Star Trek Beyond2016

SCHEDA FILM

Star Trek Beyond

Anno: 2016 Durata: 120 Origine: USA Colore: C

Genere:AVVENTURA, FANTASCIENZA

Regia:Justin Lin

Specifiche tecniche:ARRI ALEXA/ARRI ALEXA XT, ARRIRAW (3.4K)/(4K)/MASTER SCOPE, D-CINEMA (1:2.35)

Tratto da:serie televisiva creata da Gene Roddenberry

Produzione:J.J. ABRAMS, ROBERTO ORCI, LINDSEY WEBER, JUSTIN LIN PER BAD ROBOT, SNEAKY SHARK, PERFECT STORM ENTERTAINMENT

Distribuzione:UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY

ATTORI

Chris Pine nel ruolo di Capitano James T. Kirk
Zachary Quinto nel ruolo di Comandante Spock
Zoe Saldana nel ruolo di Tenente Uhura
John Cho nel ruolo di Sulu
Simon Pegg nel ruolo di Montgomery "Scotty" Scott
Karl Urban nel ruolo di Dottor "Bones" McCoy
Anton Yelchin nel ruolo di Chekov
Idris Elba nel ruolo di Krall
Sofia Boutella nel ruolo di Jaylah
Joe Taslim nel ruolo di Manas
Lydia Wilson nel ruolo di Kalara
Deep Roy nel ruolo di Keenser
Melissa Roxburgh nel ruolo di Syl
Anita Brown nel ruolo di Tyvanna
Doug Jung nel ruolo di Ben
Danny Pudi nel ruolo di Fi'Ja
Kim Kold nel ruolo di Zavanko
Shohreh Aghdashloo nel ruolo di Commodoro Paris
Greg Grunberg nel ruolo di Comandante Finnegan
Doug Chapman nel ruolo di Sir Olden
Dan Payne nel ruolo di Wadjet
Anthony Shim nel ruolo di Jin
Andrea Yu nel ruolo di Jeanine
Christian Sloan nel ruolo di Jae
Ashley Edner nel ruolo di Natalia
 
 

SCENEGGIATORE

Jung, Doug
Pegg, Simon
 
 

SCENOGRAFIA

Sanders, Thomas E.
 

TRAMA

L'equipaggio della Enterprise, impegnato nell'esplorazione degli angoli più remoti dello spazio sconosciuto, è atteso da un nuovo nemico misterioso che metterà a rischio loro e tutto ciò che la Federazione rappresenta.

CRITICA

"La cronologia non fa una grinza. Tre anni fa l'Enterprise e il suo equipaggio partirono per una missione quinquennale nello spazio profondo ( il film era 'Into Darkness - Star Trek'). Ai comandi del franchise c'era ancora JJ Abrams, che lo aveva rilanciato alla grande ma ora lo abbandonava per la ancor più celebre saga fantascientifica 'Star Wars'. Prendeva la guida della mitica astronave Justin Lin, regista di quattro episodi di un altro franchise di successo, l'adrenalinico 'Fast & Furious'; però suscitando legittimi sospetti: non rischiava, Lin, di trasformare Star Trek in un tripudio di botti e acrobazie, sacrificandone la componente 'filosofica' tradizionalmente pacifista? A parte una sequenza in moto (che però non stona) il pericolo è sventato. 'Star Trek Beyond' si rivela un ottimo film per il cinquantenario della saga (...) , movimentato e ricco di senso dell'avventura pur senza tradirne né lo spirito originario né i personaggi. (...) Spock e McCoy formano il duo migliore, garantendo al film le parti comiche (...). Oltreché nei duetti tra Spock e il dottore, il film si concede momenti di humour per punteggiare e alleggerire l'azione pirotecnica. (...) Il tutto è divertente quanto occorre perché lo spettatore non si soffermi troppo sulla terminologia pseudo-scientifica usata dai personaggi, né sulla contrapposizione manichea tra le filosofie del buono e del cattivo (...). E se nel film c'è un punto debole, probabilmente risiede proprio nell'antagonista (un irriconoscibile Idris Elba ), la cui malvagità integrale non sopperisce a una certa povertà di carisma." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 21 luglio 2016) "(...) non gli manca il ritmo e, specularmente, si attiene a tutti i dettami dell'avventura e della fantascienza, fedele ai principi della lunga, amatissima saga. (...) Il fascino della navigazione, dello scambio di conoscenze, dello scontro tra chi mantiene alti i vessilli della convivenza e chi li vorrebbe deturpare per turpi principi: 'Star Trek' è attuale più che mai, la presa sul pubblico non è scalfita. (...) Gli omaggi non mancano, nel film: ai vecchi interpreti, alla colonna sonora, nei titoli di coda, nello humor che allentale tensioni nei momenti più critici." (Luca Pellegrini, 'Avvenire', 21 luglio 2016) "(...) questo capitolo numero 13 riserva più battaglie e scontri ravvicinati dei primi dieci. (...) Piacerà anche a chi non è uno «star-trekkista», per quasi mezzo secolo fedele alla longevissima serie fantascientifica (i primi dieci episodi cinematografici il sottoscritto li ricorda come francamente noiosi). Per fortuna, Abrahms (stavolta solo produttore) s'è rivolto al 'director' giusto. Justin Lin, il regista tutto d'oro degli ultimi tre 'Fast and Furious'. Lin specie nella seconda parte ha fatto girare Kirk e compagni alla velocità di Vin Diesel. E siccome non è un becero, ma un signor regista d'avventura, ha avuto fin dall'inizio in chiaro: 1) che l'azione non funziona se non l'avvia un azzeccato 'villain' (e Krall è tra i figuri più inquietanti della saga). 2) Che non puoi far viaggiare la storia a 200 all'ora per 120 minuti senza frenate. E ha piazzato in punti strategici i momenti di respiro dando spazio e colore a personaggi di solito laterali, come l'ineffabile dottor McCoy (...)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 21 luglio 2016) "Abbiamo rischiato di dimenticarli. Bombardati da nuove guerre stellari con vecchi divi, civil war tra supereroi e guardiani della galassia (...) temevamo di aver perso interesse per la gentilezza del tocco sci-fi del Capitano Kirk, primo ufficiale Spock e tutta la ciurma dell'astronave Enterprise. E invece no: in 'Star Trek Beyond' tornano per la 13ma volta al cinema tutti i beniamini della saga (...). Dopo i primi due interessanti episodi del rilancio diretti dallo stesso J.J., arriva al timone del nuovo Star Trek il bravo mestierante taiwanese Justin Lin e subito l'atmosfera si fa più soap opera (...) tutti appaiono dentro l'Enterprise come la stessa gigantesca struttura orbitante: patinati, composti, senza guizzi, con il pilota automatico e la frangetta da scolaretti. Ci penserà un antico manufatto con il potere di distruggere l'universo a innescare un conflitto condotto con mano sicura da Krall (Idris Elba; eccezionale anche sotto un make up inquietante) (...). La squadra si divide così come il film: da una parte vertiginose scene di battaglie con effetti speciali digitali roboanti e perfettamente realizzati; dall'altra piccole sequenze da action movie di sopravvivenza su un pianeta le cui pareti rocciose sembrano volutamente di cartapesta come in 'Terrore nello spazio' (1965) del nostro Mario Bava. C'è molta più commedia rispetto ai primi due film del 2009 e 2013 grazie all'inglese Simon Pegg in sceneggiatura (...), una perfida trovata da parte di Spock (...) e un colpo di scena non male (...). Unico grosso errore: il piano temporale alternativo che riguarda Spock e il suo se stesso più vecchio. Non arriva allo spettatore. In una serialità tv più assidua alla 'Lost' (da cui proveniva il giovane Abrams), questo paradosso temporale sarebbe stato più gestibile e digeribile rispetto alla sua cripitca riproposta in un film ogni quattro anni. Due lutti durante la produzione: Leonard Nimoy (...) e Anton Yelchin (...). Anche queste tragedie, a loro modo, segnano 'Star Trek Beyond' come un capitolo fragile, dolente e umano. In poche parole: difficile da dimenticare." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 27 luglio 2016)

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