Anno: 2009 Durata: 98 Origine: USA Colore: C
Genere:THRILLER
Regia:Joe Dante
Specifiche tecniche:3D
Tratto da:-
Produzione:BOLD FILMS, BENDERSPINK
Distribuzione:MEDUSA (2010)
Chris Massoglia | nel ruolo di | Dane Thompson |
Nathan Gamble | nel ruolo di | Lucas Thompson |
Haley Bennett | nel ruolo di | Julie Campbell |
Teri Polo | nel ruolo di | Susan |
Paul Hooson | nel ruolo di | Jester |
Bruce Dern |
Il 17enne Dane e il suo fratellino di 10 anni Lucas si sono appena trasferiti in un nuovo quartiere. Insieme a Julie, la loro vicina di casa, scoprono nella cantina della loro casa una misteriosa botola che conduce nei meandri oscuri e terrificani delle loro paure e dei loro incubi.
"Il pozzo nero degli incubi infantili, anche quelli più concreti e sessuali, che bisogna imparare a guardare fissi negli occhi. La 'mano di Orlac', quella che Peter Lorre non riusciva a controllare nel famoso horror del '35, ti può annientare, trasformare in un killer da Iraq o Afghanistan. O può diventare - virtuosisticamente padroneggiata - la spinta alla maturità, alla conquista della 'focale' adulta, del 3D esistenziale... Certo siamo nel mondo delle fiabe antiche, ma con una coscienza visuale adeguata ai corpi ibridi e video-giocanti, che hanno esperienze ottiche e tattili di profondità di campo e focali corte... Insomma per Joe Dante il cinema è un'attrezzatura tecnologicamente sofisticata di lotta biopolitica che si fonda su una superficie, chimica o numerica, differentemente oscura, è un rapporto 'dark su dark', come nei quadri di Malevic o all'interno del tubo di scappamento dell'auto che apre, in primissimo piano, questo teen-horror. Tecnologia più energetica dei Kellog's, quando entra in contatto con l'altro buco nero, la coscienza umana che paga il biglietto, entra in metamorfosi e diventa spettatore, critico o distratto. In questa esperienza visuale, assorbendo le paure e i desideri, consci, inconsci e trans, tirati fuori dal ripostiglio psico-cinefilo di questo regista colto e mai esibizionista (...) possono avvenire, infatti, connessioni ardite, appassionanti, comiche e perverse. Viaggi speciali tra gli effetti concettuali e emozionali più incandescenti e liberatori." (Roberto Silvestri, 'Il Manifesto', 11 giugno 2010) "Titolo vecchio, film nuovo cui le 3D non aggiungono nulla all'architettura di un horror imbastito su inconscio, paura e conflitti padre figlio. (...) Joe Dante, stavolta senza humour, allaccia il film di paura col teenagers movie trovando solo alla fine crudeltà visive che reggono il peso analitico di una storia in cui l'americano medio giace sotto l'incubo della realtà confezionata da mr. Bush e compagni." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 11 giugno 2010)
Incasso in euro