Anno: 2006 Durata: 108 Origine: USA Colore: C
Genere:COMMEDIA, DRAMMATICO, MUSICALE
Regia:-
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:NEW LINE CINEMA
Distribuzione:EAGLE PICTURES
Pierre Dulaine, ex ballerino professionista, è chiamato a tenere un corso di danza in una scuola pubblica di New York. Sulle prime Dulaine viene accolto scetticamente dai suoi allievi, appassionati di musica e ballo hip-hop e assolutamente indifferenti verso il balletto classico, ma col passare del tempo riesce a farsi apprezzare dai ragazzi e insieme a loro crea una nuovo stile, risultato della fusione tra la danza tradizionale e il moderno hip-hop, utilizzandolo per una coreografia proposta durante una prestigiosa gara di ballo...
"Ispirato ai passi di ballo da sala del damerino Dulaine, che ha usato swing e tango per rieducare i cuori di teenagers disadattati, il film della deb Friedlander è colluso col peggiore stile video, l'ellissi e la foto suggestione astratta da spot. Il resto è tutto prevedibile, visti gli school movies dal 'Seme della violenza' a 'L'attimo fuggente': la sceneggiatura da serial tv di Dianne Houston è volgar-banal-elementare e la sociologia così d'accatto che sicuro piacerà. Banderas, nel frattempo diventato Boris Karloff, promette a tutti stima e fiducia, ritira gli artigli di amante latino, fa ascoltare Berlin e Gershwin agli schifati ragazzi da hip hop e street dance che dicono coglioni prima dello sdoganamento. Tre happy end tre: salti di classe sociale, la gara, il ballo delle deb, in un'escalation di molesta falsità travestita da merengue-volontariato." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 28 aprile 2006) "La regista Liz Friedlander e la sceneggiatrice Dianne Houston seguono un collaudato percorso narrativo con tanto di climax nella prestigiosa gara di ballo annuale nel corso della quale gli studenti mostrano a tutti e soprattutto a se stessi di cosa sono capaci. Nel ruolo del maestro di ballo Antonio Banderas sfoggia eleganza, magnetismo, sensualità, reale dimestichezza con la danza ma non riesce da solo a dare compattezza a un film un po' fragile e prevedibile. I punti di forza di 'Ti va di ballare?' sono il compromesso culturale, appunto, che Dulaine e i ragazzi trovano facendo incontrare il valzer, la rumba, la salsa e il rap, l'hip-hop, la breakdance e il rifiuto dell'estetica da 'Saranno famosi' a vantaggio di volti e corpi ordinari, di magri e obesi, di figure anomale e sgraziate. Quello che manca è proprio la tensione della scommessa morale." (Alberto Castellano, 'Il Mattino', 29 aprile 2006)
Incasso in euro