui si muovono David e Efraim sono truculenti e pittoreschi come quelli delle saghe dei film gangsters (Miami non è mai apparsa così trucida dai tempi di 'Scarface' con Al Pacino). E le citazioni sono tante e non tutte necessarie. Ma di Todd è rimasta intatta la bravura nell'orchestrazione dei colpi di scena (non c'è niente da fare, riesce sempre a coglierti di sorpresa). Anche se sai come andrà a finire (...) le traversie della strana coppia t'intrigano fino all'ultimo." (Giorgio Carbone, 'Libero', 15 settembre 2016) "Parte come se fosse una commedia satirica, ma ben presto vira su toni drammatici, mettendo sul banco degli imputati il famoso Sogno Americano. (...) Trama geniale? No, storia vera. Bravissimi i due protagonisti." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 15 settembre 2016) "Coniugando ironia e denuncia il regista racconta la storia vera di due ingenui 'cani da guerra'." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 16 settembre 2016)

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