Il cacciatore e la regina di ghiaccio2016

SCHEDA FILM

Il cacciatore e la regina di ghiaccio

Anno: 2016 Durata: 114 Origine: USA Colore: C

Genere:AVVENTURA, AZIONE, FANTASY

Regia:Cedric Nicolas-Troyan

Specifiche tecniche:ARRI ALEXA 65

Tratto da:-

Produzione:ROTH FILMS, UNIVERSAL PICTURES

Distribuzione:UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY

ATTORI

Charlize Theron nel ruolo di Ravenna
Chris Hemsworth nel ruolo di Il Cacciatore
Emily Blunt nel ruolo di Freya
Jessica Chastain nel ruolo di Sara
Sam Claflin nel ruolo di William
Sophie Cookson nel ruolo di Pippa
Colin Morgan nel ruolo di Duca di Blackwood
Nick Frost nel ruolo di Nion
Sheridan Smith nel ruolo di Sig.ra Bromwyn
Alexandra Roach nel ruolo di Doreena
Rob Brydon nel ruolo di Gryff
Sam Hazeldine nel ruolo di Leifr
Robert Portal nel ruolo di Re
Sope Dirisu nel ruolo di Tull
Conrad Khan nel ruolo di Il caccaitore bambino
 

SOGGETTO

Daugherty, Evan
 

MONTAGGIO

Buff IV, Conrad
 

SCENOGRAFIA

Watkins, Dominic
 

COSTUMISTA

Atwood, Colleen

TRAMA

Molto tempo prima che la lama di Biancaneve trafiggesse la regina cattiva Ravenna), sua sorella Freya era stata vittima di un terribile tradimento e per questo aveva deciso di lasciare il Reame. Possedendo il dono di poter congelare ogni suo nemico, la giovane Regina dei Ghiacci aveva trascorso decenni in un lontano palazzo innevato, formando una legione di letali cacciatori, tra cui Eric e la guerriera Sara, per scoprire infine che i suoi due prediletti avevano contravvenuto al suo unico dettame: chiudere per sempre il cuore ai sentimenti. Venuta a conoscenza della scomparsa della sorella, Freya chiama a sé i soldati ancora al suo fianco per restituire lo Specchio delle Brame all'unica strega ancora in grado di gestirne il potere. Dopo aver scoperto di poter resuscitare Ravenna dagli abissi dorati, le due malvage sorelle con la loro forza oscura rappresentano una doppia minaccia per le Terre incantate. Le armate sembrano inarrestabili, ma ci penseranno i cacciatori esiliati per aver contravvenuto alla regola principale della loro Regina a capovolgere la situazione, unendo le forze.

CRITICA

"Che copione pasticciato. Dopo 'Biancaneve e il cacciatore' ecco arrivare 'Il cacciatore e la regina di ghiaccio' che ne è il prequel e anche il sequel. (...) resta poco o niente dei fratelli Grimm in questo copione pasticciato che, rubando spunti qua e là a partire da 'Frozen', fa della Chastain una specie di Katniss, di Hemsworth un eroe stereotipo, della Theron una statua del Male. Il personaggio meglio disegnato risulta Freya affidato alla sempre ottima Blunt; mentre a dirigere il tutto, senza gran senso del magico, provvede Cedric Nicolas Troyan, promosso (chissà perché) da supervisore degli effetti speciali a regista." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 7 aprile 2016) "Specchio, specchio delle mie brame, cosa è successo a questa produzione? Dopo i buoni risultati economici ed artistici di 'Biancaneve e il cacciatore' (2012) di Sanders, ci aspettavamo un sequel e poi un prequel a quell'interessante 'Eva contro Eva' fantasy tra la Biancaneve di Kristen Stewart e la diabolica Regina Ravenna di Charlize Theron. Varie vicissitudini (...) ed ecco il caos: Biancaneve scompare e questo film diventa prequel e sequel insieme. (...) Grande cast (la sofisticata Chastain fuori ruolo sembra accorgersene) e gran confusione. Eppure quando entra in scena la terrificante e struggente Ravenna della Theron il film diventa divino come lei. Sono circa dieci minuti." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 7 aprile 2016) "A occhio e croce può sembrare il prequel dell'ultima Biancaneve. Ma in realtà la 'Snowhite' compare solo alla fine e il grosso della vicenda è più o meno un remake di 'Frozen' (...). Piacerà al pubblico domenicale, certamente. Anche se poi la fantasia (che in un fantasy dovrebbe essere regina) è abbastanza latitante. Non importa. Finché ci sono in scena Charlize Theron, Emily Blunt e Jessica Chastain non c'è mai pericolo di colpo di sonno." (Giorgio Carbone, 'Libero', 7 aprile 2016) "(...) un film inutilmente dilatato nei tempi nel tentativo di abbracciare vari generi senza mai sposarne uno. Risultato? Dialoghi imbarazzanti, scene al limite del ridicolo. Per fortuna, la Theron (...) salva un po' la baracca, ma, se potesse, utilizzerebbe lo specchio magico per castigare gli sceneggiatori." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 7 aprile 2016) "Prequel e sequel della celebre fiaba dei fratelli Grimm (...) deve moltissimo, troppo, all'immaginario del disneyano 'Frozen' (Freya rappresenta la parte oscura di Elsa) e raddoppia le forze del male con una coppia di regine destinate a uno scontro finale. Come in ogni fiaba che si rispetti, l'amore vince su ogni cosa, ma il rischio è che scavare troppo nel passato di personaggi ormai iconici finisca per sottrarre loro forza e magia." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 8 aprile 2016) "C'erano una volta le fiabe, quelle che iniziavano con «C'era una volta...» e terminavano con «e vissero felici e contenti». Troppo facile, oggi - e qui parliamo della loro versione cinematografica -, va di moda il rimescolamento delle trame (...) il via vai di personaggi diversi, il «prequel» (cosa è successo prima), o lo «spin off» (derivate da quella principale). Il record, se così possiamo chiamarlo, di questo «Il cacciatore e la regina di ghiaccio» è di essere un po' tutte queste cose insieme. Il «precedente» è «Biancaneve e il cacciatore» del 2012 che già rielaborava la fiaba di Biancaneve raccontandola, come spiegava già il titolo, dal punto divista del cacciatore (...). Qui facciamo un passo indietro e ritroviamola perfida regina Ravenna (una Charlize Theron in splendida forma, per altro) (...). Come dicevamo, con la Biancaneve originale il film non ha niente a che vedere (a parte mantenere la faccenda dello «specchio delle mie brame») tanto che il personaggio principale viene solamente citato di striscio un paio di volte. Ma tutto si concentra sulla vicenda della Regina di Ghiaccio, della rivalità con la sorella Ravenna (le due si scontreranno poi nel finale), del viaggio (che sembra uscito dalla saga del Signore degli anelli) di Eric e Sara (...), delle schermaglie tra i due (che rimandano quasi all'universo degli Hunger Games). Il tutto condito con battaglie, nani bellicosi (ma che dovrebbero dare un po' di humour alla vicenda), effetti speciali a iosa. Il risultato non può che essere un guazzabuglio, visivamente sontuoso ma narrativamente imbarazzante." (Andrea Frambrosi, 'L'Eco di Bergamo', 9 aprile 2016)

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