Anno: 2007 Durata: 110 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, THRILLER
Regia:Peter Berg
Specifiche tecniche:35 MM (1:2.35)
Tratto da:-
Produzione:UNIVERSAL PICTURES, FORWARD PASS, FILM 44, RELATIVITY MEDIA, STUBER/PARENT
Distribuzione:UNIVERSAL, DVD E BLU-RAY: UNIVERSAL PICTURES HOME ENTERTAINMENT
Jamie Foxx | nel ruolo di | Ronald Fluery |
Jennifer Garner | nel ruolo di | Janet Mayes |
Jason Bateman | nel ruolo di | Adam Leavitt |
Chris Cooper | nel ruolo di | Grant Sykes |
Andrew Astor | nel ruolo di | Big Wheel |
Ali Suliman | nel ruolo di | Sergente Haytham |
Amy Hunter | nel ruolo di | Lyla Fleury |
Ashraf Barhoum | nel ruolo di | Colonnello Al-Ghazi |
Brian Mulligan | nel ruolo di | Mabahith |
Brody M. Tardy | nel ruolo di | Teddy Manner |
Brooke Langton | nel ruolo di | Glenda Manner |
Hope Fogle | nel ruolo di | Mick |
Hrach Titizian | nel ruolo di | Sergente Fadi |
Kelly AuCoin | nel ruolo di | Ellis Leach |
Minka Kelly | nel ruolo di | Sig.na Ross |
Raad Rawi | nel ruolo di | Principe Thamer |
Tj Burnett | nel ruolo di | Kevin Fleury |
Tom Bresnahan | nel ruolo di | Rex Burr |
Trevor St. John | nel ruolo di | Earl Ripon |
Ronald Fleury, agente speciale dell'FBI, viene mandato in missione speciale in Medio Oriente. Insieme ad una squadra composta dall'elite dell'agenzia investigativa, deve recarsi per una settimana a Riyadh, infiltrarsi tra le fila della Jihad e catturare uno dei capi del terrorismo islamico. Tuttavia, la squadra si trova impreparata ad affrontare le reali condizioni sociali e politiche cui deve far fronte ma, con l'aiuto di un capitano della polizia saudita, Fleury e i suoi cercheranno di salvare se stessi e la tranquillità internazionale in una disperata lotta contro il tempo.
"Cronaca, realtà e quel po' di fantasy che non guasta per una storia che ha un suo posto nell'attualità terroristica delle nuove crociate politico-petrolifere- religiose, con una sceneggiatura non banale dell'emergente Matthew Michael Carnahan. (...) Il dilemma è sempre cercar di capire e introdursi in un'altra cultura, ammesso che si faccia a tempo, mentre la squadra giunge alla porta del killer. Non tutto politically correct e intriso di quel sentimentalismo da 'arrivederci alla prossima, se sopravviveremo' il film condivide l'idea che è oggi impossibile far giustizia. Un cast di star impegnate: Foxx, il bravo Chris Cooper, Bateman, l'intrusa Jennifer Garner." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 30 novembre 2007) "Con 'Nella Valle di Elah', arriva dagli Usa anche 'The Kingdom'. Come dire: animo ragazzi, a Hollywood non siamo tutti disfattisti, in Medio Oriente è dura ma ce la faremo, tanto i più forti siamo sempre noi ... Difficile concepire messaggi più pericolosi, visti i tempi, ma è quanto fa questo filmaccione. Che prima finge di ricostruire la tela di rapporti che unisce americani e sauditi, poi si trasforma in un forsennato sparatutto." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 30 novembre 2007) "Diretto alla brava da Peter Berg, 'The Kingdom' inizia come un documentario e culmina come un tradizionalissimo film d'azione. L'ultima mezz'ora, con Jennifer che torna a essere la 'superwoman' della serie Tv '24', toglie un po' di plausibilità, però il tutto resta valido per l'incalzare degli eventi, la verosimiglianza dell'ambientazione e la qualità degli interpreti. Soprattutto colpisce la stoica amarezza della conclusione, che non prevede soluzioni a un conflitto giocato su una logica di odio reciproco." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 30 novembre 2007) "'The Kingdom', diretto da Peter Berg, prodotto da Michael Mann, è un'americanata con musiche e riprese da (s)ballo. In cui però scopriamo che buoni e cattivi fanno e dicono le stesse cose. Possono combattere insieme, essere amici o uccidersi mossi da rabbia, vendetta e ideali identici, anche se hanno colori e divinità diverse. Tutti convinti di avere ragione, tutti lottano per la libertà. E tutti, questa guerra sporca fatta di certezze, la perdono." (Boris Sollazzo, 'Liberazione', 30 novembre 2007) "Prodotto dall'ottimo Michael Man, 'The Kingdoom' osa penetrare nelle regioni del terrorismo islamico, per realizzare un 'action movie' che sposa lo stile concitato e ipercinetico delle più recenti serie poliziesche tv con le convenzioni formali del film politicamente impegnato, alla 'Syriana'. Qui, a onor del vero, l'intenzione si limita a un intrattenimento spettacolare: però la macchina da presa 'a spalla' e il tipo d'inquadratura mirano a suggerire un realismo di stampo documentaristico. La qualità della regia, in ogni caso, supera abbondantemente il prodotto di confezione. Peter Berg, soprattutto, è bravissimo a giocare di contrappunto con il 'campo' e il 'fuoricampo', rendendo palpabile il senso del pericolo incombente su Jamie Foxx e i suoi." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 30 novembre 2007)
Incasso in euro