Ted2012

SCHEDA FILM

Ted

Anno: 2012 Durata: 106 Origine: USA Colore: C

Genere:COMMEDIA, LIVE-ACTION

Regia:Seth MacFarlane

Specifiche tecniche:PANAVISION GENESIS HD CAMERA, HD, 2K/HDCAM SR (1080P/24), 35 MM/D-CINEMA (1:1.85)

Tratto da:-

Produzione:SCOTT STUBER, SETH MACFARLANE, JOHN JACOBS PER FUZZY DOOR PRODUCTION, BLUEGRASS FILMS PRODUCTION, SMART ENTERTAINMENT PRODUCTION

Distribuzione:UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY

ATTORI

Mark Wahlberg nel ruolo di John Bennet
Mila Kunis nel ruolo di Lori Collins
Joel McHale nel ruolo di Rex
Giovanni Ribisi nel ruolo di Donny
Patrick Warburton nel ruolo di Guy
Matt Walsh nel ruolo di Thomas
Jessica Barth nel ruolo di Tami-Lynn
Aedin Mincks nel ruolo di Robert
Bill Smitrovich nel ruolo di Frank
Norah Jones nel ruolo di Se stessa
Ryan Butcher nel ruolo di Callum Oldfield
Sam J. Jones nel ruolo di Se stesso
Brett Manley nel ruolo di John a 8 anni
Rob W. Gray nel ruolo di Padre di John
John Viener nel ruolo di Alix
Laura Vandervoort nel ruolo di Tanya
Tom Skerritt nel ruolo di Capo di John
Ginger Gonzaga nel ruolo di Gina
Jessica Stroup nel ruolo di Tracy
Melissa Ordway nel ruolo di Michelle
Alex Borstein nel ruolo di Madre di John
Colton Shires nel ruolo di John adolescente
Ralph Garman nel ruolo di Padre di John
Ryan Reynolds nel ruolo di Jared (non accreditato)
 

SOGGETTO

MacFarlane, Seth
 

MUSICHE

Murphy, Walter
 

MONTAGGIO

Freeman, Jeff
 
 

COSTUMISTA

McGuire, Debra

TRAMA

Le vicende di John Bennett e del suo orsacchiotto Ted, che ha preso vita grazie a un desiderio infantile... e non lo ha più abbandonato.

CRITICA

"Prima regia di Seth MacFarlane, creatore della serie animata Fox 'I Griffin', Ted è una commedia sentimentale con terzo incomodo che, all'inizio, promette bene. L'orso, infatti, è il parente indegno di Winnie the Pooh: quanto quello è mieloso, tanto questo è dissoluto, beone, puttaniere, sboccato e anche peggio. ll film ha avuto un grosso successo al box-office americano (enorme, per una pellicola vietata ai minori); e tuttavia non mantiene le promesse dell'inizio. Deciso a trasgredire, ma non troppo, MacFarlane mette il freno a mano, impedendo all'orso indegno di dare il meglio di sé. Né un incolore Mark Wahlberg lo aiuta granché." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 4 ottobre 2012) "'I sogni son desideri', e il piccolo John era riuscito a portare in vita il suo orsacchiotto Ted. 30 anni dopo, la coppia rischia di scoppiare: sono due bamboccioni sboccati e perdigiorno, tutto fumo (sì, erba) e poco arrosto, e la fidanzata di John (Mark Wahlberg) non ne può più. Lori (Mila Kunis) vorrebbe che il compagno si facesse finalmente uomo, e sbattesse Ted fuori casa: mentre il suo capo arrapato la insidia e uno psicolabile progetta di rapire Ted, chi la spunterà, la donna o il pupazzo? Domanda buona per i fan dei 'Griffin', che certamente benediranno l'esordio alla regia del creatore Seth MacFarlane, ma com'è questo 'Ted'? Insomma, la solita commedia para-sentimentale, il consueto triangolo lui, lei e l'amico, con la 'bella novità' che è l'orsacchiotto a far da terzo incomodo. Tutto il resto è nostalgia anni '80 (c'è pure Flash Gordon in carne e ossa), travaso di stracca irriverenza dal piccolo al grande schermo e un citazionismo che può solleticare solo nerd e orfani inconsolabili del vecchio Steven Spielberg. Nel caso fatevi avanti, ma sotto la patina cinica e volgare c'è sempre la melassa hollywoodiana." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 4 ottobre 2012) "Una Los Angeles infestata da mega-pannelli pubblicitari con Mark Walhberg e un grosso orso di peluche seduti sul divano, stile sit-com, ha lanciato l'estate scorsa 'Ted', confuso tra i cartelloni delle nuove serie televisive. E dalla tv deriva l'esordio alla regia di Seth MacFarlane, il 39enne ideatore della saga 'I Griffin', imparentati con un'altra famiglia degenerata, 'I Simpson', entrambi testimonial a cartoni animati del degrado fisico e mentale della middleclass americana. Adulti obesi cripto-fascisti, dementi più che demenziali, adolescenti storditi da hamburger e popcorn, neonati libidinosi e matricidi, cani parlanti. (...) L'approdo al cinema, però, comporta gravi rischi perché il grande schermo non tollera la parodia della parodia e scopre subito che lo sghignazzo rivolto allo «spettacolo» di uomini e merci si traduce spesso in una sua beatificazione. Così 'Ted' è costretto ad abbassare i toni e a dolcificare la bombetta maleodorante con quadretti sentimentali e un humour purificato. (...) 'Ted' è un 'Teddy Bear', versione gay dell'Orso d'oro della Berlinale, e non ci voleva tanto per dichiarare la natura della relazione tra l'impostore di Peter Pan e il suo compagno peloso. Intorno girano gag e provocazioni spuntate che pescano nell'armamentario Griffin, dove il politically incorrect non fornisce che un'apologia dell'esistente. Nell'originale, Seth MacFarlane doppia l'orso con la voce già prestata a Peter Griffin, il padre idiota e panciuto, in un compenetrazione di corpi inestricabile, dove l'assolutamente assurdo coincide con il compiacimento di una totale appartenenza all'oggetto/soggetto deriso." (Mariuccia Ciotta, 'Il Manifesto', 4 ottobre 2012) "Segno dei tempi: ennesimo regista d'animazione che sbarca nel cinema dal vivo dopo Bird ('Mission: Impossible 4'), Stanton ('John Carter') e la coppia Lord & Miller ('21 Jump Street'). Ora tocca a Seth MacFarlane, nuovo guru dell'animazione cattivella con le serie tv post-Simpson I Griffin e American Dad. Il risultato è 'Ted', successo inaspettato del 2012. (...) Classica parabola sugli esami di maturità maschile, 'Ted' è un'esilarante commedia zeppa di volgarità (molti peti ma drammaturgicamente perfetti), ossessioni per la cultura pop (l'irresistibile fanta-trash Flash Gordon, 1980) e geniale computer graphic: 'Ted' è in digitale ma, come Gollum, mostruosamente credibile. Gli presta la voce in originale lo stesso MacFarlane." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 4 ottobre 2012) "Nonostante (...) la presenza di un orsacchiotto, 'Ted' di Seth MacFarlane (...), spesso greve e volgare, non è decisamente un film per bambini." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 4 ottobre 2012) "Sguaiata e sciocca commediola, una specie di fiaba adatta agli under 10, se non facesse un uso smodato di sconcezze assortite." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 4 ottobre 2012) "Non è un film horror, anzi, è una commedia demenziale che rispolvera con presunta originalità il topos dell'amico immaginario nel forme del pupazzo animato. Negli anni Cinquanta James Stewart «flirtava» con l'invisibile coniglio 'Harvey', dell'omonimo film di Henry Koster e molto tempo dopo Mel Gibson si spupazza il suo Mr. Beaver di Jodie Foster. Oggi, la computer grafica ci regala il nostro amico immaginario in un film che è un misto di live-action e animazione computerizzata. Ma l'ambizione va ben oltre, essendo questa tutt'altro che una novità. L'autore di 'Ted' viene dal successo televisivo dei 'I Griffin', serie animata che ha conteso lo scettro ai Simpson spingendosi, se possibile, ancora più in là nella fustigazione dei primati americani del 'way of life'. La 'Family Guy' di Seth MacFarlane (così nel titolo originale) diventa così la parodia della parodia del politicamente scorretto, fustigando i modi comuni e le belle maniere in un manifesto destrorso, antisemita e xenofobo, che fa ridere i tanti. Hollywood però non è la Fox (canale televisivo), e più di tanto non si può osare, anche se l'orsacchiotto Ted ne combina di tutti i colori. (...) Insomma l'orsacchiotto 'Ted' è l'antenato plantigrado di un Sacha Baron Cohen animato, senza i tratti geniali del futuro primate. Insomma, se fosse stato ancor più depravato e spinto, avremmo apprezzato un po' di più questa parodia del politicamente scorretto. Invece le necessità produttive hanno chiesto un ammorbidimento narrativo, e le parti più romantiche e smielate sono quelle più insopportabili. Il regista e gli sceneggiatori, tutt'altro che sprovveduti, hanno ammantato il film di un coté citazionista vintage che riesce qualche volta a creare dei contatti elettrizzanti." (Dario Zonta, 'L'Unità', 5 ottobre 2012) "II gioco delle parti: Mark Wahlberg, ex divo a luci rosse di 'Boogie Nights' è un maturo bambinone che convive con l'amato orsacchiotto parlante (un peccato della motion capture), ex peluche prodigio ossessionato dal sesso, che si fa le canne, parla da onorevole intercettato, litiga con la ragazza (la Kunis) e si scazzotta col padrone (l'unica trovata). La favola dell'amicizia pare malsana, mai spiritosa ma sempre volgare. Diretto da Seth MacFarlane ('I Griffin') con alcuni inutili camei (Norah Jones)." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 18 ottobre 2012)

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