SCHEDA FILM

SOTTO TIRO

Anno: 1983 Durata: 126 Origine: USA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:-

Specifiche tecniche:NORMALE

Tratto da:-

Produzione:JOHNATHAN TAPLIN

Distribuzione:COMPAGNIA DISTRIBUZIONE EUROPEA - DOMOVIDEO

TRAMA

Un celebre fotografo americano. Russell Price, curioso e senza ideali, fissa in realistiche immagini ciò che riesce a vedere, e che egli suppone possa incuriosire i suoi lettori, della straziante guerra civile che si combatte per le vie delle città del Nicaragua. Fa conoscenza con una collega, già legata sentimentalmente con un inviato di un grande giornale americano: i due si legano di simpatia e di amicizia, anche perché l'altro se ne torna a casa "stufo" di quelle brutte cose. A questi tre americani che guidano la storia del film se ne aggiunge un quarto, che fa il mestiere della guerra come mercenario: egli la sua scelta l'ha fatta, combatte per guadagnare. Russell Price invece resta neutrale fino a quando i disastri ed i lutti non lo toccheranno personalmente: quando un giovane (lanciatore di bombe, per la verità!) verrà ucciso a tradimento, la sua coscienza si sveglierà ("invece della macchina fotografica mi ritrovo in mano un fucile!"). Parteggerà per i sandinisti o per Somoza? Sono tutti colpevoli, nessuno rispetta la verità e la libertà (anzi!), neppure quelli della CIA, tanto meno i finanziatori americani d'una guerra che minaccia la loro supremazia in quella zona calda del mondo. Ma alla fine, pur con concessioni al compromesso in campo professionale (fotografa un morto per farlo apparire vivo, e ciò evidentemente per puri fini politici!), il fotografo si deciderà e si troverà suo malgrado da una delle parti: è la sua scelta. E' del tutto inutile ricordare le avventure dei personaggi del film: lui, l'altro, lei, il mercenario e, sullo sfondo, i soldati ed i politici dei due fronti. Ciò che interessa sottolineare è il dramma dei fotografo (per ciò il film è drammatico!) e le sue avventure (per ciò il film è avventuroso!). D'ora in poi Russell Price, pur continuando a fare il suo mestiere, non potrà più agire obiettivamente in modo distaccato ed imparziale. Questa forse è la lezione del film.

CRITICA

"Ritmo e spettacolo non mancano in un dramma d'amore, guerra e financo politica, tutt'altro che imparziale ma di sicuro avvincente. L'inglese Roger Spottiswoode, che ha girato in Messico e conosce bene le regole della tensione, non ha dubbi nel mettere sotto accusa la linea della Casa Bianca. Ah, come sono sexy gli inviati speciali dei giornali americani". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 27 maggio 2003)

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