The Reader - A voce alta2008

SCHEDA FILM

The Reader - A voce alta

Anno: 2008 Durata: 123 Origine: GERMANIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:Stephen Daldry

Specifiche tecniche:-

Tratto da:romanzo "A voce alta" di Bernhard Schlink (ed. Garzanti 1998; TEADUE 2000)

Produzione:ANTHONY MINGHELLA, SYDNEY POLLACK, DONNA GIGLIOTTI, REDMOND MORRIS ED HENNING MOLFENTER PER MIRAGE ENTERPRISES, NEUNTE BABELSBERG FILM, THE WEINSTEIN COMPANY

Distribuzione:01 DISTRIBUTION (2009) - DVD: 01 DISTRIBUTION HOME VIDEO

ATTORI

Kate Winslet nel ruolo di Hanna Schmitz
Ralph Fiennes nel ruolo di Michael Berg adulto
David Kross nel ruolo di Michael Berg ragazzo
Lena Olin nel ruolo di Madre d Rose /madre di Ilana
Bruno Ganz nel ruolo di Professor Rohl
Alexandra Maria Lara nel ruolo di Ilana
Karoline Herfurth nel ruolo di Marthe
Volker Bruch nel ruolo di Dieter Spenz
Hannah Herzsprung nel ruolo di Julia
Linda Bassett nel ruolo di Sig.ra Brenner
Susanne Lothar nel ruolo di Carla Berg
Matthias Habich nel ruolo di Peter Berg
Jeanette Hain nel ruolo di Brigitte
Moritz Grove nel ruolo di Holger
Max Mauff nel ruolo di Rudolf
Claudia Michelsen nel ruolo di Gertrude
Jürgen Tarrach nel ruolo di Gerhard Bade
Vijessna Ferkic nel ruolo di Sophie
 
 

SCENEGGIATORE

Hare, David
 

MONTAGGIO

Simpson, Claire
 

SCENOGRAFIA

Broch, Brigitte
 

TRAMA

Germania, anni '50. Il quindicenne Michael e la trentenne Hanna si incontrano per caso e vivono una breve ma appassionata relazione. Poi Hanna scompare e Michael, che non sa nulla di lei, è convinto di averla perduta per sempre. Anni dopo, la ritroverà inaspettatamente in un'aula di tribunale coinvolta in un processo ai criminali nazisti. L'oscuro passato di Hanna si manifesterà agli occhi di Michael.

CRITICA

"Candidato all'Oscar in tutte le categorie maggiori, dominato dalle interpretazioni di Kate Winslet e di Ralph Fiennes, diretto dallo Stephen Daldry di 'Billy Elliot' e 'The Hours' con un'eleganza perfino sospetta, 'The Reader - Ad alta voce' è destinato a sedurre le grandi platee internazionali ma lascia dubbiosi e spesso a disagio. Non perché il romanzo omonimo di Bernhard Schlink (Garzanti), adottato anche come libro di testo nelle scuole tedesche, non sia una riflessione accurata e appassionante sulle colpe della Germania e sul rapporto fra le generazioni. Ma perché trasferito al cinema 'The Reader' acquista una forza seduttiva e un'ambiguità da cui la pagina scritta era immune." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 7 febbraio 2009) "Humor inglese appropriato, che andrebbe usato anche per questo ennesimo ritorno cinematografico al nazismo e alla seconda guerra mondiale, tornati in auge negli ultimi mesi con un poker di registi e di film di richiamo. E questo, francamente, sembra il peggiore. Prende le parti più deboli de 'Il laureato' e di 'Schindler's List' per metter su un melodramma d'amore e di guerra, un film in cui il passato, per entrambi i protagonisti, è un continuo ritorno al passato. (...) La scena cruciale, un dibattito aspro tra studenti e professore (il sempre ottimo Bruno Ganz) nella facoltà di legge, porta a galla i drammi della memoria storica collettiva tedesca, un macigno su chi sente su di sé la colpa dell'Olocausto, solo per l'appartenenza a un popolo. E rivela la pretenziosità del progetto, che si regge su qualche piccola buona intuizione in un mare di banalità visive e narrative. La musica che sottolinea, didascalica e crescente, le scene clou, un processo rigido e piatto come la sceneggiatura divisa in due tronconi e di una furbizia irritante. E rimane infine la sgradevole sensazione di un film scivoloso in cui la ricca ebrea (Lena Olin) ci appare più antipatica della carnefice, ed è davvero difficile capire dove si vuole arrivare. 'L'interesse del film si vede dalle reazioni che, nel bene e nel male, suscita. E dobbiamo ricordarci che comprensione - conclude Fiennes - non è giustificazione'. Verissimo, ma il confine tra le due è labilissimo. E Daldry, francamente, non dimostra la sensibilità necessaria a rispettarlo." (Boris Sollazzo, 'Liberazione', 7 febbraio 2009 "Senza arrivare a facili assoluzioni o, peggio, giustificazioni, il film affronta così il tema del passato come condanna (c'era già nel terzo episodio del precedente lavoro di Daldry e Hare, 'The Hours') sfruttando la straordinaria forza emotiva degli attori - tutti davvero bravissimi - per costringere ogni spettatore a fare i conti con i propri passati. Senza lanciare facili accuse ma anche senza evitare le domande più scabrose." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 7 febbraio 2009) "'The reader' si ispira a un noto romanzo di Bernhard Schlink e ha suscitato polemiche per il modo in cui mescola sesso & Olocausto, cercando pietà per una ex-kapo. C'è molto sesso nel film, ma i lager non si vedono, tutta la storia si svolge nel dopoguerra e quindi il vero tema, semmai, è il sesso come fuga dal rimorso, come rimozione del dolore che si è visto o provocato. La pietà è implicata nel momento in cui si sceglie un personaggio come Hanna quale protagonista, e la si fa interpretare a un'attrice fantastica come Kate Winslett: tutto il peso ideologico del film è a monte, nella scelta di far incontrare un'aguzzina e un adolescente ignaro, farli innamorare e far poi scontare ad entrambi la pena - a lei in carcere, a lui nel chiuso della sua coscienza. Sono le due Germanie: una ha pagato, l'altra sta ancora pagando." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 7 febbraio 2008)

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