Anno: 2016 Durata: - Origine: USA Colore: C
Genere:HORROR
Regia:James Wan
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:PETER SAFRAN, ROB COWAN, JAMES WAN, PER SAFRAN COMPANY, ATOMIC MONSTER
Distribuzione:WARNER BROS. PICTURES ITALIA
Vera Farmiga | nel ruolo di | Lorraine Warren |
Patrick Wilson | nel ruolo di | Ed Warren |
Frances O'Connor | nel ruolo di | Peggy Hodgson |
Madison Wolfe | nel ruolo di | Janet Hodgson |
Lauren Esposito | nel ruolo di | Margaret Hodgson |
Patrick McAuley | nel ruolo di | Johnny Hodgson |
Benjamin Haigh | nel ruolo di | Billy Hodgson |
David Thewlis | ||
Maria Doyle Kennedy | nel ruolo di | Peggy Nottingham |
Simon Delaney | nel ruolo di | Vic Nottingham |
Franka Potente | nel ruolo di | Anita Gregory |
Sarah Cortez | nel ruolo di | Dawn |
Simon McBurney | nel ruolo di | Maurice Grosse |
Chris Royds | nel ruolo di | Graham Morris |
Alexa Najera | nel ruolo di | Allison |
Steve Coulter | nel ruolo di | Padre Gordon |
Sterling Jerins | nel ruolo di | Judy Warren |
Adrien Ryans | nel ruolo di | Michael |
Shannon Kook | nel ruolo di | Drew |
Teresa Mahoney | nel ruolo di | Carol Singer |
Jennifer Collins | nel ruolo di | Louise Defeo |
Bob Adrian | nel ruolo di | Bill Wilkins |
Annie De Young | nel ruolo di | WPC Carolyn Heeps |
Kate Cook | nel ruolo di | Sig.ra More |
Annie Young | nel ruolo di | Heeps |
Elliot Joseph | nel ruolo di | Peterson |
Michael DeBartolo | nel ruolo di | Ronald Sr. |
Emily Tasker | nel ruolo di | Camilla |
Abhi Sinha | nel ruolo di | Harry Whitmark |
Danny Jackson | nel ruolo di | Aaron |
Daniel Wolfe | nel ruolo di | Kent Allen |
Diego Gomez | nel ruolo di | John Matthew |
Thomas Harrison | nel ruolo di | Peter |
Christof Veillon | nel ruolo di | Maurice |
Gone Thursday | nel ruolo di | Michael |
Ed E Lorraine Warren si recano a Londra per aiutare una madre single che vive da sola con quattro bambini in una casa infestata da spiriti malvagi. I due si troveranno così di fronte a una delle loro più terrificanti indagini paranormali.
"Se i colpi di scena non sono imprevedibili, James Wan (...) usa con sapienza le risorse di repertorio, facendoti sobbalzare sulla poltrona con 'jumpscare' piazzati sotto la cintura al momento giusto. Lo spettatore sa quel che va a vedere; e, se apprezza il genere, non resta deluso." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 23 giugno 2016) "(...) quest'horror riconferma la solidità registica, se non il talento, del ritrovato James Wan, chiamato a rendere in immagini terrificanti e suoni inquietanti la presenza maligna che perseguita l'11enne Janet (Madison Wolfe): il cuore batte in gola, i braccioli della poltrona o le braccia del vicino potrebbero accogliere le vostre unghie, così vuole il genere di paura. Se gli attori sono all'altezza e la necessità salvifica di un atto di fede, vero fulcro ideologico, è ben dispiegata con i piedi per terra, non tutto però funziona nel caso Enfield: la durata inconsulta, due ore e un quarto, finisce per sfilacciare la trama e dilapidare il brivido. Comunque, questo Valak (il nome del demonio) fa le pentole e pure i coperchi: nella siccità dell'offerta cinematografica estiva non è importante, è tutto." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 23 giugno 2016) "James Wan è un autore di talento e non tragga in inganno l'uscita estiva italiana che caratterizza prodotti simili a 'The Conjuring 2'. Al di là di certe regole dell'intrattenimento dalle quali pare impossibile derogare, 'Il caso Enfield' mette in mostra la capacità del regista di giocare con ambientazioni molto diverse tra loro, dal contesto rurale de 'L'evocazione' alla Londra proletaria di fine anni Settanta del sequel. E soprattutto in questo secondo caso, il film sembra ancor più ambizioso." (Mazzino Montinari, 'Il Manifesto', 23 giugno 2016) "Occorre fare bene attenzione nel dare un giudizio complessivo a questo 'The Conjuring 2 - Il caso Enfield' (...). Perché al centro del mistero di questa pellicola è il caso del poltergeist di Enfield, cittadina a nord di Londra (...). La vicenda ebbe, all'epoca, una vasta eco (...), anche se le perplessità furono davvero tante (...). Oltretutto, del reale intervento dei due americani non si ha praticamente traccia se non, probabilmente, per una consulenza fatta a distanza. Insomma, quello che vedrete nel film va preso per le molle. Se, invece, ci distacchiamo da tutto questo e ci limitiamo solo e unicamente al prodotto horror, questo è un gran titolo, ottimamente diretto dal solito James Wan, uno capace di non far mai calare la tensione nonostante una durata, non usuale per questo genere di film, che supera abbondantemente le due ore. Sia nell'attenzione data ai suoi protagonisti (nessuno trascurato), sia nella grande capacità di creare un'atmosfera di attesa inquietante (spesso sapientemente disattesa) Wan confeziona un prodotto decisamente sopra la media. Un horror di grande qualità, d'autore, ottimamente interpretato (tutti bravi, a partire dai «coniugi» Wilson e Farmiga), che, cosa non di poco conto, fa molta paura." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 23 giugno 2016) "James Wan torna nel luogo del diletto visto che l'horror lo ama e conosce bene (...). Qui c'è però meno ispirazione rispetto a 'L'evocazione' anche se la mano è ormai quella di un esperto manipolatore di scricchiolii, ombre e facce, sempre androgine e truccate (Wan adora il make up del teatro Kabuki), provenienti dal buio. E' più forte come love story che non ghost story nel senso che Ed (Patrick Wilson) e Lorraine (Vera Farmiga) vivono la guerra contro i fantasmi grazie alla tangibile forza dell'amore coniugale (...). Wilson e Farmiga adorabili. I fan di Mulholland Drive di Lynch, idolo del regista insieme al nostro Dario Argento, riconosceranno forse qualcuno, o qualcosa, dietro quella terrificante suora che tormenta i sogni di Lorraine." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 23 giugno 2016) "Piacerà ai fan del primo 'Conjuring' e anche ai nuovi spettatori delle imprese della coppia Warren. Perché, a differenza di molti sequel, il numero due non è affatto inferiore all'uno. Merito soprattutto della regia. James Wan che s'è fatto le ossa con i 'Saw' dimostra ancora che sa confezionare un horror come Dio comanda. E come giocare col pubblico a gatto e topo (...)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 23 giugno 2016)
Incasso in euro