Anno: 2015 Durata: 95 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Orazio Guarino
Specifiche tecniche:HD, DCP (1:2.35)
Tratto da:-
Produzione:NAFFINTUSI
Distribuzione:NAFFINTUSI/AS.I.A.I. (2016)
Marco Cocci | nel ruolo di | Matteo Moella |
Valeria Nardilli | nel ruolo di | Alice |
Michele Bevilacqua | nel ruolo di | Terapeuta |
Cristina Puccinelli | nel ruolo di | Madre di Matteo |
Mariagrazia Pompei | nel ruolo di | Marianna |
Giorgio Consoli | nel ruolo di | Cugino di Matteo |
Loris Contarini | nel ruolo di | Padre di Matteo |
Giovanni Ancora | nel ruolo di | Matteo da bimbo |
Gaia Bambini | nel ruolo di | Marianna da bimba |
Giulia Brunamonti | nel ruolo di | Intervistatrice |
Stefano Skalkotos | nel ruolo di | Prete |
Vito Mancini | nel ruolo di | Dottore |
Christian Laiontini | nel ruolo di | Attore in teatro |
Nika Perrone | nel ruolo di | Attrice in teatro |
Angelo Del Vecchio | nel ruolo di | Spacciatore |
Sandra Caraglia | nel ruolo di | Ragazza nel club |
Josh Adam | nel ruolo di | Assistente di Matteo |
Matteo Moella è un regista controverso ma di successo. Vive e lavora a New York dove è anche in riabilitazione per curare il disturbo borderline di cui soffre da anni. Durante le prove del suo ultimo lavoro, una telefonata dall'Italia lo avverte della morte di suo padre. Matteo lascia New York e la sua vita per tornare al paese dove è cresciuto e alla casa al mare che il padre gli ha lasciato. La spiaggia della sua infanzia diventa il suo rifugio, inaccessibile a tutti tranne che ad Alice, una ragazza giovane e bella, che sembrerebbe aprire una breccia nel muro che Matteo ha eretto tra lui e il resto del mondo. Ma i suoi fantasmi, sempre presenti, lo trascinano di nuovo in una spirale di ricordi e ossessioni da cui sarà sempre più difficile uscire.
"Il maledettismo del personaggio, malgrado gli sforzi dell'attore e cantante Marco Cocci (...) che fa del suo meglio per sostenere le sentenze affidategli dal copione, risulta sgradevolmente sterile. Non un essere umano tormentato dal male di vivere, ma un bellimbusto antipatico e maleducato." (Paolo D'Agostini , 'La Repubblica', 21 aprile 2016) "II tormento che affanna il protagonista di 'Sp1ral', opera assai indipendente e altrettanto pretenziosa, contagia anche Io spettatore, che gradualmente si rende consapevole che la 'sofferenza patologica' diventa anche sua. Pur apprezzando coraggio e ambizioni di scrittura e di regia, ci si chiedono le ragioni di questo film, che non è difficile interpretare quale l'italica nonché vacua risposta a quella grande pellicola che è 'Shame' di Steve McQueen." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 21 aprile 2016)
Incasso in euro