Anno: 1952 Durata: 95 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMICO
Regia:Steno
Specifiche tecniche:FERRANIACOLOR
Tratto da:DA "SKETCHES" DI RIVISTE DI MICHELE GALDIERI E TOTO'
Produzione:PONTI - DE LAURENTIIS CINEMATOGRAFICA, GIOVANNI AMATI PER GOLDEN FILM
Distribuzione:LUX FILM - DOMOVIDEO, RICORDI VIDEO, BMG VIDEO, L'UNITA' VIDEO
Totò | nel ruolo di | Maestro Antonio Scannagatti |
Rocco D'Assunta | nel ruolo di | Cognato siciliano |
Isa Barzizza | nel ruolo di | Signora del vagone letto |
Rosita Pisano | nel ruolo di | Moglie di Antonio |
Virgilio Riento | nel ruolo di | Maestro Tiburzi |
Mario Castellani | nel ruolo di | On. Cosimo Trombetta |
Luigi Pavese | nel ruolo di | Editore Tiscordi |
Franca Valeri | nel ruolo di | Signorina snob |
Galeazzo Benti | nel ruolo di | Poldo di Roccarasata |
Fulvia Franco | nel ruolo di | Fidanzata di Poldo |
Anna Vita | nel ruolo di | Signorina esistenzialista |
Alberto Bonucci | nel ruolo di | Regista sovietico |
Armando Migliari | nel ruolo di | Sindaco di Caianello |
Vittorio Caprioli | nel ruolo di | Tenore balbuziente |
Bruno Corelli | nel ruolo di | Joe Pellecchia |
Guglielmo Inglese | nel ruolo di | Il giardiniere |
Carlo Mazzarella | nel ruolo di | Fidanzato della snob |
Lilli Cerasoli | nel ruolo di | Patrizia |
Michele Malaspina | nel ruolo di | Il Consigliere Rossetti |
Barbara Florian | ||
Manuel Serrano | ||
Mimmo Poli | ||
Nancy Clark | ||
Paolo Ferrara | ||
Riccardo Antolini | ||
Silvana Blasi | ||
Ugo D'Alessio |
A Caianello, ridente paesino, vive il maestro Antonio Scannagatti, musicista e compositore. Scannagatti, che si crede un genio, ha inviato a suo tempo lo spartito d'una sua opera ai noti editori milanesi Tiscordi e Sozzogno; ma da quindici anni attende invano una risposta. Il maestro viene un giorno invitato a dirigere la banda del paese in occasione dell'arrivo d'un concittadino, reduce dall'America. Scannagatti dapprima rifiuta ma infine accetta quando una ragazza del paese, che si fa passare per segretaria dell'editore Tiscordi, gli promette di perorare la sua causa presso l'editore. Come improvvisato capobanda Scannagatti riesce solo a far fuggire l'illustre cittadino multimilionario ma il maestro, malgrado il fiasco, insiste tuttavia nel reclamare il promesso intervento della presunta segretaria. Poichè questa è andata a villeggiare a Capri, Scannagatti vi si reca e, dopo una falsa telefonata, va fino a Milano, dove s'incontra con Tiscordi. Questi lo prende per un infermiere e infine lo scaccia. Inseguito da suo cognato e da due altri artisti, Scannagatti li conduce ad un teatro di burattini che prende per la Scala. Scannagatti finirà trucidato dal cognato inferocito, ma la sua musica trionferà e Caianello gli erigerà un monumento.
Incasso in euro