SOGGETTO

SCENEGGIATORE

MUSICHE

MONTAGGIO

SCENOGRAFIA

COSTUMISTA

EFFETTI

TRAMA

Sei amiche si incontrano per la loro avventura annuale: una piccola missione speleologica nelle viscere della terra. Il gruppo è guidato dall'affascinante e pericolosa Juno, mentre il resto della spedizione è formato dalle due sorellastre scandinave Rebecca e Sam, dalla spericolata Holly e dall'insegnante di letteratura inglese Beth, che si è aggiunta alla squadra per accompagnare Sarah, affetta da un terribile esaurimento nervoso in seguito alla morte di suo marito e della sua bambina. Fatta eccezione per le allucinazioni che tormentano Sarah, l'avventura sembra procedere al meglio e le sei amiche si dilettano nell'ammirare le splendide conformazioni sotterranee. Tuttavia un improvviso crollo blocca la loro unica via d'uscita e, a complicare le cose, Juno confessa che le caverne risultano ancora inesplorate e che nessuno è a conoscenza della loro posizione, quindi i soccorsi non arriveranno. Le ragazze decidono di separarsi per andare alla ricerca di un'altra apertura verso l'esterno, ma ben presto si rendono conto di non essere le uniche presenze all'interno delle grotte, mostruose creature umanoidi adattate perfettamente alla vita nell'oscurità, si annidano sottoterra, aspettando di rendere le sei ragazze loro vittime...

CRITICA

"L'inglese Neil Marshall cita il celebre film di John Boorman ('Un tranquillo week-end di paura'), mostrando le amiche mentre organizzano il viaggio, l'avventura. Ma 'The Descent' vira presto verso l'horror, diventando più cruento di quanto ci si aspetti. E fa bene. Il risultato è un film girato con un budget dalle basse pretese (cunicoli e grotte sono sempre la stessa grotta arrangiata ogni volta in modo diverso da Simon Bowles), che fa saltare sulla poltrona del cinema più di una volta, mette angoscia e sorprende. Ma se avete paura del buio, state alla larga." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 21 ottobre 2005) "Onore ai muscoli delle sei attrici speleologhe incastrate senza controfigure tra le umide viscere di monti che nascondono mostri carnivori. Lotte con gli alieni, urla, scivolate e laghi di sangue, gambe rotte e corna postume, tutto nel prezzo del talentosissimo inglese Neil Marshall, allevato a pane e Frankenstein, laureato in zombie. E' un horror che fa paura davvero e rimette in gioco il puzzle ancestrale del Male oscuro. Sei amiche, una colpita dal destino, calate nell' ingrata madre Terra: per tutte in arrivo il peggio, la lotta è con se stesse. Duro scappare: o si partorisce di nuovo o si diventa regine del Male. Qualche psicobanalità, ma il film nel suo splendido immaginario di grotte fetali balza sull' inconscio e scoppia nei suoi tempi di sutura tra reale e fantastico, come un viaggio all'Inferno senza Caronte ma con un cupo splendore foto-scenografico: là dentro siamo tutti carnefici." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 21 ottobre 2005)