Anno: 2011 Durata: 96 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: C
Genere:COMMEDIA, THRILLER
Regia:John Michael McDonagh
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.78)
Tratto da:-
Produzione:ELEMENT PICTURES, REPRISAL FILMS
Distribuzione:EAGLE PICTURES
Brendan Gleeson | nel ruolo di | Sergente Gerry Boyle |
Don Cheadle | nel ruolo di | Wendell Everett, agente FBI |
Liam Cunningham | nel ruolo di | Francis Sheehy-Skeffington |
David Wilmot | nel ruolo di | Liam O'Leary |
Rory Keenan | nel ruolo di | Aidan McBride |
Mark Strong | nel ruolo di | Clive Cornell |
Fionnula Flanagan | nel ruolo di | Eileen Boyle |
Dominique McElligott | nel ruolo di | Aoife O'Carroll |
Sarah Greene | nel ruolo di | Sinead Mulligan |
Katarina Cas | nel ruolo di | Gabriela McBride |
Pat Shortt | nel ruolo di | Colum Hennessey |
Gerry Boyle è un poliziotto che lavora in una piccola città sulla costa occidentale dell'Irlanda. Ha un senso dell'umorismo sovversivo, un debole per le prostitute e una madre morente. In breve, è molto impegnato, troppo per preoccuparsi del misterioso cadavere che è stato trovato in uno degli appartamenti per le vacanze. Il suo nuovo assistente Aidan vede le cose in modo completamente diverso: per lui il delitto rappresenta una grande opportunità. La loro tranquillità ha temine quando l'agente dell'FBI Wendell Everett arriva sulla scena e racconta loro di un carico di stupefacenti del valore di 500 milioni di dollari che dovrebbe arrivare sulla costa nei prossimi giorni. Gerry riconosce immediatamente il volto del cadavere trovato nella casa di vacanze in una delle foto segnaletiche mostratagli da Everett. Ma quando gli spacciatori cercano di corromperlo - una tattica che ha evidentemente funzionato bene con tutti i suoi colleghi in città - l'onesto Gerry Boyle si rende conto che è giunto il momento di prendere le cose sul serio. L'unico di cui può si può fidare, fra tutti, è l'agente dell'FBI Everett, forse il partner più difficile che un poliziotto di una piccola città dell'Irlanda occidentale possa immaginare.
"Il soggetto è costruito intorno al personaggio - e al corpo massiccio dell'ottimo Brendan Gleeson, che lo interpreta -di Gerry Boyle, sergente di polizia in una cittadina irlandese. (...) I toni comici riguardano soprattutto la prima parte, con battute ad uso dei cinefili e variazioni sul repertorio di strana-coppia tra l'irlandese e l'americano. L'epilogo è azione. Tutto il complesso, in ogni caso, funziona come si deve." (Roberto Nepoti, 'Repubblica', 21 ottobre 2011) "L'unica cosa che stona di questo film è l'incomprensibile traduzione del titolo (in originale semplicemente 'The Guard'). Per il resto, raramente si è visto un poliziotto così politically uncorrect come il pigro e razzista irlandese Brendan Gleeson. Uno che manomette la scena dei crimini, prende per il sedere un collega in quanto nero, beve in servizio, si fa di ecstasy prelevata da vittime. Insomma, uno spasso pieno di inaspettata cattiveria. Con il dubbio che non lascia lo spettatore anche dopo la fine: ci fa o ci è?" (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 21 ottobre 2011) "Titolo italiano sbagliatissimo: 'Un poliziotto da Happy Hour' ('The Guard' in originale, ovvero 'Il poliziotto') può far pensare a una commedia frivola e invece l'opera prima di John Michael McDonagh (fratello del regista di 'In Bruges') è un pulp sorprendente con il corpulento Brendan Gleeson nei panni di un vulcanico irlandese come ai tempi di 'The General' di Boorman che fece di lui una star. (...) Questo strano poliziotto assume stupefacenti, frequenta prostitute, nuota nell'oceano tutte le mattine e inquina le scene del crimine tastando le parti intime dei cadaveri. Ma come mai lo troviamo irresistibile? «Non so se sei fottutamente stupido o fottutamente intelligente» gli dice l'americano perplesso. Gran finale con sparatoria al porto colma di mistero. Gleeson e Cheadle sono magici." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 21 ottobre 2011)
Incasso in euro